Una nuova valutazione di FAO e UNOSAT rivela l’impatto del conflitto sulle infrastrutture agricole di Gaza
Serre danneggiate a Khan Yunis, Gaza
©FAO / Yousef Alrozzi
Roma – L’ultima valutazione effettuata con dati satellitari dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO) e dal Centro satellitare delle Nazioni Unite (UNOSAT) mostra il moltiplicarsi dei danni ai terreni agricoli e alle infrastrutture agricole nella Striscia di Gaza, che aggravano ulteriormente la crisi umanitaria e alimentare causata dal conflitto in corso.
Alla data del 1° settembre 2024, risultava danneggiato il 67,6 percento dei terreni agricoli di Gaza, equivalente a una superficie complessiva di 10 183 ettari (ha). Si tratta di un dato che segna un peggioramento rispetto alle precedenti rilevazioni: 57,3 percento (8 660 ha) a maggio e 42,6 percento (6 694 ha) a febbraio 2024. In particolare, hanno subito danni il 71,2 percento degli alberi da frutto e di altro tipo, il 67,1 percento delle colture in pieno campo e il 58,5 percento degli ortaggi.
Le immagini satellitari rivelano, inoltre, che i cingoli dei mezzi pesanti, i rastrellamenti, i bombardamenti e altre pressioni riconducibili al conflitto hanno arrecato danni significativi anche alle infrastrutture agricole di Gaza, compromettendo complessivamente 1 188 pozzi agricoli (52,5 percento) e 577,9 ha di serre (44,3 percento).
“Grazie a questo monitoraggio satellitare, disponiamo di informazioni fondamentali per sostenere le attività umanitarie in un contesto che, a causa del conflitto in corso, non cessa di essere emergenziale per il settore agricolo,” ha dichiarato Nikhil Seth, Direttore esecutivo dell’UNITAR. L’UNOSAT è un programma specializzato dell’UNITAR, l’Istituto delle Nazioni Unite per la formazione e la ricerca.
“L'entità dei danni ai terreni agricoli nella Striscia di Gaza ha raggiunto livelli mai osservati in precedenza, il che solleva enormi preoccupazioni per la capacità di produzione alimentare attuale e futura di Gaza, poiché i soli aiuti alimentari non sono sufficienti a soddisfare il fabbisogno giornaliero della sua popolazione. Tali danni ai terreni agricoli inaspriscono l’imminente rischio di carestia in tutta la Striscia,” ha aggiunto Beth Bechdol, Vicedirettrice Generale della FAO.
Oltre 2 milioni di individui a Gaza hanno ancora urgente bisogno di aiuti alimentari e di assistenza per il proprio sostentamento, dal momento che l'accesso agli aiuti umanitari continua a essere limitato. L’ultima valutazione, che interessa il periodo dal 7 ottobre 2023 al 1° settembre 2024, non ha fatto che accrescere le preoccupazioni di un rischio di carestia.
Dall’inizio del conflitto, la FAO e l’UNOSAT forniscono regolari aggiornamenti sul monitoraggio della situazione agricola, utilizzando una combinazione di informazioni raccolte sul campo e di dati satellitari per valutare vari indicatori agricoli, tra cui l'estensione delle aree coltivate.
Dettagli utili per la valutazione
La risposta di emergenza della FAO
Il conflitto ha impedito l'accesso della popolazione a fonti essenziali di proteine e alimenti nutrienti e continua a distruggere i mezzi di sostentamento dei cittadini.
Per garantire nuovamente la disponibilità di alimenti altamente nutrienti, impedire il collasso totale del settore agricolo, preservare i mezzi di sussistenza agricoli rimasti e limitare la fame acuta e la malnutrizione, soprattutto tra i bambini, sono urgentemente necessari aiuti agricoli. Gli agricoltori, i pescatori e i pastori di Gaza mettono a repentaglio la propria vita per mantenere attiva la produzione agricola. Cosa che, tuttavia, sta diventando sempre più difficile, a causa degli ingenti danni arrecati alle infrastrutture, che sono stati documentati dalle ultime analisi geospaziali.
Come altri soggetti delle Nazioni Unite e operatori del settore umanitario, anche la FAO ha incontrato difficoltà logistiche, soprattutto a causa delle restrizioni al passaggio in corrispondenza dei valichi, dovute alla mancanza di regole e di ordine pubblico, che limitano il trasporto di aiuti agricoli a Gaza.
Alla data del 29 settembre 2024, la FAO aveva distribuito foraggio a oltre 4 400 allevatori a Rafah, Khan Yunis e Dayr al-Balah, nonché kit veterinari a circa 2 400 famiglie di pastori.
La FAO è pronta a consegnare altri mezzi di produzione agli agricoltori e ai pastori di Gaza non appena saranno pienamente ripristinate le condizioni di accesso, sicurezza e mobilità.
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Nicholas Rigillo Ufficio Stampa FAO [email protected]