La produzione di banane resiste alla crisi economica

Ma le malattie che attaccano le piante rischiano di vanificare i successi

Roma, 7 dicembre 2009 – Si prevede che la produzione di banane resisterà alla crisi economica mondiale meglio di altri prodotti agricoli, dice la FAO in un rapporto pubblicato oggi.

L’agenzia ONU anticipa che le importazioni di banane nel 2009 caleranno leggermente attestandosi intorno ai 13,8 milioni di tonnellate, circa il 3.3% in meno del 2007.  Le importazioni di banane da parte dell’Unione Europea, degli USA e di altri paesi sviluppati registreranno rispettivamente cali del 4,1%, 5,5% e 3,2%.

I paesi in via di sviluppo continueranno invece a registrare un incremento della domanda, con importazioni che si prevede raggiungeranno i 2,33 milioni di tonnellate, un aumento del 2,5% trainato principalmente dalla Cina.

Se la recessione entro la fine del 2009 avrà superato il momento più critico, per il 2010 si prevede che la domanda di banane aumenterà del 7,8% mentre gli altri frutti tropicali aumenteranno del 2%, secondo la FAO.  Ed il motivo principale del perché la domanda di banane si prevede resisterà alla crisi è che il frutto è considerato dai consumatori una necessità e non un bene voluttuario e dunque risente meno dei cambiamenti di prezzo e di reddito.  Inoltre nel bilancio familiare la spesa per la frutta è molto bassa ed incide poco sul totale.

Tendenza all’aumento

“Con la crescita costante della popolazione e del reddito, e con la maggiore conoscenza sul positivo valore nutritivo della frutta, è assai probabile che il consumo globale di banane e di frutta tropicale continui la sua tendenza ad aumentare nei prossimi decenni”, dice il rapporto FAO.

Il commercio di banane e frutti tropicali rappresenta oggi circa il 40% del mercato mondiale di frutta.

Il rapporto FAO, che esamina anche l’andamento del mercato delle banane nel corso della recessione economica, verrà presentato alla Conferenza internazionale sulla produzione di banane e di frutti tropicali che si terrà presso la FAO dal 9 all’11 dicembre.  Alla conferenza partecipano esperti e rappresentanti politici.

Infestazioni che cancellano 4 miliardi di dollari

In un altro rapporto, che sarà presentato nel corso della stessa conferenza, la FAO chiede maggiori risorse per creare una mappa a livello mondiale delle malattie che attaccano i banani da frutta e da farina, mettendo in guardia che il danno complessivo causato dalle infestazioni potrebbe ammontare nel 2010 ad oltre 4 miliardi di dollari, con un grave impatto sui redditi dei piccoli contadini di molti paesi in via di sviluppo.

Il Banana Bunchy Top Virus (BBTV) o il batterio che ne provoca l’avvizzimento minacciano la sicurezza alimentare di circa 70 milioni di persone in 15 paesi dell’Africa sub-sahariana, per i quali i banani sono fonte di reddito e di cibo.  Non solo, ma il rapporto avverte anche che si stanno diffondendo altre due malattie: la malattia delle righe nere (Cercosporiosi) ed un altro patogeno fungino che ne provoca l’avvizzimento.

“Tutte e quattro le malattie meritano molta più attenzione e maggiori investimenti per campagne di informazione, per promuovere la ricerca, e per la formazione agricola dei coltivatori”, dice la FAO nel rapporto.  “Sinora le risorse limitate per affrontare questioni e problemi complessi hanno rappresentato un grave ostacolo”.

Photo: ©FAO/0.Argenti
Con un alto valore nutritivo, le banane sono tra i frutti più diffusi nel mondo