La FAO si unisce agli sforzi mondiali contro il virus Ebola e le altre malattie infettive
Durante un incontro ospitato dal Presidente Barack Obama, il Direttore Generale della FAO rimarca il ruolo dell’Organizzazione nell’Agenda per la Sicurezza Sanitaria Globale
26 Settembre 2014, Washington, D.C. – Il Direttore Generale della FAO José Graziano da Silva ha sottolineato oggi la necessità di effettuare controlli sulla salute degli animali per contrastare la diffusione del virus Ebola e di altre malattie infettive pericolose per gli esseri umani, nel corso di un round di discussioni ospitate dal Presidente degli Stati Uniti Barack Obama.
Il Capo della FAO, insieme ai leader dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO), dell’Organizzazione Mondiale per la Salute Animale (OIE) e ai rappresentanti di oltre quaranta paesi, ha partecipato all’evento sull’Agenda per la Sicurezza Sanitaria Globale (GHSA), tenutosi alla Casa Bianca a Washington DC.
Il Presidente Obama ha rimarcato la necessità di affrontare il diffondersi di malattie infettive in maniera collettiva poiché, in un mondo sempre più interconnesso, le epidemie possono davvero colpire tutti i paesi. “Nessuna nazione può affrontare questa sfida da sola, nessuno è così isolato,” ha detto, sottolineando la l’esigenza di una cooperazione globale.
L’Agenda per la Sicurezza Sanitaria Globale lanciata dal governo degli Stati Uniti è una partnership internazionale per rafforzare i sistemi sanitari, con l’obiettivo di prevenire, localizzare e rispondere alle nuove minacce derivanti dalle malattie infettive. Si stima che il 70 percento delle nuove malattie infettive manifestatesi negli esseri umani negli ultimi decenni abbia origini animale, perlopiù da fauna selvatica.
Graziano da Silva ha sottolineato che “il controllo delle malattie zoonotiche e delle nuove minacce che riguardano contemporaneamente uomini, animali ed ecosistemi, richiede un approccio integrato e multidisciplinare con l’azione integrata di diversi settori per garantire la salute di esseri umani, animali ed ambiente.”
Ha poi ricordato come questo sia parte dell'iniziativa One Health che ha visto la FAO, in partnership con WHO e OIE, integrare questo approccio nella sua visione di uno sviluppo sostenibile del bestiame “per garantire un mondo più sano e prospero”.
Il Capo della FAO ha anche ricordato che la salute animale è uno dei punti più deboli nella catena della salute mondiale. Combattere le malattie zoonotiche – causate da batteri, virus, parassiti e funghi portati da animali e insetti – alla loro origine, è una soluzione efficiente che previene la loro diffusione, anche tra gli umani, ha spiegato.
Attraverso la prevenzione, i paesi possono minimizzare le perdite di vite umane quando le malattie si diffondono dagli animali agli uomini e quindi diventano più difficili da gestire – un fatto dimostrato dall’odierna epidemia di Ebola in Africa Occidentale, ha detto il Direttore Generale della FAO.
Graziano da Silva ha espresso “grande preoccupazione” sul possibile impatto di questa epidemia sulla sicurezza alimentare e i mezzi di sostentamento delle comunità colpite, avvertendo che essa ha “la potenzialità di causare un’insicurezza alimentare di lungo termine in tutta l’Africa Occidentale, come conseguenza di una prolungata sospensione tanto dei raccolti che delle successive semine.”
Il Direttore Generale della FAO nel suo intervento ha fatto riferimento anche ad altre recenti malattie infettive di origine animale, quali l’Influenza Aviaria H5N1, la Sindrome Acuta Respiratoria Grave (SARS) e la Sindrome Respiratoria Mediorientale (MERS).
“C’è bisogno di sviluppare un’adeguata preparazione, controllo e programmi di risposta a livello globale,” ha detto Graziano da Silva ai partecipanti all’evento tenutosi alla Casa Bianca. Accogliendo positivamente il focus della GHSA su prevenzione, individuazione e risposta, ha rimarcato come la FAO condivida questo approccio.
Graziano da Silva ha reiterato l’impegno della FAO, insieme a WHO e OIE, a sostenere ulteriormente i paesi nel loro sforzo per contrastare le minacce di origine animale alla salute mondiale. “Stiamo lavorando con i nostri partner a livello nazionale e regionale per assisterli nello sviluppare un’adeguata preparazione e dei piani d’emergenza per le situazioni critiche legate alla salute animale, e queste capacità sono utili sia ai fini della salute pubblica che della sicurezza alimentare. Miriamo ad una migliore gestione delle malattie infettive per sviluppare una capacità di allerta globale,” ha detto.
La FAO contribuisce alla protezione della salute anche tramite il suo lavoro nella Commissione Congiunta FAO/WHO sul Codex Alimentarius, che fornisce linee guida sulla sicurezza alimentare e la salute pubblica prendendo in considerazione l’intera catena alimentare.
Il Direttore-Generale nel suo intervento alla Casa Bianca ha sottolineato la forte connessione tra nutrizione e salute animale. Ha inoltre rimarcato come l’imminente Seconda Conferenza Internazionale sulla Nutrizione (ICN2), organizzata congiuntamente da FAO e WHO, traccerà un quadro operativo di azioni sulla nutrizione che verrà incluso nell’Agenda post-2015.
