Coltivazioni tradizionali

Miglio indiano

 

Miglio indiano (Eleusine coracana), chiamato anche miglio kurrakan, ragi, nachni (India), miglio africano, rapoko (Sud Africa), dagusa (Etiopia).

 

 

 

Descrizione

Il miglio indiano è un cereale annuale seminato appartenente alla famiglia delle graminacee. L’altezza della pianta matura varia da 30 a 150 cm nelle regioni fresche, d’alta quota, di Africa e Asia, dove viene coltivata per i suoi chicchi.  I chicchi, che possono essere di colore bianco, marrone chiaro o marrone scuro, sono consumati in vari modi, anche sotto forma di pane non lievitato, prodotto con la loro farina. I chicchi possono essere utilizzati anche per preparare vari tipi di zuppe dense e di bevande alcoliche.  

Dove si trova

Il miglio indiano coltivato è stato addomesticato circa 5000 anni fa dalle sottospecie selvatiche presenti negli altipiani che si estendono dall’Etiopia all’Uganda. Il miglio indiano addomesticato è stato poi coltivato nelle pianure africane. È stato introdotto in India circa 3000 anni fa; così, oggi, l’India è un centro secondario di diversità per questo cereale. 

Come mangiarlo

Frittelle di miglio indiano

Per sei persone: 1 tazza di farina di miglio indiano, 1 cipolla rossa media sminuzzata, 1 cucchiaio di olio d’oliva, 2 cucchiai di arachidi (o burro di arachidi), 1 cucchiaino di sale (per insaporire), 1 cucchiaino di pepe, ¼ di tazza d’acqua. Facoltativo: 1 cucchiaino di curry.

In un tegame, scaldare l’olio d’oliva e imbiondirvi la cipolla sminuzzata. Aggiungere il pepe e il curry, quindi continuare la cottura per un minuto. In un recipiente asciutto, versare la tazza di farina di miglio indiano, quindi unirvi il sale, le arachidi e la cipolla imbiondita e mescolare bene. Aggiungere l’acqua e lavorare l’impasto. È possibile ottenere una pastella con la consistenza delle crespelle, oppure del pane. Scaldare una padella. Stendervi la pastella ottenuta e cuocere fino a quando risulta dorata.

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