La società civile si prepara per la conferenza sulla nutrizione

Le organizzazioni della società civile sposano la causa della lotta contro la malnutrizione

17 Novembre, 2014, Roma - Le organizzazioni della società civile sono attori chiave alla conferenza mondiale sulla nutrizione di questa settimana, perché hanno il compito di assicurarsi che le promesse politiche vengano mantenute, ha affermato il Direttore Generale della FAO José Graziano da Silva lunedì.
 
"Il vostro compito è quello di dare una voce agli affamati, spingendo i governi e gli altri stakeholder ad andare avanti ed esigendo risultati e responsabilità," ha detto Graziano da Silva in un intervento rivolto ad una platea di rappresentanti di organizzazioni non-governative provenienti da tutto il mondo, riunitasi a Roma per partecipare alla Seconda Conferenza Internazionale sulla Nutrizione.
 
Graziano da Silva ha sottolineato che oltre metà della popolazione mondiale soffre di una qualche forma di malnutrizione, e che il mondo ha già la conoscenza e l'esperienza necessarie per superare questo problema.  
 
Oltre 90 ministri e centinaia di funzionari di governo parteciperanno alla ICN2, che comincerà mercoledì per terminare venerdì. La conferenza intergovernativa è stata indetta per sollevare l'attenzione sulle carenze nutrizionali - tra cui anche la crescente incidenza dell'obesità in paesi a qualsiasi fascia di reddito - a livello politico.
 
Graziano da Silva ha elogiato la "Dichiarazione della visione sulla Nutrizione" delle Organizzazioni della Società Civile per il suo ampio contributo. Ha anche aggiunto che le raccomandazioni del Quadro Operativo hanno fornito un "solido punto di partenza" perché sono il risultato di un consenso raggiunto tra oltre 200 governi nazionali attraverso ampie consultazioni con la società civile ed il settore privato. "Con questo consenso possiamo andare avanti più rapidamente," ha detto.
 
In un discorso all'Università degli Studi di Roma 3, il Direttore Generale ha anche sottolineato che sia il Quadro Operativo che la relativa Dichiarazione di Roma riconoscono le princsipali rivendicazioni dei gruppi della società civile: il diritto al cibo; il riconoscimento che la povertà e l'esclusione sociale hanno un impatto negativo sulla nutrizione; la necessità di politiche inclusive che comprendano protezione sociale ed azione collettiva; la responsabilizzazione dei consumatori; il ruolo centrale delle aziende agricole a conduzione familiare, dei piccoli proprietari terrieri e in particolare delle donne; e infine l'importanza dei circuiti alimentari locali.
 
La FAO ha sottolineato l'importanza dei sistemi alimentari e la necessità di riformarli in modo che possano garantire cibo in misura adeguata, diete diversificate e sostenibilità ambientale. "La crescita economica, l'aumento della produzione alimentare e la globalizzazione del cibo non portano automaticamente ad una migliore nutrizione," ha detto Graziano da Silva.  
 
Egli ha auspicato che tutte le parti del dibattito politico "bilancino le diverse richieste e le diverse tempistiche", evitando l'intransigenza.  Facendo un'analogia con un cerotto di gomma che viene tirato in direzioni diverse: "Quando il cerotto si strappa, ci rimettiamo tutti," ha detto. "E non possiamo permettere che ciò accada."  
 
Flavio Valente, coordinatore della Rappresentanza della Società Civile ad ICN2, ha detto che la Conferenza potrebbe essere un vertice storico per il fatto che le organizzazioni della società civile hanno un posto nelle discussioni. Le posizioni della FAO sono "in linea con il nostro pensiero," ha dichiarato.  
 
Valente ha illustrato un sistema alimentare globale "verticale ed egemonico" che causa sofferenze umane e morti in tutto il mondo come conseguenze di determinate scelte e leggi. La dichiarazione della società civile chiede alla FAO e all'OMS di agire come fori normativi e regolatori.  
 

Photo: ©FAO/Giulio Napolitano
José Graziano da Silva della FAO e Francesco Branca dell' OMS (a destra) dialogano con le organizzazioni della società civile a Roma.