La FAO e l'UE sottolineano il ruolo vitale della biodiversità nel rendere i sistemi alimentari sostenibili

Tutelare le risorse naturali della Terra garantendo sicurezza alimentare e diete sane per tutti

23 giugno 2020, Roma/Bruxelles - Se vogliamo rendere i sistemi alimentari sani e sostenibili e risollevarci dalla pandemia del COVID-19 è necessario ricollegare l'agricoltura ai servizi ecosistemici e sfruttare tutto il potenziale della biodiversità per valorizzare la nostra produzione alimentare e agricola: questo è quanto comunicato oggi nel corso di una tavola rotonda di alto livello organizzata congiuntamente dalla FAO e dall'Unione Europea. 

Il dibattito virtuale dal titolo "Il Green Deal europeo: dialogo sulla forza di trasformazione delle strategie dal produttore al consumatore e in materia di biodiversità dell'UE per realizzare sistemi alimentari sani e sostenibili" è stato incentrato su soluzioni per rafforzare la collaborazione FAO-UE nell'affrontare le sfide per la gestione sostenibile della biodiversità in tutti i settori dell'agricoltura.

"La biodiversità è fondamentale per migliorare la produzione agricola e alimentare e per conservare le risorse e gli ecosistemi del nostro pianeta", ha detto il Direttore Generale della FAO QU Dongyu, chiedendo che si faccia di più per scongiurare che la perdita di biodiversità pregiudichi la resilienza di molti sistemi agricoli e rappresenti una seria minaccia per la sicurezza alimentare globale.

Tuttavia nel suo discorso di apertura Qu ha sottolineato che raggiungere la sostenibilità su scala globale non richiede solo soluzioni tecniche e digitali. "È necessario prendere decisioni politiche mirate, e in questo senso l'UE ha appena fatto un grosso passo avanti", ha detto il Direttore Generale della FAO riferendosi al Green Deal europeo adottato di recente.

A tal fine, ha aggiunto che implementare queste importanti decisioni sul campo richiede grandi sforzi collaborativi tra il settore ambientale e agricolo.

"Siamo pronti a collaborare con tutti gli attori chiave, compreso il settore ambientale, per accompagnare i cambiamenti nell'intero sistema alimentare, dall'ambiente, alla produzione e al consumo", ha concluso Qu.

Alla fine del 2019 la Commissione Europea ha adottato il Green Deal europeo, ampie linee guida per sviluppare l'economia circolare europea, combattere il cambiamento climatico e tutelare la biodiversità, i mari e le foreste.

Nel descrivere l'iniziativa, la Presidente della Commissione Ursula von der Leyen ha affermato: "Risanare la natura è fondamentale per il nostro benessere fisico e mentale, in quanto è un'alleata nella lotta contro il cambiamento climatico e le epidemie". Il Green Deal europeo è al centro della nostra strategia di crescita e fa parte di una ripresa europea che vuole restituire al pianeta più di quanto non porti via".

Nel suo discorso di apertura durante la tavola rotonda di oggi, Jan Tombinski, Rappresentante Permanente dell'UE presso le Agenzie dell'ONU a Roma, ha parlato dei due pilastri del Green Deal europeo: le strategie dal produttore al consumatore e quelle relative alla biodiversità. Entrambe, ha osservato, promuovono un approccio integrato che riflette il reale valore della natura e dei servizi che ci forniscono gli ecosistemi, in particolare in relazione all'agricoltura e alla sicurezza alimentare.

Al dibattito di oggi hanno inoltre partecipato Sabine Jülicher, Direttrice per la sicurezza alimentare e dei mangimi presso la DG della Salute e della sicurezza alimentare della Commissione Europea; John Clarke, Direttore delle relazioni internazionali presso la DG per l'agricoltura e sviluppo rurale della Commissione Europea; Humberto Delgado Rosa, Direttore per il Capitale Naturale della DG Ambiente della Commissione Europea; Carla Montesi, Direttrice Pianeta e prosperità, Direzione generale della Cooperazione internazionale e dello sviluppo della Commissione Europea; Maria Helena Semedo, Vicedirettore Generale della FAO.

Collaborazione FAO-UE per integrare la biodiversità nei settori agricoli

Dal 1991 l'UE e la FAO hanno collaborato a una notevole serie di programmi in Africa, Asia, Europa, il Vicino Oriente e l'America Latina. Tra il 2016 e il 2019 l'UE ha contribuito con oltre 932 milioni di dollari a progetti e programmi implementati dalla FAO.

Grazie ai finanziamenti dell'UE, per esempio, la FAO sta sostenendo programmi per l'eliminazione delle scorte di pesticidi obsoleti e lo sviluppo delle capacità per una migliore gestione dei pesticidi in Africa.

Per quanto riguarda le foreste, nel Programma ONU-REDD, del quale l'UE è socio fondatore, la FAO ha aiutato oltre sessanta paesi ad arrestare la deforestazione e, allo stesso tempo, ad affrontare il cambiamento climatico, la tutela della biodiversità e la salvaguardia dei mezzi di sussistenza.

Il Programma di gestione sostenibile della fauna selvatica (SWM), implementato dalla FAO e dai suoi partner e finanziato dall'UE in 13 paesi, mira ad affrontare sia la conservazione della fauna selvatica che la sicurezza alimentare. 

L'Unione Europea ha inoltre fornito supporto finanziario per integrare e rafforzare l'approccio "One Health", sfruttando il Programma di gestione sostenibile della fauna selvatica. L'obiettivo del progetto sarà quello di migliorare la comprensione e la valutazione dei rischi zoonosici lungo le filiere di approvvigionamento di carne selvatica - dalle foreste ai consumatori rurali e urbani. Aiuterà inoltre i paesi a consolidare le capacità di prevedere i rischi zoonosici e a istituire misure per scongiurare e mitigare tali rischi e le loro conseguenze sulla salute pubblica, sui sistemi alimentari e sulla biodiversità. 

Il lavoro della FAO sulla biodiversità

Negli ultimi anni la FAO ha fatto notevoli progressi integrando la biodiversità in tutte le strategie agricole.

L'anno scorso ha lanciato l'importante rapporto sullo Stato della biodiversità mondiale per l'alimentazione e l'agricoltura. Il rapporto mette in luce la necessità di tutelare le risorse naturali, compresa la biodiversità, e di preservare e utilizzare le risorse genetiche per aumentare la produttività.

L'Organizzazione ha inoltre adottato la sua Strategia sull'integrazione della biodiversità nei settori agricoli, che mira a ridurre gli impatti negativi delle pratiche agricole sulla biodiversità, per promuovere pratiche agricole sostenibili e tutelare, valorizzare, preservare e ripristinare la biodiversità.

Inoltre, la FAO ha realizzato una serie di strumenti e linee guida per la biodiversità in tutti i settori, tra cui il Codice di Condotta Internazionale per l'Uso e la Gestione Sostenibile dei Fertilizzanti e i 10 Elementi dell'Agroecologia.

Photo: ©FAO/
Il Programma di gestione sostenibile della fauna selvatica (SWM), finanziato dall'UE in 13 paesi, mira ad affrontare sia la conservazione della fauna selvatica che la sicurezza alimentare.