Abdul Amir Salman Aissa, 53 anni, alleva bufali da quasi mezzo secolo. Lo fa da quando aveva 5 anni, lavorando nel campo dei suoi genitori a sud dell’Iraq, lo stesso in cui oggi alleva i suoi bufali.
Ne possiede 35 capi, più 4 mucche per la produzione di latte e formaggio. Mantenere il bestiame in buona salute non sempre è stato facile nel clima proibitivo del governatorato di Bassora, dove incombe il cambiamento climatico e la perdita di biodiversità è costante.
Data la scarsità di risorse idriche e le pessime condizioni del terreno, le piante da foraggio per il bestiame erano spesso insufficienti o di scarsa qualità, il che metteva a rischio la produzione alimentare e la sussistenza.
Nel 2023 Abdul Amir ha avuto la possibilità di partecipare a un programma che gli avrebbe fornito varietà di piante foraggere più resilienti, imparando a sfruttarle al massimo: ha colto l’occasione senza pensarci su due volte.
“La segale ha rivoluzionato la nostra agricoltura”, dice Abdul Amir - sorridendo soddisfatto. “È una soluzione sostenibile, che giova alla salute del nostro bestiame e al nostro reddito”.
Le piante foraggere stagionali crescono bene nel clima arido dell’Iraq meridionale: forniscono al bestiame il nutrimento indispensabile durante i periodi critici come la lattazione, giovano alla crescita e alla fertilità, il tutto a un costo ridotto.
Nell’ambito della sua formazione, Abdul Amir ha installato l’irrigazione a goccia, che garantisce l’efficiente uso delle risorse idriche e la crescita ottimale delle nuove varietà di foraggio che coltiva oggi: ogni stagione ne ottiene diversi tagli e la produttività è notevolmente aumentata: fino a 25-30 tonnellate per donum (più o meno 250-300 tonnellate per ettaro).
Grazie al foraggio di ottima qualità, Abdul Amir e gli altri agricoltori che hanno partecipato al programma della FAO hanno incrementato la produzione di latte del 37 percento, sia per le bufale che per le mucche, e anche la qualità è migliorata, il che si è tradotto in maggiori proventi dalla vendita di latte e formaggio.
Lo stesso foraggio è un ottimo business: la vendita delle eccedenze ha generato 2 000 dollari in più ogni stagione, cosa che gli ha consentito di reinvestire nella sua azienda agricola, di acquistare attrezzature migliori e di incrementarne la produzione.
Oltre alla segale, oggi coltiva maggiori quantità di sorgo e ha preparato un campo di 3 donum per coltivare l’erba medica da usare come foraggio.
“Ora possiamo contare su un’affidabile fonte di reddito e sulla gestione sostenibile della nostra azienda agricola”, aggiunge Abdul Amir riferendosi alla sua famiglia, composta da nove persone. “L’obiettivo non è più sopravvivere, ma prosperare”.