Dopo 75 anni di attività, la missione della FAO di porre fine alla fame e nutrire il mondo è più che mai rilevante
La Giornata mondiale dell’alimentazione segna oggi il 75° anniversario della fondazione dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO).
16 ottobre 2020, Roma - La Giornata mondiale dell'alimentazione segna oggi il 75° anniversario della fondazione dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Alimentazione e l'Agricoltura (FAO).
La FAO, che è sorta dalle ceneri della Seconda guerra mondiale, continua dopo tre quarti di secolo a svolgere la missione di eliminare la fame e nutrire il pianeta, un compito che, ha dichiarato QU Dongyu, il Direttore Generale della FAO, è divenuto ancora più rilevante alla luce della nuova piaga che sta affliggendo il mondo intero, la pandemia COVID-19.
In questo lasso di tempo il mondo si è trasformato, e la FAO con esso, cominciando col produrre più cibo e, parallelamente, diventando più consapevole della sua impronta ecologica, che ha quindi cercato di disciplinare introducendo appositi quadri regolamentari. In seguito, è riuscito anche a tenere sotto controllo le malattie zoonotiche e, infine, ha compreso che la lotta alla fame non può essere scissa da altri obiettivi di sviluppo. È anche in considerazione di questa evoluzione che è stato formulato il tema della Giornata mondiale dell'alimentazione di quest'anno: coltivare, nutrire e preservare. Insieme.
"Oggi viviamo nuovamente in un'epoca complessa e densa di pericoli, che esige un'azione tempestiva. Con il dilagare della fame nel mondo e la pandemia COVID-19 che mette a nudo la fragilità dei nostri sistemi alimentari, la storia ci chiede, ancora una volta, di essere all'altezza della sfida," ha ammonito Qu.
Il Direttore Generale è intervenuto oggi nel corso delle celebrazioni del 75° anniversario della FAO e della Giornata mondiale dell'alimentazione, l'evento di interesse mondiale ospitato in modalità virtuale a Roma, al quale hanno partecipato, tra gli altri, Papa Francesco, il Presidente della Repubblica italiana; il Re del Lesotho e la Regina di Spagna, Ambasciatori speciali di buona volontà della FAO per la nutrizione; il Segretario Generale delle Nazioni Unite e i responsabili dell'IFAD e del PAM.
Nel commemorare l'anniversario della FAO, Papa Francesco ha descritto la missione dell'organizzazione come un'attività "affascinante e importante".
Ricostruire un mondo migliore, adesso
Questa Giornata mondiale dell'alimentazione si celebra in un anno in cui, per la quinta volta consecutiva, la fame nel mondo ha continuato a crescere e 3 miliardi di persone non hanno accesso a un'alimentazione sana. Sono quasi 700 milioni le persone che ancora versano nell'inedia ed entro la fine dell'anno la pandemia potrebbe gettare fino a 132 milioni di individui nella morsa della fame.
La Giornata mondiale dell'alimentazione di quest'anno si prefigge l'obiettivo di stimolare e accelerare un'azione intesa a porre fine alla fame e alla malnutrizione in tutte le sue forme, e di fare dell'alimentazione e dell'agricoltura una componente essenziale della strategia di risposta all'emergenza COVID-19.
Fondamentali a tale scopo, come non hanno mancato di osservare i relatori intervenuti alla cerimonia, sono la solidarietà globale e la costruzione di sistemi agroalimentari più solidi e resilienti, in grado di resistere agli shock, garantire a ogni individuo un'alimentazione sana, sostenibile e a prezzi accessibili, e assicurare mezzi di sostentamento dignitosi ai lavoratori della filiera alimentare.
"È arrivato il momento di ripensare i nostri approcci e di raddoppiare le nostre azioni," ha asserito Qu.
Complici in questo viaggio, secondo Qu, dovranno essere le scienze e le tecnologie d'avanguardia, dal momento che "[l']innovazione può aiutarci a re-immaginare i nostri sistemi alimentari e a porre fine alla fame, ossia a conseguire nei prossimi dieci anni quelli che sono i nostri imperativi morali e politici".
Papa Francesco ha sollecitato maggiore sostegno alle iniziative appoggiate dalla FAO e da tutte le agenzie delle Nazioni Unite specializzate nel settore alimentare per promuovere l'agricoltura sostenibile e diversificata e per supportare le piccole comunità agricole e lo sviluppo rurale dei paesi più poveri.
Una "decisione coraggiosa", ha dichiarato il Pontefice, sarebbe quella di dirottare il denaro usato per acquistare armi e coprire le spese militari verso iniziative di lotta alla fame e di sostegno allo sviluppo rurale.
"Per l'umanità la fame non è soltanto una tragedia, ma una vergogna. [...] non possiamo rimanere insensibili né lasciarci paralizzare. Ciascuno di noi deve assumersi la sua responsabilità," ha affermato Papa Francesco.
Alle sue parole hanno fatto eco quelle del Segretario Generale delle Nazioni Unite, António Guterres, che ha esortato a intensificare gli interventi per realizzare la visione degli Obiettivi di sviluppo sostenibile, quella di "un futuro in cui ogni individuo, in qualsiasi regione del mondo, abbia cibo a sufficienza per vivere".
Guterres ha annunciato che il prossimo anno convocherà un Vertice sui sistemi alimentari per spronare un'azione in questa direzione.
Il Presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, affermando che il suo paese è orgoglioso di ospitare la sede della FAO, ha salutato con favore l'impegno della FAO e del suo Direttore Generale, "che insieme all'Italia e a numerosi altri paesi hanno voluto dar vita a una ‘Coalizione per il cibo', con l'obiettivo anche di contenere gli effetti del COVID-19 sui sistemi alimentari".
È questo un momento di "scelte decisive" e di "un serio impegno globale", ha concluso Mattarella, auspicando che la comunità internazionale ritrovi il "senso profondo dei beni preziosi che la Terra ci offre e la responsabilità di condividerli e di custodirli per le future generazioni".
Un'alimentazione sana per tutti
Gli Ambasciatori di buona volontà della FAO per la nutrizione, il Re Letsie III del Lesotho e la Regina Letizia di Spagna, hanno ribadito che quello a un'alimentazione sana è un diritto universale.
Re Letsie III, constatando che la maggior parte delle persone che non hanno accesso a un'alimentazione sana vive in Africa e in Asia, ha esortato a compiere "uno sforzo concertato per ridurre il costo degli alimenti nutrienti", affinché un maggior numero di persone possa permetterseli.
"È probabile che la situazione nutrizionale delle fasce più vulnerabili della popolazione vada ulteriormente deteriorandosi a causa dell'impatto devastante a livello socio-economico e sanitario della pandemia COVID-19," ha ammonito Re Letsie III.
Dal canto suo, la Regina Letizia ha fatto presente che centinaia di milioni di persone soffrono la fame, mentre molte altre hanno problemi di salute legati all'obesità, aggiungendo che "[q]uesti squilibri devono farci pensare a come rafforzare i sistemi alimentari, creando circuiti di commercializzazione più brevi per promuovere la produzione locale, stagionale, sostenibile e su piccola scala, una strategia questa che, oltretutto, semplificherebbe la vita di molte donne nelle regioni del pianeta colpite da una vulnerabilità estrema."
Il Presidente del Fondo internazionale per lo sviluppo agricolo (IFAD), Gilbert F. Houngbo, ha dichiarato:
"È noto che, in periodi di crisi, a soffrire di più sono gli indigenti e le persone vulnerabili. Semplicemente, si tratta di una realtà che non può essere ignorata. La nostra attenzione va rivolta alle persone più emarginate, soprattutto agli abitanti delle zone rurali che, in momenti come questi, hanno più che mai bisogno del nostro aiuto. Ma il bisogno è reciproco: se vogliamo vivere in una società forte, sana e pacifica, per prima cosa dobbiamo produrre cibo nutriente a sufficienza per tutti."
Porre fine alle guerre e reagire agli eventi atmosferici estremi: due priorità irrinunciabili
La scorsa settimana il Programma alimentare mondiale (PAM) è stato insignito del Premio Nobel per la Pace 2020, una scelta che per molti dei relatori intervenuti equivale a riconoscere che la fame rappresenta una minaccia alla pace e che la comunità internazionale è chiamata a risolvere il problema dell'insicurezza alimentare.
Il Direttore esecutivo del PAM, David Beasley, ha affermato:
"Il 2021 si prospetta un anno particolarmente tetro. Sono tuttavia convinto che, se sapremo raggiungere il cuore della gente, e fare appello alla loro generosità, potremo compiere un altro miracolo."
"Ciò nonostante, finché ci saranno conflitti provocati dall'uomo, la lotta alla fame rimarrà sempre una battaglia persa," ha rammentato Beasley. "È dunque fondamentale porre fine ai conflitti, così come è importante reagire agli eventi atmosferici avversi [...] Se riusciremo a rafforzare i governi fragili che ci sono nel mondo e a fare ciò che abbiamo la consapevolezza di saper fare con competenza, credo che in futuro potremo celebrare la Giornata mondiale dell'alimentazione come mai prima, perché saremo riusciti a sconfiggere la fame."
Eventi della Giornata mondiale dell'alimentazione nel mondo
Nella prima parte della giornata il Direttore Generale della FAO ha partecipato a un evento virtuale organizzato a Bruxelles per la Giornata mondiale dell'alimentazione dall'Alleanza parlamentare europea per la lotta contro la fame e la malnutrizione, di cui ha lodato i continui sforzi compiuti per mantenere l'alimentazione e la nutrizione tra le priorità dell'agenda politica.
Sono intervenuti all'evento, tra gli altri, anche la vice-Presidente del Parlamento europeo, Heidi Hautala, e il Commissario europeo per l'Agricoltura, Janusz Wojciechowski.
Hautala ha invocato la necessità di soluzioni globali e sistematiche, e il ricorso all'innovazione e all'equità nell'opera di ricostruzione di un mondo migliore e libero dalla fame. Wojciechowski ha parlato del Green Deal europeo e ha ricordato le attività di risposta alla pandemia COVID-19 messe a punto dalla Commissione in collaborazione con la FAO nel settore della sicurezza alimentare e dello sviluppo rurale.
Conseguire l'obiettivo Fame zero è ancora possibile
Questo rinnovato spirito di servizio e questo richiamo all'azione appaiono oggi più importanti che mai: uno studio congiunto condotto dalla FAO e dai suoi partner, infatti, ha rivelato questa settimana che sarebbe ancora possibile eliminare la fame entro il 2030 se i donatori raddoppiassero i propri investimenti e spendessero il proprio denaro in maniera accorta.
"La fame è un flagello che tormenta l'umanità da millenni. Noi siamo tuttavia la generazione che può sradicarla, una volta per tutte," ha assicurato il Direttore Generale della FAO.
Un tributo agli eroi dell'alimentazione
Quest'anno la Giornata mondiale dell'alimentazione intende recare un tributo anche a tutti gli eroi dell'alimentazione, i quali, nonostante le difficoltà, continuano a garantire l'approvvigionamento di cibo alle loro comunità e al mondo intero.
In questa giornata la FAO e i suoi partner invitano ciascuno di noi a mostrare gratitudine per il cibo che ci nutre e per le persone che provvedono a produrlo, seminarlo, raccoglierlo, pescarlo e trasportarlo.
Per celebrare la Giornata mondiale dell'alimentazione, onorare gli eroi dell'alimentazione e festeggiare l'anniversario della FAO sono in programma eventi in oltre 150 paesi, compresa la proiezione video mapping organizzata questa sera dalla FAO sullo spettacolare sfondo del Colosseo di Roma.
La FAO, che è sorta dalle ceneri della Seconda guerra mondiale, continua dopo tre quarti di secolo a svolgere la missione di eliminare la fame e nutrire il pianeta, un compito che, ha dichiarato QU Dongyu, il Direttore Generale della FAO, è divenuto ancora più rilevante alla luce della nuova piaga che sta affliggendo il mondo intero, la pandemia COVID-19.
In questo lasso di tempo il mondo si è trasformato, e la FAO con esso, cominciando col produrre più cibo e, parallelamente, diventando più consapevole della sua impronta ecologica, che ha quindi cercato di disciplinare introducendo appositi quadri regolamentari. In seguito, è riuscito anche a tenere sotto controllo le malattie zoonotiche e, infine, ha compreso che la lotta alla fame non può essere scissa da altri obiettivi di sviluppo. È anche in considerazione di questa evoluzione che è stato formulato il tema della Giornata mondiale dell'alimentazione di quest'anno: coltivare, nutrire e preservare. Insieme.
"Oggi viviamo nuovamente in un'epoca complessa e densa di pericoli, che esige un'azione tempestiva. Con il dilagare della fame nel mondo e la pandemia COVID-19 che mette a nudo la fragilità dei nostri sistemi alimentari, la storia ci chiede, ancora una volta, di essere all'altezza della sfida," ha ammonito Qu.
Il Direttore Generale è intervenuto oggi nel corso delle celebrazioni del 75° anniversario della FAO e della Giornata mondiale dell'alimentazione, l'evento di interesse mondiale ospitato in modalità virtuale a Roma, al quale hanno partecipato, tra gli altri, Papa Francesco, il Presidente della Repubblica italiana; il Re del Lesotho e la Regina di Spagna, Ambasciatori speciali di buona volontà della FAO per la nutrizione; il Segretario Generale delle Nazioni Unite e i responsabili dell'IFAD e del PAM.
Nel commemorare l'anniversario della FAO, Papa Francesco ha descritto la missione dell'organizzazione come un'attività "affascinante e importante".
Ricostruire un mondo migliore, adesso
Questa Giornata mondiale dell'alimentazione si celebra in un anno in cui, per la quinta volta consecutiva, la fame nel mondo ha continuato a crescere e 3 miliardi di persone non hanno accesso a un'alimentazione sana. Sono quasi 700 milioni le persone che ancora versano nell'inedia ed entro la fine dell'anno la pandemia potrebbe gettare fino a 132 milioni di individui nella morsa della fame.
La Giornata mondiale dell'alimentazione di quest'anno si prefigge l'obiettivo di stimolare e accelerare un'azione intesa a porre fine alla fame e alla malnutrizione in tutte le sue forme, e di fare dell'alimentazione e dell'agricoltura una componente essenziale della strategia di risposta all'emergenza COVID-19.
Fondamentali a tale scopo, come non hanno mancato di osservare i relatori intervenuti alla cerimonia, sono la solidarietà globale e la costruzione di sistemi agroalimentari più solidi e resilienti, in grado di resistere agli shock, garantire a ogni individuo un'alimentazione sana, sostenibile e a prezzi accessibili, e assicurare mezzi di sostentamento dignitosi ai lavoratori della filiera alimentare.
"È arrivato il momento di ripensare i nostri approcci e di raddoppiare le nostre azioni," ha asserito Qu.
Complici in questo viaggio, secondo Qu, dovranno essere le scienze e le tecnologie d'avanguardia, dal momento che "[l']innovazione può aiutarci a re-immaginare i nostri sistemi alimentari e a porre fine alla fame, ossia a conseguire nei prossimi dieci anni quelli che sono i nostri imperativi morali e politici".
Papa Francesco ha sollecitato maggiore sostegno alle iniziative appoggiate dalla FAO e da tutte le agenzie delle Nazioni Unite specializzate nel settore alimentare per promuovere l'agricoltura sostenibile e diversificata e per supportare le piccole comunità agricole e lo sviluppo rurale dei paesi più poveri.
Una "decisione coraggiosa", ha dichiarato il Pontefice, sarebbe quella di dirottare il denaro usato per acquistare armi e coprire le spese militari verso iniziative di lotta alla fame e di sostegno allo sviluppo rurale.
"Per l'umanità la fame non è soltanto una tragedia, ma una vergogna. [...] non possiamo rimanere insensibili né lasciarci paralizzare. Ciascuno di noi deve assumersi la sua responsabilità," ha affermato Papa Francesco.
Alle sue parole hanno fatto eco quelle del Segretario Generale delle Nazioni Unite, António Guterres, che ha esortato a intensificare gli interventi per realizzare la visione degli Obiettivi di sviluppo sostenibile, quella di "un futuro in cui ogni individuo, in qualsiasi regione del mondo, abbia cibo a sufficienza per vivere".
Guterres ha annunciato che il prossimo anno convocherà un Vertice sui sistemi alimentari per spronare un'azione in questa direzione.
Il Presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, affermando che il suo paese è orgoglioso di ospitare la sede della FAO, ha salutato con favore l'impegno della FAO e del suo Direttore Generale, "che insieme all'Italia e a numerosi altri paesi hanno voluto dar vita a una ‘Coalizione per il cibo', con l'obiettivo anche di contenere gli effetti del COVID-19 sui sistemi alimentari".
È questo un momento di "scelte decisive" e di "un serio impegno globale", ha concluso Mattarella, auspicando che la comunità internazionale ritrovi il "senso profondo dei beni preziosi che la Terra ci offre e la responsabilità di condividerli e di custodirli per le future generazioni".
Un'alimentazione sana per tutti
Gli Ambasciatori di buona volontà della FAO per la nutrizione, il Re Letsie III del Lesotho e la Regina Letizia di Spagna, hanno ribadito che quello a un'alimentazione sana è un diritto universale.
Re Letsie III, constatando che la maggior parte delle persone che non hanno accesso a un'alimentazione sana vive in Africa e in Asia, ha esortato a compiere "uno sforzo concertato per ridurre il costo degli alimenti nutrienti", affinché un maggior numero di persone possa permetterseli.
"È probabile che la situazione nutrizionale delle fasce più vulnerabili della popolazione vada ulteriormente deteriorandosi a causa dell'impatto devastante a livello socio-economico e sanitario della pandemia COVID-19," ha ammonito Re Letsie III.
Dal canto suo, la Regina Letizia ha fatto presente che centinaia di milioni di persone soffrono la fame, mentre molte altre hanno problemi di salute legati all'obesità, aggiungendo che "[q]uesti squilibri devono farci pensare a come rafforzare i sistemi alimentari, creando circuiti di commercializzazione più brevi per promuovere la produzione locale, stagionale, sostenibile e su piccola scala, una strategia questa che, oltretutto, semplificherebbe la vita di molte donne nelle regioni del pianeta colpite da una vulnerabilità estrema."
Il Presidente del Fondo internazionale per lo sviluppo agricolo (IFAD), Gilbert F. Houngbo, ha dichiarato:
"È noto che, in periodi di crisi, a soffrire di più sono gli indigenti e le persone vulnerabili. Semplicemente, si tratta di una realtà che non può essere ignorata. La nostra attenzione va rivolta alle persone più emarginate, soprattutto agli abitanti delle zone rurali che, in momenti come questi, hanno più che mai bisogno del nostro aiuto. Ma il bisogno è reciproco: se vogliamo vivere in una società forte, sana e pacifica, per prima cosa dobbiamo produrre cibo nutriente a sufficienza per tutti."
Porre fine alle guerre e reagire agli eventi atmosferici estremi: due priorità irrinunciabili
La scorsa settimana il Programma alimentare mondiale (PAM) è stato insignito del Premio Nobel per la Pace 2020, una scelta che per molti dei relatori intervenuti equivale a riconoscere che la fame rappresenta una minaccia alla pace e che la comunità internazionale è chiamata a risolvere il problema dell'insicurezza alimentare.
Il Direttore esecutivo del PAM, David Beasley, ha affermato:
"Il 2021 si prospetta un anno particolarmente tetro. Sono tuttavia convinto che, se sapremo raggiungere il cuore della gente, e fare appello alla loro generosità, potremo compiere un altro miracolo."
"Ciò nonostante, finché ci saranno conflitti provocati dall'uomo, la lotta alla fame rimarrà sempre una battaglia persa," ha rammentato Beasley. "È dunque fondamentale porre fine ai conflitti, così come è importante reagire agli eventi atmosferici avversi [...] Se riusciremo a rafforzare i governi fragili che ci sono nel mondo e a fare ciò che abbiamo la consapevolezza di saper fare con competenza, credo che in futuro potremo celebrare la Giornata mondiale dell'alimentazione come mai prima, perché saremo riusciti a sconfiggere la fame."
Eventi della Giornata mondiale dell'alimentazione nel mondo
Nella prima parte della giornata il Direttore Generale della FAO ha partecipato a un evento virtuale organizzato a Bruxelles per la Giornata mondiale dell'alimentazione dall'Alleanza parlamentare europea per la lotta contro la fame e la malnutrizione, di cui ha lodato i continui sforzi compiuti per mantenere l'alimentazione e la nutrizione tra le priorità dell'agenda politica.
Sono intervenuti all'evento, tra gli altri, anche la vice-Presidente del Parlamento europeo, Heidi Hautala, e il Commissario europeo per l'Agricoltura, Janusz Wojciechowski.
Hautala ha invocato la necessità di soluzioni globali e sistematiche, e il ricorso all'innovazione e all'equità nell'opera di ricostruzione di un mondo migliore e libero dalla fame. Wojciechowski ha parlato del Green Deal europeo e ha ricordato le attività di risposta alla pandemia COVID-19 messe a punto dalla Commissione in collaborazione con la FAO nel settore della sicurezza alimentare e dello sviluppo rurale.
Conseguire l'obiettivo Fame zero è ancora possibile
Questo rinnovato spirito di servizio e questo richiamo all'azione appaiono oggi più importanti che mai: uno studio congiunto condotto dalla FAO e dai suoi partner, infatti, ha rivelato questa settimana che sarebbe ancora possibile eliminare la fame entro il 2030 se i donatori raddoppiassero i propri investimenti e spendessero il proprio denaro in maniera accorta.
"La fame è un flagello che tormenta l'umanità da millenni. Noi siamo tuttavia la generazione che può sradicarla, una volta per tutte," ha assicurato il Direttore Generale della FAO.
Un tributo agli eroi dell'alimentazione
Quest'anno la Giornata mondiale dell'alimentazione intende recare un tributo anche a tutti gli eroi dell'alimentazione, i quali, nonostante le difficoltà, continuano a garantire l'approvvigionamento di cibo alle loro comunità e al mondo intero.
In questa giornata la FAO e i suoi partner invitano ciascuno di noi a mostrare gratitudine per il cibo che ci nutre e per le persone che provvedono a produrlo, seminarlo, raccoglierlo, pescarlo e trasportarlo.
Per celebrare la Giornata mondiale dell'alimentazione, onorare gli eroi dell'alimentazione e festeggiare l'anniversario della FAO sono in programma eventi in oltre 150 paesi, compresa la proiezione video mapping organizzata questa sera dalla FAO sullo spettacolare sfondo del Colosseo di Roma.

La cerimonia per la Giornata Mondiale dell'alimentazione.