Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Alimentazione e l'Agricoltura

16 Ottobre 2024

Giornata Mondiale dell'Alimentazione

Charymukhammet Redzhepov

“La cisterna conserva acqua fresca e potabile, e nel deserto l’acqua è vita!”
25/08/2023

Turkmenistan 

Ufficialmente, Charymukhammet Redzhepov è in pensione, ma ciò non gli impedisce di insegnare nel liceo di Bükri, un villaggio del Turkmenistan centrale.  

Vivere qui lo rende gumly, termine con cui si indicano gli abitanti del deserto del Karakum, “che letteralmente significa ‘abitanti della sabbia’”, spiega.  

Incastonato tra l’Iran a sud, l’Uzbekistan a nord e il Mar Caspio a ovest, il deserto del Karakum copre quasi tre quarti del Turkmenistan e Bükri si trova proprio al centro.  

“I nostri parenti vengono a trovarci molto raramente”, dice Charymukhammet, “e gli amici ancora meno, perché la nostra regione è caldissima: la sabbia può raggiungere i 70 gradi!”  

Ma l’aspetto peggiore non è la mancanza di visitatori, ma la gravissima carenza di acqua potabile, aggiunge.  

I villaggi del Karakum meridionale godono di un vasto sistema di canali, mentre quelli più a nord, come quello in cui vive Charymukhammet, dipendono per lo più da pozzi e dall’acqua piovana che riescono a raccogliere in inverno e primavera.  

“Una goccia d’acqua vale quanto un granello d’oro!” afferma, citando un proverbio locale molto usato. “Da sempre tutti gli abitanti del villaggio sognano di avere acqua in abbondanza”.  

Si sono avvicinati alla realizzazione del loro sogno grazie alla sardoba realizzata nel cortile della scuola: una cisterna coperta, che immagazzina il deflusso delle acque piovane e la rugiada nell’aria. Queste strutture a cupola con un foro nel soffitto, risalenti all’epoca della Via della Seta, consentono il passaggio dell’aria e dell’acqua, proteggendole dal calore e dall’evaporazione.  

“La cisterna ha un volume di soli 60 m3, ma a noi sembra enorme perché immagazzina acqua potabile e fresca”, aggiunge, “e nel deserto l’acqua è vita!”  

Oggi la sardoba soddisfa gran parte del fabbisogno idrico giornaliero della scuola e consente inoltre di piantare intorno alla scuola un numero maggiore di piante, che riparano dai venti caldi e secchi.  

I suoi studenti ormai si occupano anche dell’orticoltura del villaggio, dice, il che rende ancor più concreta la loro educazione ambientale.  

“Ai nostri studenti spieghiamo quanto sia importante tutelare l’ambiente e la vegetazione del deserto per la vita in questa regione”, aggiunge.  

“Seguono con estrema passione le lezioni di biologia, perché sanno bene che prenderanno parte ad attività utili, come piantare alberi e innaffiarli dalla sardoba”.