Una risorsa limitata sull’orlo del collasso: come la scarsità d’acqua incide sulla sicurezza alimentare

Una risorsa limitata sull’orlo del collasso: come la scarsità d’acqua incide sulla sicurezza alimentare 

La scarsità d’acqua in agricoltura rappresenta in molte zone un serio problema per la produzione alimentare, come mostra la ricerca FAO.  Undici Paesi impiegano ogni anno oltre il 40 % delle proprie risorse idriche per l’irrigazione, una soglia considerata limite, altri otto prelevano il 20% delle proprie risorse annuali, ponendo su di esse una grossa pressione con il rischio sempre presente di un loro esaurimento.

Non solo, ma in molte aree stime “troppo ottimistiche” sulla disponibilità di risorse idriche di superficie e un’assegnazione eccessiva ha portato a situazioni di grave penuria quando il clima è peggiorato e vi sono stati periodi di siccità.

Per esempio in Australia, l’afflusso medio nella rete idrografica del fiume Murray-Darling negli anni 2001/2009 è stato solo del 30% rispetto alla media dei precedenti 100 anni - il dato su cui si basa l’esistente sistema di concessioni.  Il fiume Colorado negli Stati Uniti è un altro caso di assegnazione eccessiva di diritti d’uso.  Il cambiamento climatico contribuirà a invalidare ulteriormente i presupposti in base ai quali sono stati stabiliti i diritti attuali.



Il cambiamento climatico porrà ulteriore pressione sulle risorse idriche per l’agricoltura

Si prevede che il cambiamento climatico inciderà non poco sulla disponibilità di acqua per la produzione alimentare.  Le proiezioni mostrano una generale riduzione delle precipitazioni nelle zone semi-aride, un loro incremento nelle zone temperate, una maggiore variabilità nella distribuzione delle piogge, una maggiore frequenza di eventi estremi e un aumento della temperatura.  Questi elementi incideranno in particolare sull’agricoltura tropicale e sub-tropicale.

Si prevede una forte riduzione del deflusso superficiale dei fiumi e della rialimentazione delle falde acquifere nell’intero bacino del Mediterraneo, come pure nelle zone semi-aride nel sud dell’Africa, in Australia e nelle Americhe.

La combinazione di riduzione del flusso dei fiumi, inondazioni e innalzamento del livello del mare inciderà pesantemente sui sistemi produttivi irrigui che dipendono dallo scioglimento dei ghiacciai (come il Punjab e il Colorado) e sui delta dei bassopiani come quelli dell’Indo, del Nilo e del fiume Brahmaputra-Gange-Meghna, il delta più popolato al mondo.

Nei tropici semi-aridi, dove si prevede una maggiore frequenza di siccità e inondazioni, il cambiamento climatico colpirà in particolare le popolazioni rurali povere facendo ridurre le rese agricole e zootecniche, ed in generale questi fenomeni colpiranno la produzione locale specialmente in settori di agricoltura di sussistenza alle latitudine basse e in zone di insicurezza alimentare dominate da agricoltura non irrigua.

Photo: ©FAO/P. Pittet
Watering cows in India. Competetion for water between different groups of users is on the increase.