Un allarmante rapporto della FAO offre ai leader mondiali spunti di riflessione in vista del prossimo vertice delle Nazioni Unite sugli OSS a New York
I molteplici shock che si sono succeduti negli ultimi anni hanno ulteriormente arrestato, se non addirittura invertito, i progressi compiuti verso il conseguimento di vari Obiettivi di sviluppo sostenibile
©FAO/Michael Tewelde
Roma - A metà del percorso di attuazione dell'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, molti dei progressi compiuti nel raggiungimento degli obiettivi in materia di alimentazione e agricoltura appaiono in stagnazione o in regressione, inasprendo le sfide per eliminare la povertà e la fame, migliorare la salute e della nutrizione, e contrastare i cambiamenti climatici. È quanto si legge in un nuovo rapporto pubblicato dall'Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO).
Il rapporto, dal titolo Monitoraggio dei progressi degli indicatori OSS riferiti all'alimentazione e all'agricoltura 2023, è stato pubblicato in data odierna, a pochi giorni dall'inaugurazione del Vertice delle Nazioni Unite sugli OSS, quando i leader del mondo si incontreranno a New York per fare il punto sullo stato di attuazione dei 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (OSS) dell'Agenda.
“Il vertice sugli OSS sarà accompagnato da enormi aspettative affinché siano assunti impegni concreti per invertire le attuali difficoltà in cui versano gli OSS, con azioni e risultati tangibili. Per poter agire in tal senso, i leader di tutto il mondo hanno bisogno di dati che possano orientare le loro decisioni e aiutarli a stabilire le priorità,” ha dichiarato José Rosero Moncayo, Direttore della Divisione della statistica della FAO, in occasione della presentazione del rapporto.
Le principali conclusioni del rapporto sono che, sebbene il mondo fosse già lontano dal raggiungimento degli OSS ancor prima del 2020, i numerosi shock che hanno colpito il pianeta negli ultimi anni hanno ulteriormente frenato, se non addirittura invertito, i progressi compiuti in molti obiettivi. Tra questi vi sono il perdurare degli effetti della pandemia di COVID-19, l'impatto dei conflitti armati nel mondo, l'inflazione galoppante e l'inasprirsi della crisi climatica.
Particolarmente critico appare lo stato degli indicatori OSS riferiti all'alimentazione e all'agricoltura, di cui la FAO è tra i principali custodi delle agenzie delle Nazioni Unite. Nel 2022, circa il 9,2 percento della popolazione mondiale ha sofferto di fame cronica rispetto al 7,9 percento del 2015 (secondo le ultime stime della FAO, nel 2022 la fame ha colpito un numero compreso tra 691 e 783 milioni di persone in tutto il mondo). Gli investimenti nell'agricoltura languono, non si osservano progressi nella salvaguardia delle risorse genetiche animali e ovunque nel mondo le aree forestali continuano a ridursi.
I pochi segnali positivi riguardano la tutela delle risorse fitogenetiche, l'efficienza nell'uso dell'acqua e l'adozione di strumenti per contrastare la pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata.
Informazioni dettagliate per obiettivo
Il rapporto prende in esame alcuni indicatori selezionati relativi a otto degli OSS che sono stati adottati in occasione del Vertice delle Nazioni Unite di New York nel 2015 (1, 2, 5, 6, 10, 12, 14 e 15). Ecco alcuni dati salienti:
Conclusioni
In conclusione, la visione di un mondo libero dalla fame e dalla malnutrizione e con un'agricoltura sostenibile è ancora un obiettivo alla nostra portata, da cui ci divide una distanza non insormontabile. Tuttavia, per conseguire gli obiettivi OSS nel settore dell'alimentazione e dell'agricoltura, è indispensabile avviare con urgenza azioni coordinate e individuare altrettanto urgenti soluzioni politiche che consentano di eliminare le disuguaglianze radicate, trasformare i sistemi agroalimentari, investire in pratiche agricole sostenibili e rafforzare la resilienza agli shock. Uno dei fattori in grado di garantire progressi è il miglioramento delle capacità di elaborare dati. Nonostante gli intensi sforzi profusi per garantire dati e sistemi statistici più robusti per il monitoraggio degli Obiettivi di sviluppo sostenibile, esistono ancora importanti lacune nei dati. Per poter accompagnare un cambiamento trasformativo, occorre accelerare gli investimenti nella generazione di dati, in particolare nei paesi meno sviluppati.
Il rapporto pubblicato oggi rimane comunque un valido strumento per alimentare il dibattito durante il vertice delle Nazioni Unite sugli OSS di New York, che rappresenta per tutti i paesi un'opportunità unica per riconfermare il proprio impegno ad adottare tutte le misure necessarie per ritornare sulla strada giusta per il raggiungimento degli obiettivi entro il 2030.
Nicholas Rigillo Ufficio Stampa FAO [email protected]
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