La FAO lancia l’Iniziativa “Città verdi” per contribuire a trasformare i sistemi agroalimentari, porre fine alla fame e migliorare la nutrizione
Trasformare la ripresa dall’emergenza COVID-19 in un’opportunità per rendere le città più sostenibili e resilienti e per garantire a tutti l’accesso a un’alimentazione sana
18 settembre 2020, Roma/New York - Nella giornata odierna la FAO ha reso pubblica la sua nuova Iniziativa "Città verdi" e il relativo piano d'azione, con cui intende contribuire a trasformare i sistemi agroalimentari, porre fine alla fame e migliorare la nutrizione nelle città e nelle aree periferiche una volta superata la pandemia da COVID-19. L'iniziativa è stata presentata nel corso di un evento virtuale di alto livello dal titolo "Green Cities to Build Back Better for SDGs - A New Powerful Venture" (Verso una ricostruzione efficace e il conseguimento degli OSS grazie alle Città verdi - Un nuovo promettente progetto), organizzato dalla FAO durante la 75a sessione dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
Il Direttore Generale della FAO, QU Dongyu, ha evidenziato l'enorme potenziale delle città nel mitigare gli effetti negativi della pandemia da COVID-19 sulla salute delle persone e sulla sicurezza alimentare, oltre alla loro capacità di contribuire alla mitigazione dei cambiamenti climatici. Ha esortato poi i partner ad apprezzare sia il ruolo essenziale che le città possono rivestire in una ricostruzione efficace ("building back better"), sia l'urgenza di avviare azioni innovative, globali e coordinate.
"Per avere città molto più verdi, più resilienti e rigenerative, dobbiamo ripensare al modo in cui le aree urbane e periurbane vengono progettate e gestite" ha affermato nel suo discorso di apertura dell'evento. "Ci sono rimasti soltanto dieci anni per conseguire gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. Dobbiamo cambiare radicalmente prospettiva e ripensare i nostri modelli di business" ha aggiunto.
Una nuova concezione del mondo
L'Iniziativa della FAO "Città verdi" si prefigge lo scopo di migliorare le condizioni di vita e il benessere delle popolazioni urbane e periurbane in almeno 100 città (15 città metropolitane, 40 città intermedie e 45 cittadine) in tutto il mondo nei prossimi tre anni, puntando ad avere 1 000 centri urbani partecipanti entro il 2030.
In particolare, l'iniziativa mira a migliorare l'ambiente urbano, potenziando i collegamenti tra aree urbane e zone rurali e accrescendo la resilienza dei sistemi, dei servizi e degli abitanti delle città agli shock esterni. Garantendo l'accesso a un ambiente salubre e a un'alimentazione sana a partire da sistemi alimentari sostenibili, essa contribuirà inoltre a mitigare i cambiamenti climatici, a favorire l'adattamento al clima e a consentire una gestione sostenibile delle risorse.
La nuova iniziativa prevede inoltre la creazione di una "Rete di città verdi" in cui città di ogni dimensione, dalle megalopoli ai centri di medie e piccole dimensioni, si scambieranno esperienze sulle migliori pratiche, sui successi conseguiti e sulle lezioni apprese, e svilupperanno opportunità di collaborazione reciproca.
Oltre a intensificare la collaborazione con le autorità locali e nazionali, i consigli comunali, i sindaci, il settore privato, le istituzioni accademiche e le organizzazioni internazionali, la FAO si relazionerà anche con le comunità urbane, soprattutto con donne e giovani.
"L'iniziativa che presentiamo oggi nasce da una nuova concezione del mondo. Spero che siate ispirati ad unirvi a noi e a sostenere l'iniziativa con proposte di attuazione innovative!", ha concluso il Direttore Generale della FAO.
Perché il verde urbano è importante?
Il nostro è un pianeta sempre più urbanizzato. Entro il 2050 quasi il 70 per cento della popolazione mondiale vivrà in aree urbane e il 90 per cento di questa crescita si registrerà in Africa e in Asia. Circa il 70 per cento di tutte le risorse alimentari sarà consumato dagli abitanti delle città, un dato che appare in costante aumento.
La crescita demografica e la rapida urbanizzazione determinano cambiamenti delle abitudini alimentari e un aumento della domanda di beni e servizi di base, accanto a una crescente competizione per le risorse naturali per garantire a tutti l'accesso a un'alimentazione sana. Le amministrazioni locali incontrano sempre maggiori difficoltà a rispondere alle esigenze degli abitanti delle zone urbane e periurbane e la pandemia da COVID-19 non ha fatto che aggiungere nuove criticità, causando interruzioni dei sistemi alimentari, perdita di posti di lavoro e insicurezza alimentare, con un peggioramento delle condizioni di vita soprattutto delle fasce più vulnerabili della popolazione.
Di conseguenza, molte comunità urbane e periurbane sono più che mai esposte al rischio di insicurezza alimentare e nutrizionale nonché a malattie non trasmissibili correlate alla dieta e registrano un numero crescente di casi di sovrappeso e obesità.
Le città moderne consumano quasi l'80 per cento dell'energia prodotta complessivamente in tutto il mondo, generano il 70 per cento dei rifiuti accumulati a livello globale e sono responsabili del 70 per cento circa di tutte le emissioni di gas a effetto serra legate all'energia.
Mantenere sistemi alimentari sostenibili e avere più spazi verdi, comprese aree agricole e boschive urbane e periurbane, rappresenta un obiettivo fondamentale per le città, poiché ne accresce la resilienza ai cambiamenti climatici e alla pandemia da COVID-19, evitando che le emergenze sanitarie interrompano l'approvvigionamento e la distribuzione dei generi alimentari in queste zone.
A proposito dell'evento
Accanto all'Iniziativa "Città verdi" della FAO, l'evento di oggi ha dato ampio rilievo anche ad altre iniziative e programmi che stanno promuovendo l'innovazione e accelerando interventi concreti; tra questi: il Patto di Milano sulle politiche alimentari urbane, la Nuova agenda urbana, il Centro mondiale per l'alimentazione urbana sostenibile di Valencia, l'Iniziativa "Mano nella mano" e altri partenariati strategici.
L'evento di alto livello ha visto la partecipazione, tra gli altri, di Achim Steiner, Amministratore del Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (UNDP), Maimunah Mohd Sharif, Direttore esecutivo del Programma delle Nazioni Unite per gli insediamenti umani (UN-Habitat); LI Yong, Direttore Generale dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Industriale (UNIDO); Jürgen Rigterink, facente funzione di Presidente della Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (BERS); Carlos Manuel Rodriguez, Amministratore delegato del Fondo mondiale per l'ambiente (GEF); Rémy Rioux, Amministratore delegato dell'Agence Française de Développement; Javier Manzanares, Vicesegretario esecutivo del Fondo verde per il clima.
L'evento ha previsto inoltre interventi delle seguenti autorità cittadine che condividono la visione dell'Iniziativa "Città verdi" della FAO: Daniel Quintero, sindaco di Medellin, Colombia; Giuseppe Sala, sindaco di Milano, Italia (video messaggio); Manuel de Araujo, sindaco di Quelimane, Mozambico; Wen Guohui, sindaco di Canton, Repubblica popolare cinese (video messaggio); Souad Abderrahim, sindaco di Tunisi, Tunisia; Bruno Covas, sindaco di San Paolo, Brasile (video messaggio) e un messaggio dall'ufficio del primo cittadino di New York.
Il Direttore Generale della FAO, QU Dongyu, ha evidenziato l'enorme potenziale delle città nel mitigare gli effetti negativi della pandemia da COVID-19 sulla salute delle persone e sulla sicurezza alimentare, oltre alla loro capacità di contribuire alla mitigazione dei cambiamenti climatici. Ha esortato poi i partner ad apprezzare sia il ruolo essenziale che le città possono rivestire in una ricostruzione efficace ("building back better"), sia l'urgenza di avviare azioni innovative, globali e coordinate.
"Per avere città molto più verdi, più resilienti e rigenerative, dobbiamo ripensare al modo in cui le aree urbane e periurbane vengono progettate e gestite" ha affermato nel suo discorso di apertura dell'evento. "Ci sono rimasti soltanto dieci anni per conseguire gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. Dobbiamo cambiare radicalmente prospettiva e ripensare i nostri modelli di business" ha aggiunto.
Una nuova concezione del mondo
L'Iniziativa della FAO "Città verdi" si prefigge lo scopo di migliorare le condizioni di vita e il benessere delle popolazioni urbane e periurbane in almeno 100 città (15 città metropolitane, 40 città intermedie e 45 cittadine) in tutto il mondo nei prossimi tre anni, puntando ad avere 1 000 centri urbani partecipanti entro il 2030.
In particolare, l'iniziativa mira a migliorare l'ambiente urbano, potenziando i collegamenti tra aree urbane e zone rurali e accrescendo la resilienza dei sistemi, dei servizi e degli abitanti delle città agli shock esterni. Garantendo l'accesso a un ambiente salubre e a un'alimentazione sana a partire da sistemi alimentari sostenibili, essa contribuirà inoltre a mitigare i cambiamenti climatici, a favorire l'adattamento al clima e a consentire una gestione sostenibile delle risorse.
La nuova iniziativa prevede inoltre la creazione di una "Rete di città verdi" in cui città di ogni dimensione, dalle megalopoli ai centri di medie e piccole dimensioni, si scambieranno esperienze sulle migliori pratiche, sui successi conseguiti e sulle lezioni apprese, e svilupperanno opportunità di collaborazione reciproca.
Oltre a intensificare la collaborazione con le autorità locali e nazionali, i consigli comunali, i sindaci, il settore privato, le istituzioni accademiche e le organizzazioni internazionali, la FAO si relazionerà anche con le comunità urbane, soprattutto con donne e giovani.
"L'iniziativa che presentiamo oggi nasce da una nuova concezione del mondo. Spero che siate ispirati ad unirvi a noi e a sostenere l'iniziativa con proposte di attuazione innovative!", ha concluso il Direttore Generale della FAO.
Perché il verde urbano è importante?
Il nostro è un pianeta sempre più urbanizzato. Entro il 2050 quasi il 70 per cento della popolazione mondiale vivrà in aree urbane e il 90 per cento di questa crescita si registrerà in Africa e in Asia. Circa il 70 per cento di tutte le risorse alimentari sarà consumato dagli abitanti delle città, un dato che appare in costante aumento.
La crescita demografica e la rapida urbanizzazione determinano cambiamenti delle abitudini alimentari e un aumento della domanda di beni e servizi di base, accanto a una crescente competizione per le risorse naturali per garantire a tutti l'accesso a un'alimentazione sana. Le amministrazioni locali incontrano sempre maggiori difficoltà a rispondere alle esigenze degli abitanti delle zone urbane e periurbane e la pandemia da COVID-19 non ha fatto che aggiungere nuove criticità, causando interruzioni dei sistemi alimentari, perdita di posti di lavoro e insicurezza alimentare, con un peggioramento delle condizioni di vita soprattutto delle fasce più vulnerabili della popolazione.
Di conseguenza, molte comunità urbane e periurbane sono più che mai esposte al rischio di insicurezza alimentare e nutrizionale nonché a malattie non trasmissibili correlate alla dieta e registrano un numero crescente di casi di sovrappeso e obesità.
Le città moderne consumano quasi l'80 per cento dell'energia prodotta complessivamente in tutto il mondo, generano il 70 per cento dei rifiuti accumulati a livello globale e sono responsabili del 70 per cento circa di tutte le emissioni di gas a effetto serra legate all'energia.
Mantenere sistemi alimentari sostenibili e avere più spazi verdi, comprese aree agricole e boschive urbane e periurbane, rappresenta un obiettivo fondamentale per le città, poiché ne accresce la resilienza ai cambiamenti climatici e alla pandemia da COVID-19, evitando che le emergenze sanitarie interrompano l'approvvigionamento e la distribuzione dei generi alimentari in queste zone.
A proposito dell'evento
Accanto all'Iniziativa "Città verdi" della FAO, l'evento di oggi ha dato ampio rilievo anche ad altre iniziative e programmi che stanno promuovendo l'innovazione e accelerando interventi concreti; tra questi: il Patto di Milano sulle politiche alimentari urbane, la Nuova agenda urbana, il Centro mondiale per l'alimentazione urbana sostenibile di Valencia, l'Iniziativa "Mano nella mano" e altri partenariati strategici.
L'evento di alto livello ha visto la partecipazione, tra gli altri, di Achim Steiner, Amministratore del Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (UNDP), Maimunah Mohd Sharif, Direttore esecutivo del Programma delle Nazioni Unite per gli insediamenti umani (UN-Habitat); LI Yong, Direttore Generale dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Industriale (UNIDO); Jürgen Rigterink, facente funzione di Presidente della Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (BERS); Carlos Manuel Rodriguez, Amministratore delegato del Fondo mondiale per l'ambiente (GEF); Rémy Rioux, Amministratore delegato dell'Agence Française de Développement; Javier Manzanares, Vicesegretario esecutivo del Fondo verde per il clima.
L'evento ha previsto inoltre interventi delle seguenti autorità cittadine che condividono la visione dell'Iniziativa "Città verdi" della FAO: Daniel Quintero, sindaco di Medellin, Colombia; Giuseppe Sala, sindaco di Milano, Italia (video messaggio); Manuel de Araujo, sindaco di Quelimane, Mozambico; Wen Guohui, sindaco di Canton, Repubblica popolare cinese (video messaggio); Souad Abderrahim, sindaco di Tunisi, Tunisia; Bruno Covas, sindaco di San Paolo, Brasile (video messaggio) e un messaggio dall'ufficio del primo cittadino di New York.

Un coltivatore al lavoro in un orto urbano a Roma.