Madagascar: con una crisi alimentare incombente, lanciata la campagna di controllo delle locuste
Già gravemente danneggiata la produzione di riso. Tredici milioni di persone a rischio
Roma, 23 settembre 2013 - Una campagna di controllo delle locuste è stata avviata in Madagascar contro l'infestazione della Locusta migratoria malgascia, che minaccia la sicurezza alimentare e i mezzi di sussistenza di 13 milioni di persone, vale a dire di quasi il 60 per cento della popolazione dell'isola.
Si prevede che entro questa settimana avranno inizio le operazioni di ricognizione aerea per identificare e mappare le aree che devono essere sottoposte a trattamento con i pesticidi. Nel frattempo, continuano le indagini sul campo, condotte su base mensile sin dal febbraio 2013. E' inoltre in corso l'approvvigionamento di pesticidi, di veicoli e di attrezzature per le operazioni d'indagine e di controllo.
Le operazioni di erogazione spray dovrebbero iniziare entro la fine del mese di ottobre, dopo l'inizio della stagione delle piogge.
Questa è la prima di tre campagne di controllo che si svolgeranno tra settembre 2013 e settembre 2016, come indicato in un programma triennale, elaborato congiuntamente dalla FAO e dal Ministero dell'Agricoltura del Madagascar. Il programma dovrebbe essere attuato e coordinato dalla FAO, in stretta collaborazione con il Governo malgascio, in particolare con il Ministero dell'Agricoltura, e alla fine il trattamento coinvolgerà oltre 2 milioni di ettari di aree infestate.
"Dei tredici milioni di persone a rischio, nove milioni dipendono direttamente dall'agricoltura per il cibo e per i propri mezzi di sostentamento", ha dichiarato Patrice Talla, rappresentante della FAO in Madagascar. "La campagna contro le locuste è di vitale importanza per cercare di limitare altri danni alle colture dei contadini poveri."
Finora la FAO ha ricevuto per il programma - che avrà un costo previsto di 41,5 milioni dollari per i tre anni di operazioni - solo 23 milioni dollari. Sono tuttavia a buon punto i negoziati per ulteriori finanziamenti poiché sono ancora necessari milioni di dollari per completare l'intero programma.
"Nel controllo delle locuste si può dire che prevenire è meglio che curare ", ha detto Ren Wang, Vice Direttore Generale della FAO per il Dipartimento Agricoltura e tutela del consumatore. "Abbiamo abbastanza fondi per avviare la campagna del primo anno e cercare di portare sotto controllo l'infestazione delle locuste, per evitare che duri anni e costi milioni di dollari. Ma abbiamo bisogno di più risorse per le operazioni di controllo dei prossimi tre anni e completare il lavoro".
Le campagne si concentrano su:
• Il miglioramento delle attività di monitoraggio e di analisi della situazione delle locuste.
• Irrorazioni aeree e di terra di grandi dimensioni.
• Il monitoraggio e la mitigazione degli effetti delle attività di controllo sulla salute e sull'ambiente.
• Un'analisi puntuale dell'impatto delle campagne anti-locuste sulle colture e sui pascoli.
I danni alle colture
Il flagello delle locuste è iniziato nell'aprile del 2012. Vasti sciami di questi insetti molto mobile hanno danneggiato ampie aree di terra coltivata e di pascoli. Sebbene le locuste abbiano principalmente colpito il sud del paese, secondo una missione di valutazione della FAO condotta nell'aprile/maggio di quest'anno, si prevede che verso la fine del 2013 e l'inizio del 2014 alcuni sciami raggiungeranno le più produttive regioni settentrionali.
In alcune regioni si stima sia stato danneggiato il 70 per cento alle colture di cereali, tra queste quelle di riso - il principale alimento di base - e di mais.
La produzione fuori stagione è diminuita rispetto agli anni precedenti, poiché gli agricoltori sono riluttanti a seminare a causa della minaccia delle locuste.
Il rapporto, di prossima uscita, dei risultati di una missione congiunta FAO/PAM Crop and Food Security Assessment, condotta nel giugno/luglio di quest'anno, fornirà maggiori informazioni sul risultato della stagione produttiva del 2013 e sulla situazione della sicurezza alimentare.
Questa campagna non sarebbe stata possibile senza il sostegno della comunità internazionale e del governo malgascio, attraverso finanziamenti diretti e sovvenzioni per l'acquisto dei pesticidi.
Contributi al programma di controllo delle locuste sono stati dati dll'Austria, dal Belgio, dal Central Emergency Response Fund (CERF), dalla Francia, dal Madagascar attraverso un prestito della Banca Mondiale, dalla Norvegia, dal'Unione Europea e da USAID. Mauritania e Marocco hanno donato pesticidi convenzionali.
Si prevede che entro questa settimana avranno inizio le operazioni di ricognizione aerea per identificare e mappare le aree che devono essere sottoposte a trattamento con i pesticidi. Nel frattempo, continuano le indagini sul campo, condotte su base mensile sin dal febbraio 2013. E' inoltre in corso l'approvvigionamento di pesticidi, di veicoli e di attrezzature per le operazioni d'indagine e di controllo.
Le operazioni di erogazione spray dovrebbero iniziare entro la fine del mese di ottobre, dopo l'inizio della stagione delle piogge.
Questa è la prima di tre campagne di controllo che si svolgeranno tra settembre 2013 e settembre 2016, come indicato in un programma triennale, elaborato congiuntamente dalla FAO e dal Ministero dell'Agricoltura del Madagascar. Il programma dovrebbe essere attuato e coordinato dalla FAO, in stretta collaborazione con il Governo malgascio, in particolare con il Ministero dell'Agricoltura, e alla fine il trattamento coinvolgerà oltre 2 milioni di ettari di aree infestate.
"Dei tredici milioni di persone a rischio, nove milioni dipendono direttamente dall'agricoltura per il cibo e per i propri mezzi di sostentamento", ha dichiarato Patrice Talla, rappresentante della FAO in Madagascar. "La campagna contro le locuste è di vitale importanza per cercare di limitare altri danni alle colture dei contadini poveri."
Finora la FAO ha ricevuto per il programma - che avrà un costo previsto di 41,5 milioni dollari per i tre anni di operazioni - solo 23 milioni dollari. Sono tuttavia a buon punto i negoziati per ulteriori finanziamenti poiché sono ancora necessari milioni di dollari per completare l'intero programma.
"Nel controllo delle locuste si può dire che prevenire è meglio che curare ", ha detto Ren Wang, Vice Direttore Generale della FAO per il Dipartimento Agricoltura e tutela del consumatore. "Abbiamo abbastanza fondi per avviare la campagna del primo anno e cercare di portare sotto controllo l'infestazione delle locuste, per evitare che duri anni e costi milioni di dollari. Ma abbiamo bisogno di più risorse per le operazioni di controllo dei prossimi tre anni e completare il lavoro".
Le campagne si concentrano su:
• Il miglioramento delle attività di monitoraggio e di analisi della situazione delle locuste.
• Irrorazioni aeree e di terra di grandi dimensioni.
• Il monitoraggio e la mitigazione degli effetti delle attività di controllo sulla salute e sull'ambiente.
• Un'analisi puntuale dell'impatto delle campagne anti-locuste sulle colture e sui pascoli.
I danni alle colture
Il flagello delle locuste è iniziato nell'aprile del 2012. Vasti sciami di questi insetti molto mobile hanno danneggiato ampie aree di terra coltivata e di pascoli. Sebbene le locuste abbiano principalmente colpito il sud del paese, secondo una missione di valutazione della FAO condotta nell'aprile/maggio di quest'anno, si prevede che verso la fine del 2013 e l'inizio del 2014 alcuni sciami raggiungeranno le più produttive regioni settentrionali.
In alcune regioni si stima sia stato danneggiato il 70 per cento alle colture di cereali, tra queste quelle di riso - il principale alimento di base - e di mais.
La produzione fuori stagione è diminuita rispetto agli anni precedenti, poiché gli agricoltori sono riluttanti a seminare a causa della minaccia delle locuste.
Il rapporto, di prossima uscita, dei risultati di una missione congiunta FAO/PAM Crop and Food Security Assessment, condotta nel giugno/luglio di quest'anno, fornirà maggiori informazioni sul risultato della stagione produttiva del 2013 e sulla situazione della sicurezza alimentare.
Questa campagna non sarebbe stata possibile senza il sostegno della comunità internazionale e del governo malgascio, attraverso finanziamenti diretti e sovvenzioni per l'acquisto dei pesticidi.
Contributi al programma di controllo delle locuste sono stati dati dll'Austria, dal Belgio, dal Central Emergency Response Fund (CERF), dalla Francia, dal Madagascar attraverso un prestito della Banca Mondiale, dalla Norvegia, dal'Unione Europea e da USAID. Mauritania e Marocco hanno donato pesticidi convenzionali.

L'infestazione della locusta migratoria malgascia minaccia la sicurezza alimentare di quasi il 60% della popolazione dell'isola.