La FAO e l’Italia

Italia, FAO e PAM insieme per garantire il sostentamento degli agricoltori di Al Ghab

Italia, FAO e PAM insieme per garantire il sostentamento degli agricoltori di Al Ghab

©FAO/Mazen Haffar

22/01/2025

L’Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Alimentazione e l'Agricoltura (FAO) insieme al Governo Italiano e al Programma Alimentare Mondiale (PAM) hanno annunciato la firma di un accordo da 2 milioni di euro, finanziato dall’Agenzia Italiana per la cooperazione allo sviluppo, per sostenere i piccoli agricoltori più vulnerabili in Siria. L’obiettivo è migliorare il loro accesso alle risorse naturali e rafforzare i loro mezzi di sussistenza, tenendo conto delle necessità di donne e persone con disabilità durante la fase di implementazione del progetto. La firma dell’accordo è avvenuta presso il Ministero dell’Agricoltura e della Riforma Agraria alla presenza del Ministro Mohammad Al Ahmad.

Questa seconda fase del progetto si basa sui risultati ottenuti nella prima fase, avviata tra il 2023 e i primi mesi del 2025 nella regione di Al Ghab, nel governatorato di Hama. Qui, il progetto si è concentrato sulla rimozione della "Fioritura del Nilo", una pianta infestante che bloccava il flusso d’acqua su oltre 24.000 ettari di terreno agricolo, e sulla ristrutturazione dei canali di irrigazione danneggiati. Grazie a questi interventi, circa 10.000 agricoltori hanno potuto ripristinare l'accesso all'acqua per l'irrigazione, fondamentale per la loro sopravvivenza economica.

La seconda fase, della durata di due anni, riflette l’impegno dell’Italia nel sostenere gli agricoltori siriani vulnerabili, migliorando il loro reddito, aiutandoli ad adattarsi ai cambiamenti climatici e rafforzando la coesione sociale, restituendo loro il mezzo di sussistenza fondamentale: l’acqua.

“L’Italia è felice di annunciare la seconda fase di questo programma, che verrà implementata dalla FAO e dal PAM nel governatorato di Hama. Mettere l’agricoltura al centro della cooperazione con il nuovo governo siriano è una delle nostre priorità. Siamo pronti a lanciare iniziative bilaterali più ampie con il coinvolgimento del settore privato,” ha dichiarato l’Ambasciatore Italiano in Siria, Stefano Ravagnan.

Alessandra Piermattei, a capo dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo per Libano e Siria, ha spiegato che la seconda fase si basa sulle sfide e le opportunità identificate nella prima fase, che si è concentrata su soluzioni sostenibili per l’infestazione della Fioritura del Nilo e sul restauro dei canali di irrigazione danneggiati. “Questa fase è uno sforzo ampliato per migliorare il supporto agli agricoltori della regione, aiutandoli a rafforzare la loro resilienza e i mezzi di sussistenza," ha affermato Piermattei.

Toni Etel, Rappresentante ad interim della FAO in Siria, ha sottolineato l’importanza di un intervento integrato per migliorare la produzione agricola, la resilienza e la sostenibilità. "Grazie al generoso contributo dell’Italia per finanziare entrambe le fasi di questo progetto, la FAO avrà l’opportunità di supportare gli agricoltori vulnerabili attraverso il miglioramento delle loro competenze, promuovendo pratiche adattabili e sensibili al cambiamento climatico," ha dichiarato Etel. "Incoraggeremo l'impegno comunitario per gestire le risorse disponibili in modo equo."

Marianne Ward, Direttrice del PAM in Siria, ha aggiunto che il progetto contribuirà direttamente alla sicurezza alimentare, riducendo la dipendenza dagli aiuti umanitari. "L’agricoltura sostenibile è un pilastro fondamentale della sicurezza alimentare. Non è possibile senza sistemi di irrigazione affidabili che garantiscano una produzione alimentare duratura. I risultati della prima fase indicano chiaramente che progetti come questo aumentano le opportunità di reddito e riducono la dipendenza dagli aiuti umanitari. Ringraziamo l’Italia per il suo contributo," ha affermato Ward.

Il ruolo delle donne e le persone con disabilità nel garantire l'accesso all'acqua

La regione di Al-Ghab, con i suoi terreni fertili e la disponibilità di acqua, è un’area strategica per la produzione agricola. Il 74% degli agricoltori di Al-Ghab dipende completamente dall’agricoltura per vivere. Tuttavia, la guerra in Siria, durata piu di quattordici anni, e il devastante terremoto del 2023 hanno compromesso l’accesso all’irrigazione, distruggendo impianti e favorendo la crescita incontrollata della Fioritura del Nilo.

Data l'importanza di proteggere l'unica fonte di sussistenza degli agricoltori nella zona, il progetto della seconda fase punta a migliorare l'accesso all'acqua intensificando la rimozione della Fioritura del Nilo dai canali secondari e sostenendone il controllo biologico. Questo passaggio chiave integra i risultati ottenuti nella fase uno, ossia tenere sotto controllo quest'erba dannosa che per anni ha impedito il flusso dell'acqua verso circa 24.000 ettari di terreni agricoli.

La comunità locale di Al-Ghab gioca un ruolo fondamentale nella gestione delle sue risorse. La FAO e il PAM coinvolgeranno circa 2.000 agricoltori, con un'attenzione particolare alle donne e alle persone con disabilità, affinché siano rappresentate nelle loro comunità. Questi agricoltori parteciperanno alla pianificazione delle proprie necessità, alla gestione delle strutture idriche e delle risorse, fornendo loro capacità adattabili per rafforzare la resilienza ai cambiamenti climatici, con l'obiettivo di migliorare la coesione sociale nelle comunità. Il progetto mira a migliorare la produzione agricola dei piccoli agricoltori, concentrandosi su catene di valore strategiche come pesca, ortaggi e frutta. Saranno identificate e affrontate le sfide per aumentare la produttività e l'accesso ai mercati, attraverso le Scuole di Campo per Agricoltori della FAO, che offrono opportunità di apprendimento pratico e scambio di idee con gli esperti dell'Organizzazione.

Interventi sostenuti da analisi e risultati

La FAO e il PAM hanno progettato la seconda fase del progetto sulla base dei risultati delle valutazioni, delle discussioni con la comunità locale, delle conclusioni della sessione di capitalizzazione e delle lezioni apprese dalla prima fase del progetto. Entrambe le agenzie hanno una lunga esperienza nel paese e sono co-leader del Cluster di Sicurezza Alimentare, il che garantirà una collaborazione efficace con gli altri partner per la sicurezza alimentare.

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Salma Hakki - Communications Specialist

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