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FAO, IFAD e WFP si impegnano a rafforzare la collaborazione per combattere la fame

I direttori e gli organi di governo delle agenzie delle Nazioni Unite con sede a Roma discutono l’attuazione di programmi congiunti, l’individuazione di una risposta alla pandemia COVID-19 e le tematiche del Vertice delle Nazioni Unite sui sistemi alimentari del 2021

12 ottobre 2020, Roma - Nella giornata odierna il Direttore Generale dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura (FAO), QU Dongyu, il Presidente del Fondo internazionale per lo sviluppo agricolo (IFAD), Gilbert Houngbo, e il Direttore esecutivo del Programma alimentare mondiale (WFP), David Beasley, si sono impegnati a intensificare le loro azioni comuni per porre fine alla fame nel mondo, in particolare alla luce dell'impatto prodotto dalla pandemia COVID-19.

I direttori delle Nazioni Unite hanno rinnovato il proprio impegno in occasione della Quarta riunione informale congiunta del Consiglio della FAO, del Comitato esecutivo dell'IFAD e del Comitato esecutivo del WFP, che si è tenuta in modalità virtuale. Si è trattato del primo incontro tra i capi delle tre agenzie delle Nazioni Unite con sede a Roma (RBA) dallo scorso venerdì, quando è stato conferito al WFP il Premio Nobel per la Pace.

Il Direttore Generale della FAO si è congratulato con il WFP per il prestigioso riconoscimento, osservando che il premio non è soltanto la testimonianza del lavoro di generazioni di operatori delle Nazioni Unite, ma ha avuto anche il pregio di attirare l'attenzione  della comunità internazionale sul problema dell'insicurezza alimentare e delle sue connessioni con i conflitti sparsi in tutto il mondo.

"A pochi giorni dalle celebrazioni del 75° anniversario della FAO, previste questa settimana, abbiamo più che mai il dovere di portare avanti l'opera di collaborazione che le RBA hanno avviato e di continuare con rinnovata energia la lotta alla fame per costruire un mondo migliore," ha dichiarato Qu, precisando che "è soltanto attraverso un'azione collettiva e la partecipazione a iniziative di partenariato che è possibile raggiungere l'obiettivo di non lasciare indietro nessun individuo e nessun territorio."

Il Direttore esecutivo del WFP, Beasley, ha descritto il Premio Nobel per la Pace come "un'esortazione ad agire" per comunicare al mondo le questioni che le agenzie delle Nazioni Unite stanno affrontando. Rilevando che il prestigioso riconoscimento ha reso la comunità internazionale consapevole del nesso esistente tra conflitti e insicurezza alimentare, il Direttore ha rammentato l'importanza del Vertice sui sistemi alimentari del prossimo anno come strumento di cambiamento. "Mi auguro che questo premio sia per tutti una fonte di ispirazione, un incoraggiamento a fare di più e a non desistere mai," ha concluso.

Tutti i partecipanti all'incontro hanno condiviso il sentimento di orgoglio e gioia per il riconoscimento conferito al WFP, compresi il presidente dell'IFAD; il Presidente indipendente del Consiglio della FAO, Khalid Mehboob (che ha presieduto la riunione); il Presidente del Comitato esecutivo del WFP e rappresentante permanente della Germania, Ulrich Seidenberger; l'inviata speciale del Vertice sui sistemi alimentari del 2021, Agnes Kalibata; i rappresentanti permanenti dei Membri e il vice Segretario generale delle Nazioni Unite, Amina Mohammed, che si è rivolta ai presenti con un videomessaggio.

La collaborazione delle RBA in questo settore

I convenuti hanno discusso lo stato dell'arte dei piani d'azione e dei programmi congiunti delle RBA a livello regionale e nazionale. Il Direttore Generale della FAO ha osservato che la collaborazione tra le agenzie si è intensificata dall'ultima riunione congiunta tenutasi a livello informale tra i responsabili delle RBA nel settembre 2019.

"I frutti della nostra collaborazione si raccolgono soprattutto a livello nazionale, dove il numero dei programmi congiunti delle RBA è quasi raddoppiato dal 2017, interessando ad oggi oltre 50 paesi," ha affermato Qu. "È proprio questo ciò che i nostri Membri si aspettano da noi, e cioè che sappiamo contribuire allo sviluppo con azioni concrete."

Chiamando ad esempio programmi specifici, il Direttore Generale ha illustrato in maniera dettagliata l'azione portata avanti dalle agenzie con sede a Roma per espandere gli interventi nella regione del Sahel, nell'ambito di un programma di 180 milioni di USD attualmente in fase di attuazione, il cui scopo è rafforzare la resilienza delle popolazioni vulnerabili alla pandemia COVID-19, ai conflitti e ai cambiamenti climatici.  

Successivamente, Qu ha menzionato l'Iniziativa per la resilienza, finanziata dal Canada e realizzata dalle RBA nella Repubblica democratica del Congo, in Niger e in Somalia, dove le tre agenzie collaborano per migliorare la resilienza in termini di sicurezza alimentare e la nutrizione, avvalendosi di un approccio innovativo articolato in azioni umanitarie e per lo sviluppo, con particolare riguardo per i bisogni specifici di genere.

L'importanza della collaborazione è stata ribadita da vari relatori nel corso dell'intero evento.

Il presidente dell'IFAD, Houngbo, ha sottolineato la necessità di intensificare la collaborazione non solo tra le agenzie con sede a Roma, bensì anche con altre agenzie e istituzioni delle Nazioni Unite, a seconda delle specifiche problematiche trattate.

Ricordando che il mondo sta attraversando un momento storico critico, il Presidente del Comitato esecutivo del WFP, Ulrich Seidenberger, ha dichiarato di apprezzare il fatto che l'attenzione dei partecipanti alla riunione delle RBA si sia appuntata su questioni concrete e operative. Ha inoltre puntualizzato che per rafforzare l'impegno collettivo delle agenzie e mettere in atto programmi congiunti è importante abbandonare la logica dei "compartimenti stagni".

I Membri di tutte le regioni hanno apprezzato i progressi compiuti fino a questo momento, hanno ribadito l'importanza di continuare a promuovere  le sinergie e hanno preso atto del fatto che le tre agenzie stanno discutendo la propria pianificazione strategica, aumentando così le possibilità di espandere ulteriormente la loro collaborazione.

La risposta delle RBA alla pandemia COVID-19

Il Direttore Generale, osservando che la pandemia COVID-19 ha rappresentato un "punto di svolta" per la riforma dei sistemi agroalimentari, ha fatto presente che la FAO aveva elaborato un Programma globale di risposta e ripresa dall'emergenza che puntava sugli investimenti, sull'innovazione e sulla condivisione dei dati per accelerare l'azione in modo da garantire il conseguimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile (OSS).

Il Direttore Generale aggiunto della FAO, Beth Bechdol, ha illustrato la Risposta congiunta delle RBA per far fronte alle sfide poste dalla pandemia COVID-19 alla sicurezza alimentare e alla nutrizione, la quale interessa quattro ambiti principali: programmazione e pianificazione a livello nazionale; sostegno strategico e analitico; consulenza e condivisione delle informazioni; continuità operativa.

Beth Bechdol ha aggiunto che è in corso uno studio congiunto sull'impatto della pandemia COVID-19 in 30 paesi ad alta priorità, precisando che sono state condotte valutazioni individuali a livello di strategia e sostegno in una serie di paesi tra cui Figi, Haiti e Tunisia.

Vertice delle Nazioni Unite sui sistemi alimentari del 2021

In un intervento in videoconferenza, il vice Segretario generale delle Nazioni Unite, Amina Mohammed, che presiede anche il Comitato consultivo del Vertice sui sistemi alimentari del 2021, ha informato i presenti che il vertice si terrà nel 2021 durante l'Assemblea generale delle Nazioni Unite, ma che qualche mese prima sarà organizzata a Roma una riunione pre-vertice per prepararsi in vista dell'evento principale in programma in settembre, che ha descritto come "un Vertice dei popoli, inclusivo e orientato alle soluzioni e all'azione."

L'inviata speciale delle Nazioni Unite per il Vertice sui sistemi alimentari del 2021, Agnes Kalibata, ha fatto riferimento all'evento come a un'opportunità per ridefinire i sistemi alimentari, sottolineando l'importanza di dialogare con le comunità e i paesi a livello locale. Le RBA hanno fornito un aggiornamento sui contributi al Vertice, mentre Agnes Kalibata ha esortato i presenti a intensificare il dialogo nelle cinque sfere di intervento: (1) garantire l'accesso a un'alimentazione sana e nutriente per tutti, (2) adottare modelli di consumo sostenibili, (3) favorire una produzione su vasta scala senza impatti negativi sull'ambiente naturale, (4) promuovere condizioni di vita eque e (5) creare resilienza alle vulnerabilità, agli shock e alle tensioni.

Photo: ©FAO
Il Direttore Generale della FAO, QU Dongyu, il Presidente dell'IFAD, Gilbert Houngbo e il Direttore esecutivo del WFP, David Beasley.