Un contributo dell’UE di 8 milioni di EUR consoliderà i progressi ottenuti nella lotta alle locuste del deserto
La FAO riceve un nuovo stanziamento per appoggiare le azioni di sorveglianza e controllo nel Corno d’Africa
13 maggio 2021, Bruxelles/Roma - Il Direttore Generale dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura (FAO), QU Dongyu, ha ricevuto un contributo di 8 milioni di EUR dall'Unione europea (UE) che consentirà ai paesi del Corno d'Africa di mantenere uno stato di prontezza operativa nell'eventualità di un ritorno di sciami di locuste del deserto.
La Commissione europea ha annunciato il finanziamento, erogato dalla DG Protezione civile e operazioni di aiuto umanitario europee (ECHO), come un esempio dell'impegno continuo profuso dall'UE nella lotta contro tale infestazione fin dall'epoca della sua comparsa nel 2020.
"Desidero ringraziare l'Unione europea e tutti i suoi sostenitori per il generoso contributo e per l'assidua assistenza nelle operazioni di controllo delle locuste, che consentono di mettere a punto attività fondamentali di salvaguardia dei mezzi di sussistenza" ha osservato il Direttore Generale, aggiungendo che "[i] governi nazionali, in collaborazione con la FAO e con i relativi partner, hanno fatto progressi significativi nel controllo di tale fenomeno nell'Africa orientale, ma che le operazioni devono proseguire poiché non possiamo permetterci di abbassare la guardia."
Se, infatti, l'infestazione continua a diminuire nel Corno d'Africa grazie alle operazioni di controllo, nell'Etiopia orientale e nella Somalia settentrionale le recenti piogge hanno consentito agli sciami di maturare e di deporre le uova. I voraci insetti potrebbero avviare un ciclo riproduttivo supplementare, sia pur su scala minore, anche nel Kenya settentrionale.
Il nuovo finanziamento sarà utilizzato per colmare carenze critiche e sensibili al fattore tempo a livello di appalti, indagini e operazioni di controllo nei restanti due paesi più a rischio, vale a dire Etiopia e Somalia. Permetterà inoltre di attivare una risposta rapida qualora la situazione dovesse cambiare e dovessero emergere bisogni specifici in Kenya e Sudan. Lo scopo è garantire la continuità delle operazioni avviate dalla FAO a sostegno dei governi nazionali, affinché l'unità operativa anti-locuste istituita nell'Africa orientale nel corso dell'ultimo anno rimanga vigile e pronta a gestire eventuali nuove minacce ai mezzi di sussistenza delle comunità agricole.
Il recente finanziamento della DG ECHO permetterà anche di acquistare nuovi biopesticidi per contribuire a portare avanti le operazioni di controllo anche dopo il secondo trimestre del 2021.
Lo scorso anno, all'apice di una crisi delle locuste di portata storica nell'Africa orientale, la Commissione europea è stata uno dei primi organismi a intervenire in risposta alla minaccia, mettendo a disposizione 25 milioni di EUR tramite la Direzione generale della Cooperazione internazionale e dello sviluppo (DEVCO).
Nel 2020 è stato erogato dalla DG ECHO un ulteriore contributo dell'UE di 6,1 milioni di EUR, che prevedeva uno stanziamento di 5,1 milioni di EUR per Somalia, Sud Sudan e Sudan.
Con il sostegno dell'Unione europea e di alcuni altri donatori, la FAO e i governi nazionali sono riusciti a contenere efficacemente la peggiore invasione di locuste degli ultimi 25 anni in Etiopia e Somalia e la peggiore infestazione registrata negli ultimi 70 anni in Kenya.
Le locuste del deserto sono considerate l'insetto migratorio con la peggiore capacità distruttiva al mondo: basti pensare che un piccolo sciame in un chilometro quadrato è in grado di divorare in un giorno la stessa quantità di cibo di 35 000 persone.
La devastazione causata da questi insetti nell'Africa orientale è stata notevole, ma grazie alle operazioni di controllo è stato possibile prevenire la perdita di quattro milioni di tonnellate di cereali e di 800 milioni di litri di produzione di latte, nonché di proteggere la sicurezza alimentare di 36,6 milioni di persone e di evitare perdite di cereali e latte per un valore di 1,57 miliardi di dollari. Le iniziative di controllo del fenomeno in questa regione hanno infine contribuito a evitare un'ulteriore diffusione dell'infestazione verso ovest, in una regione africana vulnerabile come quella del Sahel.
Anche la FAO ha sostenuto gli agricoltori che hanno subito danni a causa delle locuste, creando pacchetti di sostegno agricolo, erogando cure veterinarie per il bestiame affamato ed effettuando trasferimenti di denaro in contante per l'acquisto di generi alimentari alle famiglie che avevano perso il raccolto.
Il monitoraggio, la previsione e il controllo delle locuste del deserto sono al centro del mandato della FAO, il cui Servizio informazioni sulle locuste del deserto è attivo da oltre 50 anni.
