Domande frequenti
 

Domanda:

Quello dell'Educazione per le Popolazioni Rurali è un concetto nuovo ?

Risposta:

No, è un tema su cui si è discusso per qualche tempo, ma, raramente si sono concentrati gli sforzi su di esso, perchè diventasse una realtà come oggi con il programma di partenariato ERP. La pubblicazione FAO, Learning and Living - Education for Rural Families in Developing Countries ( Apprendere e vivere-l'educazione per le famiglie rurali nei Paesi in via di sviluppo- 1977) si incentra sulla complessità a dare una tale risposta educativa. In questa pubblicazione si afferma che è necessario avere una coesione tra il programma formale (educazione primaria) e l'apprendimento non formale per coloro che non frequentano la scuola. Inoltre, si sottolinea il problema irrisolto del curriculum, che non risponde alle necessità delle popolazioni rurali e si conclude sull'importanza che dovrebbe assumere la formazione più che la scolarizzazione. Ciò che è chiaro, è che portare l'educazione alle popolazioni rurali è una sfida complessa data la eterogeneità dei principali sostenitori, il numero delle persone coinvolte in tutto il mondo ed i particolari problemi fisici, culturali e di risorse delle aree rurali.

Domanda:

Se la sfida è tanto ardua e nel passato si è concluso così poco, perchè dovremmo sperare in un successo ora?

Risposta:

Esistono elementi unici in gioco, come l'inizio del Ventunesimo secolo che promette bene per lo sviluppo rurale e la riduzione della povertà, in particolare:

Gli OSM che si incentrano nella riduzione della povertà e sul benessere della persona e, pertanto, delle popolazioni, piuttosto che nella crescita economica, cosí come le relazioni esistenti tra le diverse dimensioni dell'essere umano che richiedono una crescente attenzione e sforzi interdisciplinary.
- Una vera e propria attenzione allo sviluppo rurale come elemento diverso dallo sviluppo agricolo
- La Strategia per lo Sviluppo Rurale aggiornata della Banca Mondiale, che sottolinea, l'importanza dell'educazione di base per lo sviluppo rurale, la creazione di capacità e la formazione di capitale umano
- Un'attenzione a livello internazionale per la riduzione della povertà e per l'interesse dei Paesi poveri nello sviluppo e per l'implementazione delle Strategie di riduzione della povertà, (Poverty Reduction Strategies) che sono multisettoriali e multidisciplinari
- Il continuo progresso della decentralizzazione e la domanda di capacità per pianificare ed amministrare i programmi di sviluppo a livello locale.
- La presa di coscienza che l'educazione di base è la chiave per lo sviluppo rurale, rappresenta una sfida a coloro che si preoccupano dell'accesso, della qualità e del contenuto del curriculum delle scuole rurali
- Il crescente ruolo del settore privato e delle agenzie non governative nel processo di sviluppo rurale.
- L'influenza della globalizzazione per ciò che concerne la competitività nel mercato internazionale per i prodotti agricoli.
- L'importanza dell'impiego rurale al di fuori del campo agricolo La promessa che i moderni mezzi di comunicazione possano essere utilizzati per scopi efficaci.

Domanda:

Quali sono gli obiettivi di ERP?

Risposta:

Gli obiettivi di ERP sono quelli di rafforzare le popolazioni rurali affinchè diventino attori pienamente coscienti nel processo di sviluppo. La strategia adottata è quella di considerare allo stesso tempo il lavoro tecnico, legato alla generazione di conoscenze, al supporto, alla politica e alla creazione di capacità e progetti sul campo, assicurando così l'interazione tra le attività normative e quest'ultimi.

Domanda:

Quali sono le maggiori preoccupazioni di ERP?

Risposta:

Le domande che sorgono sono legate all'accesso ed alla qualità dell'educazione. In generale, siamo preoccupati per il grande numero di persone che popola le aree rurali: rappresentano più del settanta per cento dei poveri di tutto il mondo, degli 880 milioni di persone analfabete e dei 130 milioni di bambini che non frequentano la scuola. Sappiamo che non è semplice stabilire il numero dei giovanissimi e dei giovani rurali che hanno una scarsa istruzione, ma allo stesso tempo sappiamo che questi rappresentano un numero elevatissimo di persone. É necessario, incentrarsi sulla piccola porzione di bambini rurali che hanno accesso all'educazione primaria e secondaria, ed assicurarsi che tutti i bambini rurali riconoscano il diritto ad un'educazione di base. Mentre l'educazione primaria è un elemento di base fondamentale per far fronte ai problemi della vita di tutti i giorni, l'educazione secondaria e professionale, invece, prepara i giovani ad essere partecipanti attivi della vita comunitaria e favorisce,una immediata o prossima entrata, nel caso si decidesse di terminare completamente il ciclo di istruzione, nel mondo del lavoro. Siamo tra l'altro preoccupati, per la qualità dell'educazione di base delle popolazioni rurali, per cosa si insegna nelle scuole, per la contestualizzazione e la rilevanza del curriculum di base rispetto alle esigenze proprie delle popolazioni rurali, per la formazione e la remunerazione degli insegnanti di base nelle aree rurali ed infine per i finanziamenti da raggiungere per i nostri obiettivi.

Domanda:

Perchè l'Organizzazione per l'Alimentazione e l'Agricoltura che è agenzia leader di ERP non lascia il tema dell'educazione all'UNESCO?

Risposta:

L'UNESCO ha chiesto alla FAO di guidare l'iniziativa di partenariato ERP, azione che in alcun modo mira a ricoprire ruoli o responsabilità dell'UNESCO, ma ha la sola intenzione di integrare le varie competenze. Il valore aggiunto della guida ERP da parte della FAO deriva, dal mandato, dall'esperienza, dalla sua costituzione, dai i network che si incentrano sul tema dello sviluppo rurale, come elemento complementare ma amplificato rispetto a quello dell'agricoltura, dalla riduzione della povertà, dalla sua lunga tradizione di supporto, dalla promozione, dall'educazione e dalla formazione per le popolazioni rurali.

Domanda:

Come possono i membri contribuire ad ERP?

Risposta:

Le popolazioni rurali continuano ad essere una componente nascosta degli OSM ed anche degli EFA (Istruzione per tutti). I membri di ERP si impegnano a sensibilizzare la necessità di svelare la componente rurale degli OSM e piú in particolare, dell'obiettivo n. 1 (sradicare la povertá estrema e la fame) e del n. 2 (garantire l'educazione primaria universale). Inoltre, i membri del partenariato, dovranno aiutare nell'individuazione dell'interdipendenze esistenti tra gli obiettivi 1,2 e 3. ERP vuole lanciare un processo simile a quello intrapreso 20 anni fa, relativo alle eguaglianze sessuali, che portó a svelare ed individuare il divario esistente tra i due sessi. Potremo farcela solo se uniremo le forze.

Domanda:

Cos'è l'Educazione agricola?

Risposta:

Il concetto di Educazione agricola fa riferimento all'educazione e alla formazione designata appositamente per il settore agricolo, che per definizione, include quello della silvicoltura e della pesca. In genere, dell'educazione agricola fa parte anche l'educazione terziaria, offerta in una università agricola o in una facoltà universitaria di agricoltura, "la sub-terziaria", istituti che rilasciano diplomi, college, istituti politecnici, istituti di formazione, centri di formazione per istruire lavoratori, agenti ed agricoltori in servizio e, in senso più ampio, materie professionali su temi relativi all'agricoltura. La gestione dell'educazione agricola, in genere, è divisa tra i ministeri dell'educazione e dell'agricoltura. Mentre il primo ministero è maggiormente responsabile del settore terziario, subterziario e professionale dell'educazione, quello dell'agricoltura gestisce alcune università, istituti e centri di formazione agricola. L'educazione agricola, a differenza di quella formale, non è un sistema reale. Molti degli elementi combinati insieme, non soddisfano esigenze di mercato del lavoro ben precise e, poiché sono gestiti da diversi ministeri, non interagiscono su pianificazione, economia ed elementi tecnici comuni. Pertanto è inappropriato parlare di Sistema educativo agricolo come si faceva nel passato.

Domanda:

Qual'è la differenza tra l'Educazione agricola ed Educazione per le Popolazioni Rurali?

Risposta:

L'Educazione per le Popolazioni Rurali, prende in considerazione realtà più ampie rispetto all'Educazione agricola, coinvolgendo tutti coloro che lavorano e vivono nelle aree rurali, non solo quindi le persone direttamente legate all'agricoltura. Il nuovo modo di approcciarsi alle necessità delle popolazioni rurali è incentrato sulle persone e non sul settore. Mentre è chiaro, che l'agricoltura continuerà ad avere l'occhio puntato sull'educazione e la formazione, ciò che aumenterà sempre più sarà la necessità di assicurarsi che l'educazione di base arrivi a tutti i rurali. L'Educazione agricola, pertanto, non è vista come una colonna portante dell'Educazione per le Popolazioni Rurali. La nuova Strategia di Sviluppo della Banca Mondiale sottolinea che, l'educazione di base è essenziale per lo sviluppo rurale sostenibile, in questo contesto ERP collabora al raggiungimento di questo obiettivo. Per molti Paesi, l'agricoltura continua ad essere il maggior settore nel processo di sviluppo, ma, come abbiamo appurato noi, essa non può assorbire tutto il surplus lavorativo o garantire mezzi per tutta la popolazione rurale; l'agricoltura è solo un elemento nell'ambito rurale. Pertanto ci si sofferma sull'impiego rurale al di fuori dei campi, e su coloro che, per scelta o per caso, si sposteranno dalle aree rurali a quelle urbane. Vi sono rurali, che a causa di povertà e scarso accesso all'educazione e ad altri servizi, hanno necessità particolari non solo di conoscenze ed abilità in ambito agricolo, ma anche di alfabetizzazione, di calcolo numerico e sopravvivenza. Vi sono innumerevoli situazioni locali, che vengono influenzate da conoscenze indigene, cultura, religione e realtà agro-climatiche che hanno bisogno di soluzioni ed abilità specifiche. Per venire incontro a queste esigenze, bisogna ampliare la nostra visione da Educazione agricola ad Educazione per le Popolazioni Rurali.

Domanda:

ERP fa riferimento all'educazione formale o non formale?

Risposta:

ERP ingloba entrambe, l'educazione formale in generale fa riferimento all'educazione fornita a tutti coloro che abitano nelle aree rurali, attraverso il sistema convenzionale/formale gestito dai ministeri dell'educazione. Il ministero ha una rete di scuole primarie e secondarie nelle aree rurali ed urbane e, in gran parte, ha un curriculum "nazionale" o standardizzato di base che è offerto a tutti. ERP pertanto, è parte del sistema formale che ha a che fare con gli aspetti sociali e geografici della popolazione, ma, si incentra in particolare nell'individuazione delle necessità di apprendimento specifiche, molto spesso dimenticate, delle popolazioni rurali e sulla necessità di colmare il divario tra questi e coloro che abitano nelle aree urbane nello svolgimento dei loro diritti educativi. Non tutti i rurali hanno accesso al sistema di educazione formale, e chi lo fa, spesso lascia gli studi per svariati motivi. Vi è un grosso numero di giovani ed adulti che non proseguono gli studi, ma che hanno diritto a conoscenze, attitudini, valori ed abilità che possano permettere loro di entrare nel mondo del lavoro e di migliorare la qualità della propria vita. É questo il caso, di persone che si rivolgono ad educazione e formazione non formale, ricevendo supporto da servizi di divulgazione agricola tradizionale e di salute, da ONG e gruppi religiosi. Vi sono alcuni dipartimenti di governo, che si rivolgono per giovani ed adulti al sistema di educazione non formale, ma la copertura non è uniforme.

Domanda:

Cos'è un partenariato?

Risposta:

Il partenariato si definisce come un insieme strutturato di attività, portate avanti da partner volontari, sotto la guida di una o più agenzie delle Nazioni Unite, con lo scopo di identificare particolari sfide nel raggiungimento del piano di Azione di Dakar per l'Istruzione per tutti (EFA).

Domanda:

Perchè ERP è stata lanciata durante il WSSD (Vertice Mondiale sullo Sviluppo Sostenibile)?

Risposta:

Circa il 70 per cento dei poveri vive nelle aree rurali. Il divario educativo tra aree urbane e rurali sta aumentando, mettendo a repentaglio gli sforzi compiuti verso lo sviluppo sostenibile. L'analfabetismo è fortemente correlato alla povertà ed alla fame, è soprattutto un fenomeno rurale che mette a rischio lo sviluppo e la sicurezza alimentare; rappresentando una minaccia per la produttività e la salute, limitando le opportunità per migliorare il proprio stile di vita. L'istruzione promuove una vita comunitaria attiva e l'equità tra i sessi, giacché l'analfabetismo è particolarmente presente tra ragazze e donne. Assicurale l'Istruzione per Tutti (EFA) alle popolazioni rurali, inclusa l'educazione primaria, l'alfabetizzazione e le abilità di base per la vita, è vista come una questione urgente per raggiungere lo sviluppo rurale e gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio (OSM), in particolare "Sradicare la povertà estrema e la fame" (OSM1), "Garantire l'educazione primaria universale" (OSM2) e "Promuovere la paritá dei sessi e l'autonomia delle donne" (OSM3). Ciononostante, mancano dati o un'evidenza empirica, della correlazione tra l'accesso ad un'educazione di qualità da parte delle popolazioni rurali e la riduzione della povertà e la sicurezza alimentare, con un conseguente basso livello di attenzione tra coloro che prendono le decisioni sull'importanza della dimensione rurale dell'educazione. Inoltre, i pochi servizi educativi di base nelle aree rurali, sono correlati al fatto che negli Stati mancano le conoscenze, del personale formato e l'esperienza di pianificare e offrire servizi educativi di base alle popolazioni rurali. Tra l'altro, i meccanismi di coordinamento tra ministeri dell'educazione, ministeri dell'agricoltura e società civile non si sono ancora sviluppati nei Paesi in via di sviluppo. La FAO e l'UNESCO si rendono conto che questo divario esiste e per questo hanno lanciato il partenariato globale ERP. Il ruolo guida che ha assunto la FAO in questo partenariato, è stato determinato dalle varie esperienze acquisite in tema di: sviluppo rurale, sicurezza alimentare, riduzione della povertà ed educazione agricola a vari livelli di istruzione.

Domanda:

Come definisce la FAO la "gioventù"?

Risposta:

Non esiste una definizione universalmente riconosciuta di gioventù. È stata descritta in diversi modi: a volte come una particolare fascia d'età, come un fase della vita o come un'attitudine. Per scopi statistici, l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite (United Nations General Assembly) nel 1985, in occasione dell'Anno Internazionale della Gioventù (International Youth Year) definisce i giovani, come coloro, che hanno tra i 15 ed i 24 anni, considerando però, che la fascia d'età può variare a seconda del Paese e della Società.

 

In quanto si relaziona con diversi governi ed organizzazioni, la FAO, si avvale di diverse classi di età, che dipendono, dalla particolare definizione di "giovane", usata in un particolare Paese o in una specifica organizzazione. La fascia d'età considerata, varia sorprendentemente dagli 8 ai 40 anni. Per ragioni di programmazione globale, la FAO definisce l'intervallo di età raccomandata per lo sviluppo rurale dai 10 ai 25 anni. L'esperienza sul campo mostra, che per apportare importanti cambiamenti ad attitudine e comportamento, i programmi educativi comunitari e non formali per i giovani delle aree rurali devono cominciare ad un'età inferiore. Questo è particolarmente vero, in settori come l'istruzione su HIV e AIDS. La ricerca mostra che dall'età di 15 anni, un giovane ha più o meno i tratti comportamentali e modi di pensare consolidati

Domanda:

Come si possono implementare le idee teoriche di ERP in modo tale che le popolazioni rurali possano seriamente beneficiarne? Il mio villaggio, che si chiama Eipa, è situato a quattro ore di motoscafo e a due ore di cammino tra le montagne, si è verificata una totale assenza delle autorità preposte ad educare i bambini più piccoli, per via della mancanza di scuole e per la lontananza del villaggio dalle aree urbane. Solo i pochi fortunati che avevano parenti in città potevano rare volte essere presenti, io sono tra quelli e lo devo a mio padre. La gente lavora sodo ed ha cominciato a coltivare il riso per la prima volta solo lo scorso anno; sono riusciti a mandare un anziano del villaggio ad imparare tutte le abilità necessarie, sono molto felici, ma i loro unici strumenti sono le loro mani.
E' abbastanza?
Come può la FAO o ERP sostenere i più sfortunati come quelli che vi ho citato nell'esempio?
(Da una lettera di un partner dalla Papua Nuova Guinea)

Risposta:

La domanda di base sollevata "come si possono implementare le idee teoriche di ERP in modo tale che le popolazioni rurali possano seriamente beneficiarne" è molto importante e rappresenta il nodo centrale per uscire dalla povertà rurale e migliorare il proprio status di vita. E'un tema complesso e su di esso tanto si è sperimentato, provato e scritto. In poche parole, noi crediamo che non vi siano strategie e metodologie universalmente applicabili. Ciononostante, vi sono molte conoscenze, esperienze ed informazioni che sono state catalogate come "pratiche innovative" che si sono sperimentate con successo in vari Paesi ed in varie situazioni. In questo contesto, la FAO, che è il braccio tecnico delle Nazioni Unite dato il suo mandato di sicurezza alimentare, agricoltura sostenibile e sviluppo rurale, ha ampiamente affrontato questo tema in tutti i suoi quasi 70 anni di esistenza. Pertanto esiste una gran quantità di informazioni ed esperienze disponibili sia all'interno della stessa FAO, che in altre agenzie ed organizzazioni riconosciute a livello internazionale, regionale, nazionale e perfino locale. L'approccio della FAO è sempre di lavorare in partenariato con i Paesi membri e la PNG (Papua Nuova Guinea) è diventato uno di questi. Pertanto, ci rendiamo conto che il Dipartimento di agricoltura e bestiame della PNG (DAL) possiede vari enti, meccanismi e programmi di supporto, che lei e la sua comunità potreste utilizzare, senza alcuna difficoltá, per ottenere informazioni rilevanti a livello locale, possibilità tecniche e di supporto per le attività agricole della vostra comunità. Due enti di particolare importanza sono il National Agricultural Research Institute (NARI) che si trova a Lae ed il DAL's Extension Service; questi due collaborano per incanalare i risultati delle ricerche e della divulgazione agricola in PNG, in piú, vi sono facoltà di agricoltura nelle università locali. Giacchè avete la possibilità di accedere alla rete Internet, vi suggeriamo di cercare informazioni, come ad esempio sul trasferimento di tecnologie relative al riso che potrebbero essere rilevanti in particolare proprio per la PNG. .

 

Nel Pacifico, la FAO ha l'Ufficio Sub-regionale per il Pacifico (SAPA) ad Apia, nelle Isole Samoa. Per quanto concerne il suo esempio sul riso, questo ufficio in questo momento, sta portando avanti un progetto sul riso nelle Fiji, dove è stata realizzata una strategia per una Scuola di campo per agricoltori (FFS), testata e promossa dalla FAO con successo, con il supporto del Secretariat of the Pacific Community's Land Resources Division. In generale, il sistema di FFS si avvale di un approccio partecipativo agricolo attraverso il quale, agricoltori e gruppi di agricoltori apprendono, individuano e risolvono le proprie sfide di produzione attraverso il "ciclo di produzione del riso" (rice crop production cycle) con l'assistenza tecnica ed il supporto di elementi esterni (Divulgatori agricoli, ricercatori, ONG, SPC etc).

 

In Asia, molti Paesi (Filippine, Tailandia ed ora Indonesia) stanno sperimentando una versione adattata del modello australiano conosciuto come "RiceCheck". A partire da questo modello e dopo la modifica dell'approccio delle FFS originario, vengono insegnate agli agricoltori, attraverso gruppi di formazione o sperimentazione agricola, tecnologie di ricerca agricole validate, (ad esempio la selezione delle varietà di riso, la buona produzione di germogli, la corretta preparazione del campo, il momento più giusto per il trapianto di germogli, monitoraggio delle malattie delle piante, etc) che sono elementi fondamentali per il successo della produzione di riso, tecnologie soprannominate con il termine di "key checks" (controlli chiave).

In entrambi questi esempi, agricoltori e gruppi di agricoltori sono attivamente coinvolti nell'apprendimento attraverso la pratica". E'anche importante avere tecnologie rilevanti per il posto, per il coinvolgimento dell'agricoltore nell'individuazione delle necessità, per la formazione, per la sperimentazione da parte dell'agricoltore, per tutti i metodi di semina e pratiche post semina, avvalendosi di informazioni e collaborando con supporto esterno tecnico.

Siti web e contatti rilevanti

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