Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Alimentazione e l'Agricoltura

16 Ottobre 2024

Giornata Mondiale dell'Alimentazione

Gloria Montenegro

“La conservazione e l’uso sostenibile delle nostre risorse sono sempre stati aspetti fondamentali del mio lavoro”. 
19/09/2022

Cile

Le tipologie di miele sono diverse esattamente come i fiori che offrono il loro polline e le api che lo raccolgono. E se c’è una persona che può raccontare la storia di questa dolcissima collaborazione tra flora e fauna, è proprio Gloria Montenegro. Laureata in biologia, ha dedicato la sua carriera allo studio della botanica e alla tutela delle piante autoctone cilene, soprattutto quelle che attirano le api.   

“Se un’ape raccoglie il nettare da una [pianta] endemica, il miele sarà endemico”, spiega. “È un’esclusività del mio paese”.  

In qualità di docente di botanica presso la Pontificia Universidad Católica de Chile, da decenni si dedica all’identificazione e alla certificazione delle peculiari tipologie di miele cileno. Molti di questi prodotti hanno proprietà uniche, non solo a fini alimentari.  

“Nel miele di ulmo abbiamo trovato un prodotto naturale e molto efficace per contrastare l’Erwinia carotovora”, spiega a mo’ di esempio, riferendosi a un batterio che causa il marciume in coltivazioni, verdura e frutta.   

Da allora ha realizzato un timbro che certifica le qualità battericide del miele di ulmo cileno, cosa che favorisce la commercializzazione del prodotto a livello nazionale e all’estero.  

Assistita dal suo team, nel suo laboratorio insegna agli apicoltori le tecniche per migliorare la qualità dei loro prodotti e soddisfare i requisiti necessari per ricevere il timbro, affinché possano incrementarne il valore commerciale.  

Oltre al lavoro in laboratorio, afferma che le conoscenze che tuttora apprezza di più sono quelle che si apprendono lavorando sul campo, al fianco degli agricoltori e degli apicoltori cileni che abitano le terre.  

Gran parte del lavoro consiste nel tutelare le piante che rendono possibile la produzione di queste eccezionali tipologie di miele.  

“La conservazione e l’uso sostenibile delle nostre risorse sono sempre stati aspetti fondamentali del mio lavoro”, aggiunge Gloria. La sua rivoluzionaria ricerca sugli ecosistemi ha fatto da apripista ai programmi di risanamento ambientale in Cile e nel 1998 è stata la prima scienziata latinoamericana a vincere il Premio UNESCO-L’Oréal “Per le Donne e la Scienza”. 

Per lei è “veramente possibile” sviluppare prodotti endemici, realizzare sistemi alimentari sostenibili e allo stesso tempo coinvolgere le comunità locali. 

In collaborazione con la FAO sta lavorando a una strategia per accrescere il valore di una dozzina di mieli cileni per posizionarli sui mercati nazionali ed esteri, affinché possano generare un buon reddito per i produttori locali e permettere loro di reinvestire nella tutela delle specie vegetali autoctone.