La FAO e l’OIE presentano un piano iniziale nella campagna globale per sradicare la peste dei piccoli ruminanti
I primi interventi contro la peste che colpisce pecore e capre si concentreranno nei paesi ad alto rischio, basandosi sull’esperienza dell'eliminazione della peste bovina nel 2011.
28 ottobre 2016, Parigi/Roma - E' stata avviata una grande iniziativa internazionale per liberare il mondo dalla peste dei piccoli ruminanti (PPR) - nota anche come peste degli ovini e dei caprini - una malattia animale altamente contagiosa che provoca gravi perdite in regioni dove vivono milioni di persone tra le più povere al mondo.
Il piano di 996.4 milioni di dollari lanciato dall'Organizzazione per l'Alimentazione e l'Agricoltura (FAO) e dall'Organizzazione Mondiale per la Salute Animale (OIE) è la prima fase di un programma che durerà 15 anni volto a sradicare la peste dei piccoli ruminanti entro il 2030.
"Sradicare la PPR avrà un impatto molto positivo sulla vita delle comunità pastorali di tutti i paesi in via di sviluppo e sosterrà direttamente gli sforzi a livello mondiale per porre fine a fame e povertà entro il 2030", ha dichiarato il Direttore Generale della FAO, José Graziano da Silva. "Quando si tratta di malattie animali virali, vanno tenute in debita attenzione le minacce che esse rappresentano per la salute umana - ma i loro effetti sulla crescita economica, sulle condizioni di vita degli esseri umani, sull'alimentazione di qualità e sulla sicurezza alimentare possono essere altrettanto devastanti. Ecco perché questa campagna ha bisogno di un ampio sostegno".
"Abbiamo a disposizione standard internazionali per la sorveglianza e la diagnosi della PPR, un sistema globale per segnalare i focolai, e vaccini altamente efficaci se applicati in modo appropriato", ha affermato la Direttrice Generale dell'OIE, Monique Eloit. "Abbiamo anche standard internazionali per prevenire la diffusione attraverso il commercio, per riconoscere ufficialmente i programmi di controllo dei paesi membri, e il loro status di liberi dalla malattia quando questi programmi hanno successo", ha aggiunto. "Così tutti gli strumenti sono a nostra disposizione, e sono integrati nel piano. Un'attuazione di successo ora si basa sulla capacità dei servizi veterinari a livello nazionale - l'OIE s'impegna a fornire ai paesi supporto continuo".
Perdite ingenti
Da quando è stata identificata per la prima volta in Costa d'Avorio nel 1942, la PPR si è diffusa in circa 70 paesi in Africa, Medio Oriente e Asia - nel mese di settembre 2016, la Mongolia ha riportato il sua primo caso di PPR. Oltre l'80% degli ovini e caprini del mondo si trovano in queste regioni, dove molte famiglie fanno grande affidamento su prodotti come il latte di capra e la carne di montone per la loro alimentazione e la lana per il proprio sostentamento. La FAO stima che circa 300 milioni di famiglie di piccoli allevatori in tutto il mondo dipendano dai piccoli ruminanti come fonte di cibo e di reddito.
Una recente epidemia nella sola India ha causato 180 milioni di dollari di perdite, mentre una serie di epidemie in Kenya nel 2006-2008 ha ucciso 1,2 milioni di piccoli ruminanti, causando perdite superiori ai 23,5 milioni di dollari e un calo della produzione di latte di 2,1 milioni di litri.
In tutto, il danno annuo a causa di PPR è stimato tra 1,4 e 2.1 miliardi di dollari.
La malattia è altamente letale per i piccoli ruminanti - arrivando ad uccidere fino al 90% degli animali contagiati - ma è facilmente prevenibile con vaccini poco costosi che possono essere somministrati ad un costo minimo e che proteggono l'animale per tutta la vita.
Il virus ha anche una fase infettiva relativamente breve e non sopravvive a lungo fuori di un ospite, fattore che lo rende un candidato ideale per uno sforzo concertato di eradicazione.
Il piano per la prima fase di cinque anni è adesso pronto per essere messo in azione e si compone di una strategia globale sostenuta da nove piani d'azione regionali.
Come funziona
La parte iniziale della campagna si concentra sui paesi in cui è nota l'esistenza della PPR o dove il suo status non è mai stato valutato. Comprenderà attività per sensibilizzare gli allevatori, per costruire la loro capacità di prevenire e contenere la malattia, per rafforzare i servizi sanitari veterinari nazionali e i sistemi per il controllo della PPR e di altre malattie, oltre a realizzare campagne di vaccinazione mirate.
Ma il piano va al di là della semplice eradicazione della malattia - mira anche a migliorare i modelli di produzione nazionali e aiutare gli allevatori a costruire con le loro risorse animali mezzi di sussistenza più forti e resistenti.
Con questo approccio, le agenzie stanno cercando di sfruttare il potenziale della zootecnia come mezzo per uscire dalla povertà e come preziosa fonte di nutrimento per le famiglie povere.
Insieme la FAO e l'OIE coordineranno gli sforzi globali di governi, organizzazioni regionali, istituti di ricerca, partner di finanziamento e proprietari di animali mediante il Segretariato globale congiunto per la PPR, con sede a Roma.
Replicare il successo della strategia contro la peste bovina
Non è la prima volta che la FAO e l'OIE uniscono le forze per liberare il mondo da una pericolosa epidemia. L'iniziativa per la PPR è modellata sul tentativo riuscito di eliminare la peste bovina, una malattia simile che colpisce bovini, bufali e la fauna selvatica, campagna conclusa con la dichiarazione nel 2011 di liberazione a livello globale dalla malattia. Era la prima volta che una malattia animale veniva debellata in tutto il mondo.
Il lavoro delle agenzie sulla peste bovina non solo ha dimostrato che l'eradicazione di una malattia animale importante è possibile e conveniente, ma ha anche aumentato l'interesse a livello globale su come tale sforzo potrebbe essere replicato per affrontare altre malattie ad alto impatto.
Soddisfare la crescente domanda
Con una popolazione mondiale destinata a raggiungere oltre 9,7 miliardi entro il 2050, si prevede che la produzione di piccoli ruminanti aumenterà per l'aumentata domanda di carne e latte, crescita che sta generando nuove opportunità per produttori e venditori. Questo ha generato un grande interesse da parte dei governi e dell'industria per rendere le catene di approvvigionamento più affidabili e gli spostamenti degli animali più sicuri.
All'inizio del prossimo anno si terrà una conferenza dei donatori per garantire un sostegno finanziario al primo piano quinquennale.
Il piano di 996.4 milioni di dollari lanciato dall'Organizzazione per l'Alimentazione e l'Agricoltura (FAO) e dall'Organizzazione Mondiale per la Salute Animale (OIE) è la prima fase di un programma che durerà 15 anni volto a sradicare la peste dei piccoli ruminanti entro il 2030.
"Sradicare la PPR avrà un impatto molto positivo sulla vita delle comunità pastorali di tutti i paesi in via di sviluppo e sosterrà direttamente gli sforzi a livello mondiale per porre fine a fame e povertà entro il 2030", ha dichiarato il Direttore Generale della FAO, José Graziano da Silva. "Quando si tratta di malattie animali virali, vanno tenute in debita attenzione le minacce che esse rappresentano per la salute umana - ma i loro effetti sulla crescita economica, sulle condizioni di vita degli esseri umani, sull'alimentazione di qualità e sulla sicurezza alimentare possono essere altrettanto devastanti. Ecco perché questa campagna ha bisogno di un ampio sostegno".
"Abbiamo a disposizione standard internazionali per la sorveglianza e la diagnosi della PPR, un sistema globale per segnalare i focolai, e vaccini altamente efficaci se applicati in modo appropriato", ha affermato la Direttrice Generale dell'OIE, Monique Eloit. "Abbiamo anche standard internazionali per prevenire la diffusione attraverso il commercio, per riconoscere ufficialmente i programmi di controllo dei paesi membri, e il loro status di liberi dalla malattia quando questi programmi hanno successo", ha aggiunto. "Così tutti gli strumenti sono a nostra disposizione, e sono integrati nel piano. Un'attuazione di successo ora si basa sulla capacità dei servizi veterinari a livello nazionale - l'OIE s'impegna a fornire ai paesi supporto continuo".
Perdite ingenti
Da quando è stata identificata per la prima volta in Costa d'Avorio nel 1942, la PPR si è diffusa in circa 70 paesi in Africa, Medio Oriente e Asia - nel mese di settembre 2016, la Mongolia ha riportato il sua primo caso di PPR. Oltre l'80% degli ovini e caprini del mondo si trovano in queste regioni, dove molte famiglie fanno grande affidamento su prodotti come il latte di capra e la carne di montone per la loro alimentazione e la lana per il proprio sostentamento. La FAO stima che circa 300 milioni di famiglie di piccoli allevatori in tutto il mondo dipendano dai piccoli ruminanti come fonte di cibo e di reddito.
Una recente epidemia nella sola India ha causato 180 milioni di dollari di perdite, mentre una serie di epidemie in Kenya nel 2006-2008 ha ucciso 1,2 milioni di piccoli ruminanti, causando perdite superiori ai 23,5 milioni di dollari e un calo della produzione di latte di 2,1 milioni di litri.
In tutto, il danno annuo a causa di PPR è stimato tra 1,4 e 2.1 miliardi di dollari.
La malattia è altamente letale per i piccoli ruminanti - arrivando ad uccidere fino al 90% degli animali contagiati - ma è facilmente prevenibile con vaccini poco costosi che possono essere somministrati ad un costo minimo e che proteggono l'animale per tutta la vita.
Il virus ha anche una fase infettiva relativamente breve e non sopravvive a lungo fuori di un ospite, fattore che lo rende un candidato ideale per uno sforzo concertato di eradicazione.
Il piano per la prima fase di cinque anni è adesso pronto per essere messo in azione e si compone di una strategia globale sostenuta da nove piani d'azione regionali.
Come funziona
La parte iniziale della campagna si concentra sui paesi in cui è nota l'esistenza della PPR o dove il suo status non è mai stato valutato. Comprenderà attività per sensibilizzare gli allevatori, per costruire la loro capacità di prevenire e contenere la malattia, per rafforzare i servizi sanitari veterinari nazionali e i sistemi per il controllo della PPR e di altre malattie, oltre a realizzare campagne di vaccinazione mirate.
Ma il piano va al di là della semplice eradicazione della malattia - mira anche a migliorare i modelli di produzione nazionali e aiutare gli allevatori a costruire con le loro risorse animali mezzi di sussistenza più forti e resistenti.
Con questo approccio, le agenzie stanno cercando di sfruttare il potenziale della zootecnia come mezzo per uscire dalla povertà e come preziosa fonte di nutrimento per le famiglie povere.
Insieme la FAO e l'OIE coordineranno gli sforzi globali di governi, organizzazioni regionali, istituti di ricerca, partner di finanziamento e proprietari di animali mediante il Segretariato globale congiunto per la PPR, con sede a Roma.
Replicare il successo della strategia contro la peste bovina
Non è la prima volta che la FAO e l'OIE uniscono le forze per liberare il mondo da una pericolosa epidemia. L'iniziativa per la PPR è modellata sul tentativo riuscito di eliminare la peste bovina, una malattia simile che colpisce bovini, bufali e la fauna selvatica, campagna conclusa con la dichiarazione nel 2011 di liberazione a livello globale dalla malattia. Era la prima volta che una malattia animale veniva debellata in tutto il mondo.
Il lavoro delle agenzie sulla peste bovina non solo ha dimostrato che l'eradicazione di una malattia animale importante è possibile e conveniente, ma ha anche aumentato l'interesse a livello globale su come tale sforzo potrebbe essere replicato per affrontare altre malattie ad alto impatto.
Soddisfare la crescente domanda
Con una popolazione mondiale destinata a raggiungere oltre 9,7 miliardi entro il 2050, si prevede che la produzione di piccoli ruminanti aumenterà per l'aumentata domanda di carne e latte, crescita che sta generando nuove opportunità per produttori e venditori. Questo ha generato un grande interesse da parte dei governi e dell'industria per rendere le catene di approvvigionamento più affidabili e gli spostamenti degli animali più sicuri.
All'inizio del prossimo anno si terrà una conferenza dei donatori per garantire un sostegno finanziario al primo piano quinquennale.

La PPR si è diffusa in circa 70 paesi in Africa, Medio Oriente e Asia, causando danni stimati tra i 1,4 e i 2,1 miliardi di dollari.