Giornata mondiale dell’alimentazione 2024: durante la cerimonia inaugurale, riflettori puntati sul diritto ad alimenti nutrienti, sicuri ed economicamente accessibili

La FAO chiama a raccolta la comunità mondiale attorno al tema del 2024: “Diritto al cibo per una vita e un futuro migliori - Non lasciare indietro nessuno”

FAO

La cerimonia globale della Giornata mondiale dell’alimentazione 2024.

©FAO/Pier Paolo Cito

16/10/2024
Roma - Si è tenuta oggi, a Roma, la cerimonia globale della Giornata mondiale dell’alimentazione 2024, durante la quale è stata sottolineata la necessità di garantire a tutti l'accesso a un numero sufficiente di alimenti vari, nutrienti, sicuri ed economici. L’evento si è svolto in un contesto globale di crescenti tensioni, conflitti e shock climatici, tra i principali fattori che costringono alla fame centinaia di milioni di persone in tutto il mondo e che impediscono a miliardi di persone di accedere a un’alimentazione sana.

Nel suo intervento di apertura, QU Dongyu, il Direttore Generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO), ha dichiarato che il cibo è un Diritto Umano fondamentale e, richiamando il tema della Giornata mondiale dell’alimentazione di quest’anno - “Diritto al cibo per una vita e un futuro migliori” -, ha sottolineato che tutti gli individui hanno diritto a un'alimentazione adeguata. QU ha esortato, inoltre, a rinnovare “l’impegno a costruire sistemi agroalimentari più efficienti, più inclusivi, più resilienti e più sostenibili, in grado di nutrire il mondo.”

Tali sistemi, secondo QU, devono “sostenere i piccoli agricoltori, le aziende agricole a conduzione familiare e i piccoli imprenditori, lungo l’intera catena del valore, ossia quei soggetti che, in molti paesi, sono fondamentali per rendere disponibili a tutti degli alimenti nutrienti e vari e per preservare le culture alimentari tradizionali.” Ricordando i 730 milioni circa di persone vittime della fame e gli oltre 2,8 miliardi di persone che, in tutto il mondo, non possono permettersi un’alimentazione sana, il Direttore Generale ha ammonito: “Non c’è tempo da perdere, dobbiamo intervenire immediatamente.”

Sfide globali

Re Letsie III del Lesotho,
Ambasciatore speciale di buona volontà della FAO per la nutrizione, ha portato come esempio di cambiamento positivo quello del Parlamento panafricano dell’Unione africana, che “ha collaborato con la FAO per redigere una legge modello sulla sicurezza alimentare e la malnutrizione, valida come quadro di riferimento a cui gli Stati membri dell'Unione africana possono ispirarsi per formulare una propria legislazione, che sostenga il diritto a un’alimentazione adeguata e alla sicurezza alimentare per tutti i cittadini.” “Per facilitare il passaggio da questa legge modello a un'azione legislativa concreta, sono state create alleanze parlamentari in tutto il continente,” ha aggiunto Re Letsie III, concludendo: “Questo sforzo di collaborazione è indispensabile per garantire che le misure legislative siano non solo elaborate, ma anche efficacemente attuate per affrontare le pressanti questioni dell'insicurezza alimentare e della malnutrizione”.

In un messaggio letto da un portavoce, Papa Francesco ha dichiarato: “Non va trascurata la dimensione sociale e culturale intrinseca dell’atto di nutrirsi. A questo proposito, i responsabili delle decisioni politiche ed economiche, a livello internazionale, devono ascoltare le istanze di coloro che si trovano alla base della catena alimentare, come i piccoli agricoltori, ma anche dei gruppi sociali intermedi, come le famiglie, che sono direttamente coinvolti nel dare nutrimento alle persone”.

Dal canto suo, il Segretario Generale delle Nazioni Unite, António Guterres, ha osservato, nel suo videomessaggio, che “è profondamente ingiusto un mondo in cui la fame e la malnutrizione sono un dato di fatto per miliardi di bambini, donne e uomini.” Secondo Guterres, tuttavia, debellare la fame è ancora possibile, ma “i sistemi alimentari necessitano di una trasformazione massiccia” per diventare più efficienti, inclusivi, resilienti e sostenibili.”

Francesco Lollobrigida, Ministro italiano dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, ha sottolineato l’importanza del diritto a un’alimentazione di qualità per tutti. Un traguardo che, ha rammentato, implica la necessità di trasformare i sistemi agroalimentari attraverso l’innovazione e la sostenibilità, di assicurare maggiori investimenti in ricerca e sviluppo per ottimizzare l'efficienza della produzione, di ridurre l'impatto nocivo di sostanze chimiche e pesticidi, e di proteggere le preziose risorse idriche.

Cindy McCain, Direttrice esecutiva del Programma alimentare mondiale, ha spiegato: “Stiamo lavorando con le comunità locali per realizzare programmi di azione preventiva e di allerta precoce, che proteggano tali comunità dagli impatti devastanti dei cambiamenti climatici. Continuiamo a collaborare anche con i governi e altri partner nello sforzo globale di garantire che ogni bambino, in qualsiasi paese del mondo, riceva un pasto sano a scuola e un’istruzione”. Il PAM opera di concerto con il settore privato, per sfruttare il potenziale di scienza, innovazione e tecnologia, e si avvale di “soluzioni al problema della fame collaudate e sostenibili, che promuovono la resilienza a lungo termine e, nel tempo, riducono le necessità. Per raggiungere un futuro libero dalla fame, tuttavia, occorrono aiuti”, ha concluso.

Gérardine Mukeshimana, Vicepresidente del Fondo internazionale per lo sviluppo agricolo (IFAD), ha chiesto “investimenti urgenti, collettivi e concreti a favore degli agricoltori poveri delle zone rurali per assicurare - come minimo assoluto - il loro diritto fondamentale a un’alimentazione nutriente”. Ha fatto presente che quasi la metà del cibo prodotto in tutto il mondo è frutto del lavoro dei piccoli agricoltori, i quali, oltretutto, devono fare i conti con la fame e la povertà.

Ophelia Nick, Sottosegretaria di Stato parlamentare tedesca e Ministra federale dell’Alimentazione e dell’Agricoltura, ha affermato: “Tutti i conflitti, le guerre e le crisi multiple sono causate dall’uomo e compromettono lo stato della sicurezza alimentare nel mondo.  È quindi nostra responsabilità promuovere la cooperazione multilaterale per superare questi momenti critici.”

Jeffrey Prescott, ambasciatore degli Stati Uniti presso le Agenzie delle Nazioni Unite a Roma, ha ricordato che nel mondo muoiono più persone per fame e cause ad essa correlate che nei conflitti armati. A suo parere, in un mondo di prosperità diffusa, la fame rappresenta un insulto alla dignità umana e, pertanto, è imprescindibile porre rimedio a questa aberrazione. Tra le iniziative citate dall'Ambasciatore, c'è la collaborazione con la FAO e altri partner nella realizzazione della “Visione per le colture e i terreni adattati”, allo scopo di favorire la trasformazione dei sistemi agroalimentari.

Nel corso della cerimonia, inoltre, il Direttore Generale ha consegnato il prestigioso Premio FAO per i risultati raggiunti all’Istituto per la protezione delle piante dell’Accademia cinese di Scienze agrarie (IPPCAAS), il cui lavoro pionieristico nella lotta contro la Lafigma ha avuto un profondo impatto, sia in Cina che in Asia, così come a livello mondiale, dove sono stati fatti enormi progressi nella protezione delle colture e nella salvaguardia delle riserve alimentari.

La FAO alla soglia degli 80 anni

Nel corso delle celebrazioni, è stato anche firmato un memorandum d’intesa con il Centro Internazionale di Studi per la Conservazione e il Restauro dei Beni Culturali (ICCROM), un accordo che disciplina le attività attinenti al prossimo progetto della FAO di un Museo e Rete per l’Alimentazione e l’Agricoltura, portato avanti nell'ambito della collaborazione tra la FAO e il suo paese ospitante, l’Italia.

Il museo, che sarà inaugurato il 16 ottobre 2025, in occasione dell’80° anniversario della FAO, fungerà da spazio espositivo ed educativo permanente aperto al pubblico, dove sarà possibile conoscere i vari aspetti del mandato della FAO, in un ambiente digitale interattivo. Il Museo e la Rete offriranno altresì ai Membri della FAO una piattaforma per dare visibilità alle culture gastronomiche e ai prodotti alimentari locali dei propri territori, rafforzando l’impegno dell’Organizzazione per la diversità e l’inclusione. L’ICCROM sarà il primo membro ufficiale della Rete. Il progetto è sostenuto dal Ministero Italiano degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Stefano Gatti, Direttore Generale della Cooperazione internazionale presso il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale ha rappresentato l’Italia all'evento con il compito di dare il via al “Conto alla rovescia 80-1”, che segna l’inizio di un viaggio di 365 giorni culminante, il prossimo anno, nell’80° anniversario della FAO.

A partecipare a questo evento speciale, durante il quale è stata inaugurata la mostra “Conto alla rovescia 80-1 verso l’Anniversario della FAO”, sono stati rappresentanti degli attuali e dei precedenti paesi ospitanti della FAO, nonché un rappresentante dei membri della FAO che, originariamente, hanno proposto di istituire una Giornata mondiale dell’alimentazione annuale: Canada, Italia, Stati Uniti d’America e Ungheria.

Alle celebrazioni odierne seguirà, il 17 ottobre, l’Assemblea della Giornata mondiale dell’alimentazione per i giovani, un progetto didattico teso a promuovere l’azione dei giovani. Tra gli ospiti d’onore ci saranno eroi dell'alimentazione come gli “Harlem Globetrotters”, la squadra di basket che si esibisce in spettacoli cestistici, lo chef Max Mariola; Matteo Ward, attivista impegnato nel campo della moda sostenibile, nonché Andile Mnguni, imprenditrice che promuove istanze sociali e climatiche, e Shreyaa Venkat, giovane attivista per le questioni di genere e i diritti umani. Assieme a esperti di alimentazione di respiro internazionale, gli eroi dell’alimentazione racconteranno storie di grande ispirazione e coinvolgeranno i giovani con quiz, giochi, musica dal vivo e spettacoli di danza.

Gli eventi che caratterizzano la Settimana mondiale dell’alimentazione si affiancano a centinaia di altre iniziative in tutto il mondo, che invitano all’azione in più di 50 lingue.

Tali eventi concorrono anche alla quarta edizione dell’evento faro del Forum mondiale dell’alimentazione (WFF), in programma questa settimana, a sua volta articolato intorno ai tre pilastri del Forum mondiale della gioventù, del Forum della scienza e dell’innovazione della FAO e del Forum d’investimento della FAO dedicato all’iniziativa “Mano nella mano”. Quest’anno, il Forum mondiale dell’alimentazione ospita anche il Forum globale dell’agricoltura famigliare, il Dialogo di alto livello sull’acqua di Roma collegato al WASAG (Quadro globale sulla scarsità di acqua in agricoltura) e il Polo mondiale di conoscenza sui sistemi alimentari dei popoli indigeni. In questa occasione, in una tenda dei popoli indigeni, la chef Fatmata Binta presenterà un “Tent Talk” sulla sua esperienza di donna cresciuta in un paese, come la Sierra Leone, devastato dalla guerra e sulla sua passione di unire le persone attraverso il cibo. Infine, lo chef ecuadoregno Rodrigo Pacheco parlerà della possibilità di sviluppare la più grande foresta commestibile al mondo e di “ripensare la gastronomia” per garantire a tutti una vita migliore.

Zone di conflitto e crisi climatica

La FAO spende molte energie per garantire la sicurezza alimentare e la nutrizione attraverso azioni a favore sia delle comunità afflitte dalla guerra e dalla crisi climatica, sia di altri punti caldi della fame, ma anche dei territori non segnati da emergenze. Nei luoghi in cui l'accesso agli alimenti è compromesso, causando malnutrizione e fame, la FAO concentra i propri sforzi sulla ricostruzione delle infrastrutture agricole, per assicurare la disponibilità e l'accessibilità del cibo, allo scopo ultimo di sostenere la sicurezza alimentare nel lungo termine.

Al di là di questi interventi di emergenza, anche altri programmi chiave della FAO, come l’iniziativa “Mano nella mano”, i programmi “Un paese Un prodotto prioritario” ed “Economia blu”, nonché i programmi di cooperazione tecnica, puntano a promuovere la sicurezza alimentare e la nutrizione nel medio e lungo termine in un’ampia gamma di paesi.

Le complessità del nostro tempo scaturiscono da una concomitanza di cause, tra cui i cambiamenti della dieta e la concentrazione dei mercati dovuta alla globalizzazione, l’inflazione e la crisi climatica, che sta crescendo d’intensità e sarà uno dei temi prioritari della 29a Conferenza delle Parti (COP), in programma, il prossimo mese, in Azerbaigian.

Per affrontare tutti questi problemi, la FAO si prefigge i seguenti obiettivi: intervenire per sostenere i programmi di alimentazione scolastica introdotti allo scopo di risolvere un insieme crescente di problemi sanitari; collaborare con le comunità di pescatori per estendere la tutela sociale ai soggetti più vulnerabili; trasferire denaro in contanti alle famiglie più povere; introdurre tecniche di agricoltura climaticamente intelligente e aiutare i governi a elaborare quadri giuridici atti a garantire la sicurezza alimentare e la nutrizione.

Quest’anno ricorre, infine, il 20° anniversario dall'adozione delle “Linee guida volontarie della FAO in favore del diritto a un’alimentazione adeguata nel contesto della sicurezza alimentare nazionale”.

La #GiornataMondialeAlimentazione si celebra ogni anno il 16 ottobre per commemorare la fondazione della FAO, in questa data, nel 1945. 

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