La FAO lieta di contribuire con la sua expertise in allerta rapida ad una nuova piattaforma contro le carestie

Intelligenza artificiale per misurare la resilienza, un valido alleato dell’azione sul campo

23 settembre 2018, New York - La FAO plaude ad una nuova iniziativa della Banca Mondiale per promuovere l'azione contro le carestie ed è lieta di contribuire con i suoi notevoli strumenti e risorse per renderla un successo, ha affermato il Direttore Generale José Graziano da Silva.

Graziano da Silva è intervenuto ad un evento collaterale durante l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite sulle collaborazioni per affrontare le situazioni di grave insicurezza alimentare nel mondo, e in particolare sull'iniziativa Famine Action Mechanism (FAM - Meccanismo d'Azione contro la Carestia ndt) proposto dalla Banca Mondiale.

La FAO gestisce diversi sistemi di allerta rapida e ha istituito il  Global Information and Early Warning System on Food and Agriculture (GIEWS) in risposta alle carestie del Sahel e in Africa orientale nel 1974. La piattaforma, che viene continuamente sviluppata e raffinata, monitora un'ampia serie di indicatori, incluso la disponibilità e la domanda di cibo, allo scopo di fornire una migliore comprensione della sicurezza alimentare globale.

La FAO è stata inoltre uno dei partner principali nello sviluppo e nell'implementazione dell'Integrated Food Security Phase Classification (IPC). Disegnata per essere ancora più precisa nell'identificare le persone a maggior rischio di fame in crisi alimentari sempre più complesse, l'IPC ha giocato un ruolo fondamentale nell'affrontare la carestia in Somalia nel 2011 e le emergenze dello scorso anno in Nigeria, Somalia, Sud Sudan e Yemen.

Graziano da Silva ha accolto con favore l'idea della Banca Mondiale di costruire il nuovo meccanismo partendo dal sistema IPC, affermando che i due possono "rafforzare, migliorare e completarsi a vicenda".

Salutando il potenziale offerto da investimenti in nuove tecnologie nella lotta alle carestie come l'intelligenza artificiale, Graziano da Silva ha però sottolineato l'importanza di assicurare il coinvolgimento dei partner locali per catalizzare il consenso sulle analisi in materia di sicurezza alimentare da parte dei governi e degli attori locali.

La raccolta primaria di dati e i sistemi informativi a livello paese retano essenziali e hanno bisogno di investimenti sostanziali, ha affermato.

Costruire la resilienza

I poveri delle aree rurali sono i più vulnerabili all'impatto dei cambiamenti climatici e investimenti volti a rafforzare la loro capacità di resilienza sono di importanza estrema, ha ribadito.

Questo significa fornire denaro, sementi, sostegno alla produzione di ortaggi e supporto per il trattamento e la vaccinazione del bestiame. Si può fare molto per combattere la fame e la carestia anche in condizioni di conflitto, ha affermato, ricordando l'operato della FAO in Siria. Nelle crisi protratte, contadini e pastori sono ad alto rischio migrazione se non hanno accesso alle sementi, ai fertilizzanti o a mezzi per ripristinare i loro allevamenti. Salvare i mezzi di sostentamento è il modo più efficace di salvare le vite.

Gli investimenti nella resilienza devono essere mirati a raggiungere le popolazioni con maggiori necessità, cosa per la quale, migliori sistemi di informazione e pratiche basate sull'evidenza sono necessarie.

Photo: ©FAO/IFAD/WFP/Luis Tato
Donne in un campo di sorgo in Niger in attesa di un convoglio umanitario dell'ONU.