Il contributo degli orti scolastici per lo sviluppo delle comunità, l’educazione ambientale e la nutrizione sostenibile (TCP/BRA/3003)
 

(TCP/BRA/3003)
18 giugno 2007
Sede centrale della FAO , Roma, Italia

Con questo evento i partecipanti sono stati informati sui risultati e sulle conclusioni del progetto “gli orti scolastici come elemento centrale nelle dinamiche comunitarie, l’educazione ambientale ed una nutrizione sana” (TCP/BRA/3003).

In questo contesto si sono toccati i seguenti temi:
- Integrare l’educazione degli studenti e delle comunità circostanti attraverso gli orti scolastici;
- Organizzare la comunità scolastica attraverso team di gestione;
- Realizzare un processo partecipativo e validare tre manuali per gli insegnanti;
- Sviluppare attività di creazione di capacità per insegnanti, agricoltori, nutrizionisti e cuochi scolastici
- Coinvolgere i produttori locali nel programma di alimentazione scolastica;
- Istituzionalizzare a livello locale, regionale e nazionale.

Il progetto ha lo scopo di promuovere un’educazione integrata di bambini e giovani delle scuole, comunità circostanti, combattendo i più comuni problemi di salute come la malnutrizione e l’obesità.

Gli orti scolastici permettono l’educazione sistemica degli studenti e dell’intera comunità, coinvolge ed integra tutte le dimensioni scolastiche: la gestione locale, gli insegnanti, i nutrizionisti, i cuochi e gli agricoltori.

Con questo progetto si sono creati 20 orti scolastici e strategie metodologiche innovative, materiali didattici e formazione per gli insegnanti su ambiente, cibo ed educazione alla nutrizione.

Il progetto è stato implementato a Bagé, Saubara e Santo Antonio de Descoberto, in Brasile, con il supporto tecnico della FAO.

La dott.ssa Vera Boerger, che ha presentato l’esperienza del Brasile, è stata Funzionario principale di Divulgazione, Educazione e Comunicazione per lo Sviluppo, nell’ufficio regionale per l’America Latina ed i Caraibi (RLC) dal giugno 2004. Dal dicembre del 1998 al giugno 2004, questa ha lavorato nell’ufficio subregionale per l’Africa del Sud e dell’Est (SAFR). É stata tra l’altro, responsabile per il progetto TCP citato dal maggio del 2005, con la cooperazione tecnica ed il supporto della RLCA (gruppo del dipartimento agricolo) e RLCN (gruppo di nutrizione).