La Colombia, il Segretariato della CBD e la FAO si alleano puntando i riflettori sull’importanza di includere i sistemi agroalimentari nelle strategie e nei piani d’azione nazionali a favore della biodiversità
Il Direttore Generale della FAO QU Dongyu interviene all’evento a margine della COP16.2, dal titolo “Soddisfare le esigenze delle persone attraverso l’uso sostenibile della biodiversità nei sistemi agroalimentari”
©FAO/Pier Paolo Cito
Roma - Oltre 150 Paesi si sono riuniti a Roma per la ripresa della 16a Conferenza delle Nazioni Unite sulla Biodiversità (COP16.2), nel corso della quale l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO) ha fatto appello a un’azione incisiva per trasformare i sistemi agroalimentari e sostenere gli obiettivi della biodiversità a livello globale. Alla vigilia della conferenza, nel corso di un incontro di alto livello in sede, la FAO ha sottolineato che i sistemi agroalimentari devono lavorare in armonia con la biodiversità per garantire un futuro sostenibile per le persone e per il pianeta.
L’evento fa seguito all’impegno preso lo scorso ottobre alla COP16 di Cali, in Colombia, nel corso della quale la FAO, il Governo della Colombia e il Segretariato della Convenzione sulla Diversità Biologica (CBD) hanno presentato l’Iniziativa di sostegno agli Agri-NBSAP. L’iniziativa mira ad assistere i governi nell’integrazione dei sistemi agroalimentari nelle strategie e nei piani d’azione nazionali per la biodiversità (NBSAP) e nella relativa implementazione.
“L’iniziativa consente un intervento collettivo per aiutare i governi a sviluppare le capacità, identificare e implementare leve strategiche nei settori agroalimentari per raggiungere i rispettivi obiettivi nazionali a favore della biodiversità”, ha affermato il Direttore Generale della FAO QU Dongyu inaugurando l’evento.
A Qu hanno fatto eco le funzionarie colombiane María Susana Muhamad González, Ministra dell’Ambiente e dello Sviluppo Sostenibile e Presidente della COP16, Martha Carvajalino, Ministra dell’Agricoltura e dello Sviluppo Rurale, Astrid Schomaker, Segretaria Esecutiva della CBD, e i ministri di diversi paesi, che hanno ribadito il loro impegno all’adozione del Quadro Globale per la Biodiversità di Kunming-Montreal (KMGBF) mantenendo i sistemi agroalimentari al centro dell’attenzione.
La Presidente della COP16 Muhamad ha confermato il ruolo cruciale della FAO nel portare la sicurezza alimentare e l’agricoltura al centro del quadro globale per la biodiversità e ha accolto favorevolmente la partnership con la Colombia e la CBD nell’Iniziativa di sostegno agli Agri-NBSAP, sottolineando quanto sia importante questo sforzo congiunto, che si augura possa concretizzarsi.
La Ministra Carvajalino ha sottolineato l’urgenza della collaborazione globale per allineare le strategie a favore dell’agricoltura e dell’ambiente, ribadendo che la Colombia intende affrontare le sfide condivise e portare in prima linea il dibattito con il sostegno della FAO, rimarcando inoltre che per debellare la fame è indispensabile la produzione alimentare sostenibile.
La Segretaria esecutiva della CBD Schomaker ha affermato che la biodiversità è fondamentale per la sicurezza alimentare e la nutrizione e che la trasformazione dei sistemi agroalimentari è essenziale per raggiungere sia la conservazione della biodiversità che lo sviluppo sostenibile. Ha sottolineato l’importanza dell’approccio integrato con gli agricoltori, affinché la biodiversità sia incorporata nelle strategie nazionali, rilevando le conseguenze più ampie a favore della pace e della stabilità climatica.
La biodiversità è indispensabile per la produzione alimentare, in quanto fornisce importanti servizi ecosistemici come l’impollinazione, la fertilità dei suoli, il controllo dei parassiti e la regolazione del clima. L’attuale degrado degli ecosistemi espone a notevoli rischi circa 3 miliardi di persone, in particolare tra le popolazioni vulnerabili. La perdita degli impollinatori potrebbe avere conseguenze estremamente negative sulla sicurezza alimentare, dal momento che circa il 75 percento delle coltivazioni alimentari del mondo dipende, almeno in parte, dall’impollinazione.
Il Direttore Generale della FAO ha sottolineato l’importanza del KMGBF, adottato alla COP15, per affrontare queste criticità. “Oltre la metà dei 23 obiettivi del Quadro sono collegati direttamente all’agricoltura”, ha osservato, rimarcando la necessità che i paesi integrino i sistemi agroalimentari nei loro piani d’azione nazionali. Ha ricordato che “la biodiversità è anche nei suoli e nelle risorse idriche” e che è fondamentale “considerare la biodiversità da una prospettiva olistica e tridimensionale”.
Ha segnalato che gli investimenti finanziari permangono un fattore cruciale per il conseguimento degli obiettivi di biodiversità e che integrare i sistemi agroalimentari nelle strategie e nei piani d’azione nazionali a favore della biodiversità può aprire opportunità di finanziamento grazie a meccanismi internazionali, alleanze tra settore pubblico e privato e bilanci nazionali.
“La partecipazione degli agricoltori è fondamentale, affinché si assumano le loro responsabilità per essere parte attiva dell’alleanza. Senza gli agricoltori, non si passerà mai all’azione”, ha aggiunto.
Il dibattito di Cali sulla biodiversità prosegue a Roma
Il dibattito sospeso a Cali è ripreso sul tavolo della COP16.2 e la sessione di Roma segna un momento decisivo per l’agenda sulla biodiversità mondiale. I dibattiti chiave di questa settimana includono la finalizzazione dei meccanismi finanziari per mobilitare i circa 200 miliardi di dollari all’anno richiesti per implementare il KMGBF, nonché perfezionare i quadri di monitoraggio per seguire i progressi.
La FAO ha un ruolo centrale nel sostenere i paesi affinché integrino la biodiversità nei sistemi agroalimentari e i sistemi agroalimentari nei piani e negli interventi a favore della biodiversità, garantendo che le politiche e gli interventi producano contemporaneamente ricadute positive per la biodiversità e per la sicurezza alimentare. Mentre i dibattiti vanno avanti, la FAO è impegnata a colmare il divario tra ambizione e realizzazione, favorendo la collaborazione intersettoriale e le risorse fondamentali per tutelare la biodiversità e garantire la sicurezza alimentare per le generazioni future.
“È necessario un approccio integrato tra i vari settori governativi e tra i ministeri per garantire i quattro miglioramenti: una produzione migliore, una nutrizione migliore, un ambiente migliore e una vita migliore - senza lasciare nessuno indietro”, ha concluso il Direttore Generale della FAO, sottolineando che questa è “la comune filosofia necessaria per produrre alimenti essenziali, nutrienti, sani e funzionali: i quattro pilastri dell’alimentazione”.
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