Pompei Sostenibile
Preparatevi a scoprire Pompei Sostenibile
Unitevi a noi in un percorso alla riscoperta delle pratiche innovative e sostenibili del passato con Pompei Sostenibile, un'esperienza educativa speciale. Questo itinerario è stato sviluppato grazie a una partnership tra la FAO e il Parco Archeologico di Pompei, che riflette il loro impegno comune verso gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. In questo viaggio, la saggezza del passato e l'armonia della natura ci guidano verso un futuro più sostenibile.
Esplorate la storia e il ricco patrimonio agricolo di Pompei e imparate come gli antichi abitanti della città gestivano efficacemente le risorse naturali per sostenere la loro crescita e prosperità. Questa iniziativa allinea le pratiche innovative di Pompei con la missione della FAO nel promuovere la sicurezza alimentare e l'agricoltura sostenibile.
Venite alla scoperta dell’app MyPompeii
Visitate il Parco Archeologico di Pompei di persona o intraprendete un viaggio online tra le rovine della città per scoprire l'itinerario Pompei Sostenibile. Scaricate l'app “MyPompeii” che offre un'esperienza di audioguida in inglese e italiano.
Nel corso dell'itinerario, si potranno ottenere preziose informazioni sui siti storici e scoprire consigli pratici per adottare uno stile di vita più sostenibile.
Insieme, possiamo imparare dal passato per coltivare un futuro sostenibile.


Inaugurazione del nuovo percorso educativo “Pompei Sostenibile” il 22 maggio
Il 22 maggio, la FAO, in collaborazione con il Parco Archeologico di Pompei, ha inaugurato Pompei Sostenibile: un innovativo itinerario educativo pensato per mettere in relazione il patrimonio archeologico della città con l’impegno globale per il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) dell’Agenda 2030.
L’evento di lancio si è tenuto presso l’Auditorium del Parco Archeologico di Pompei, alla presenza di Gabriel Zuchtriegel, Direttore Generale del Parco.
Location
Pompei, con i suoi 66 ettari, di cui circa 50 già scavati, è uno straordinario sito archeologico con una grande varietà di edifici civili e privati, monumenti, sculture, pitture e mosaici. Questo eccezionale patrimonio è di importanza fondamentale per la storia dell'archeologia e dell'antichità, tanto da essere riconosciuto come Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO. È in questa cornice storica e culturale che prenderà vita il progetto Pompei Sostenibile, un'iniziativa che mira a valorizzare la sostenibilità ambientale e la conservazione del nostro passato per un futuro migliore.
Scoprite i 14 punti d'interesse

Il teatro è da sempre fonte di conoscenza e riflessione. Una scuola aperta a tutti, che arricchisce la mente e lo spirito di chi vi partecipa. Già nell’antica Pompei il Teatro Grande, edificato nel II secolo a.C. e ricostruito nella sua forma attuale nel I secolo a.C., fungeva da importante complesso culturale e didattico. Fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, e opportunità di apprendimento per tutte e tutti (SDG 4) era, ed è tuttora, un elemento essenziale della vita della comunità e dello sviluppo sostenibile.
È da questa consapevolezza che nasce Sogno di volare, uno degli investimenti più importanti del Parco Archeologico di Pompei, dedicato ai giovani e reso possibile grazie alla collaborazione con le scuole del territorio vesuviano e con importanti partner del mondo del teatro. Il progetto invita i giovani a stabilire un legame concreto con il patrimonio culturale di appartenenza, attraverso l’arte e il teatro.
Sia il Parco Archeologico di Pompei che la FAO riconoscono che il raggiungimento dell'obiettivo 4 - garantire pari opportunità di apprendimento a tutte e tutti - è fondamentale per costruire un futuro migliore. Da un lato, il Parco Archeologico di Pompei coinvolge i giovani in progetti culturali e didattici volti alla scoperta della storia e della sostenibilità. Dall’altro, la FAO rende accessibili una vasta gamma di risorse educative ed opportunità di apprendimento, tra cui dati e statistiche su base internazionale, libri di attività, corsi gratuiti e molto altro.
Il rapporto fra le persone e la natura, capace di proteggere, ripristinare e promuovere un uso sostenibile degli ecosistemi terrestri (SDG 15), trova nel Foro Triangolare un magnifico esempio. Questo luogo fu frequentato sin da subito come area sacra, ospitando un tempio dedicato alla dea Atena, protettrice della navigazione, e un doppio recinto considerato la sepoltura dell’eroe Eracle, presunto fondatore mitico di Pompei. Il tempio di Atena si proiettava verso la pianura e il mare; il sacrario di Eracle, eroe che sfidava le forze del male e della natura per difendere i più deboli, era protetto dalla quiete di un bosco sacro.
Al pari del semidio, la cui forza era fondamentale per affrontare grandi sfide e difendere i più vulnerabili, anche noi dobbiamo unire le forze (SDG 17) per far fronte al problema urgente della povertà e garantire un futuro più equo e prospero per tutti (SDG 1). Solo insieme possiamo davvero garantire che i Paesi e le persone più vulnerabili possano risollevarsi e costruire una vita migliore.
Questa collaborazione deve avvenire su più livelli, e comprendere aree cruciali come la finanza, la tecnologia, il commercio. Le partnership globali per lo sviluppo sostenibile affrontano sfide come la scarsa mobilitazione delle risorse finanziarie che ostacolano i Paesi in via di sviluppo nel raggiungimento degli SDGs. Questi problemi richiedono un impegno costante e una collaborazione attiva tra diversi attori.
Promuovere l’inclusione sociale, economica e politica di tutti (SDG 10) grazie a istituzioni efficaci, responsabili e inclusive, a tutti i livelli, è essenziale per promuovere società pacifiche e orientate allo sviluppo sostenibile (SDG 16). Lo sviluppo di politiche inclusive è cruciale per garantire l'accesso equo alla terra e alle risorse, rafforzare le istituzioni rurali e offrire protezione sociale ai residenti delle zone rurali svantaggiate. L'obiettivo è creare un ambiente in cui nessuno venga lasciato indietro, migliorando la giustizia sociale e l'inclusione comunitaria con misure concrete di sostegno e sviluppo.
Già nell’antica Pompei, garantire l’accesso alla giustizia e ad istituzioni efficienti, grazie ad una buona amministrazione e al corretto svolgimento della vita politica, era fondamentale. A ciò era adibito il Comizio (in latino Comitium), il centro politico della città, dove si svolgevano le assemblee dei cittadini e le attività politiche e amministrative più importanti. Costruito nel II secolo a.C., il Comitium era inizialmente usato come seggio elettorale. Successivamente, divenne il luogo per lo spoglio dei voti e la proclamazione dei magistrati neoeletti.
L’attività svolta dai magistrati romani ci ricorda l’importanza dei valori della giustizia e della legalità a protezione delle comunità e dei luoghi in cui esse vivono attraverso il lavoro delle istituzioni pubbliche. Il Parco Archeologico di Pompei è impegnato in prima linea nel ripristino della legalità violata dagli scavi clandestini e degli abusi edilizi perpetrati nel tempo su territori e paesaggi e per garantire la tutela, la conservazione e la valorizzazione di reperti archeologici recuperati e salvati dal commercio illegale di beni culturali.
Una città sostenibile (SDG 11) sfrutta il potenziale di vari settori, come l’industria, il commercio e l’agricoltura. Favorisce inoltre la collaborazione tra governo e aziende private (SDG 17) per creare economie dinamiche, innovative (SDG 9) e incentrate sulle persone (SDG 8).
Come in tutte le città romane, il Foro Civile di Pompei era il centro della vita quotidiana della città: sede dei principali edifici pubblici e luogo per la gestione degli affari, delle attività commerciali, dell’amministrazione della città e della giustizia. Secondo lo scrittore latino Varrone, che fa derivare la parola forum dal verbo ferre (portare), tale spazio rappresentava il luogo dove l’intera comunità portava all’attenzione di tutti sia le merci da vendere che le proprie controversie. Un altro autore latino, Festo, conferma che per forum si intendeva il luogo dei giudizi, dei pubblici discorsi e dei mercati o delle fiere. Si trattava quindi della “piazza” principale, dove si instaurava un contatto diretto fra il governo e le aziende del territorio. Lo sviluppo sostenibile, esattamente allora come oggi, prevede armonia tra aspetti sociali ed economici.
È questa l’idea alla base delle statistiche sociali ed economiche della FAO, fondamentali per informare le decisioni, le politiche e gli investimenti che riguardano le questioni legate all'alimentazione e all'agricoltura. Una città sostenibile, dunque, non solo guarda al passato per trarre insegnamenti, ma integra l'innovazione e la collaborazione tra diversi settori per creare un futuro prospero e armonioso per tutti.
La biodiversità era importante secoli fa e lo è tutt’oggi, in quanto fondamentale per la sicurezza alimentare e per vivere in armonia con la natura. Conservare una ricca biodiversità (SDG 15) significa incrementare la disponibilità e la qualità delle risorse alimentari (SDG 2): ecosistemi diversificati forniscono una vasta gamma di coltivazioni ricche di sostanze nutritive, erbe spontanee commestibili e alimenti tradizionali, che giovano all’alimentazione nutriente ed equilibrata.
L’antico hortus della Casa di Pansa è uno straordinario esempio di conservazione e ripristino degli ecosistemi terrestri. Il luogo è stato scelto come sede di un progetto del Parco Archeologico di Pompei finalizzato all’analisi delle biodiversità e delle tecniche agronomiche del passato. Grazie a questo progetto, l'hortus è divenuto anche il vivaio del Parco, centro di produzione delle specie della flora pompeiana da utilizzare nel restauro dei giardini delle aree archeologiche, allo scopo di conseguire l’autosufficienza vivaistica del sito e un reale adeguamento al principio della filiera corta.
La promozione dell’agricoltura sostenibile, che consente di coltivare un numero sufficiente di alimenti sicuri, diversi e nutrienti per tutti, rispettando al contempo la biodiversità e l’ambiente, è anche un punto cardine del lavoro della FAO. L’Organizzazione, custode degli obiettivi 2 e 15, fornisce assistenza tecnica ai Paesi, aiutandoli a valorizzare, conservare e ripristinare la biodiversità nei sistemi agroalimentari. Questi sforzi mirano a raggiungere la sicurezza alimentare e promuovere una gestione sostenibile degli ecosistemi terrestri, due presupposti fondamentali per lo sviluppo sostenibile.
Una città sostenibile garantisce l’efficace gestione delle risorse idriche (SDG 6) e degli spazi verdi, così come dei rifiuti, delle energie rinnovabili e delle infrastrutture (SDG 12). Rendere le aree urbane più inclusive, sicure, resilienti e sostenibili (SDG 11) è una sfida tanto per le comunità antiche quanto per quelle contemporanee.
La Casa delle Nozze d’Argento, uno degli esempi più solenni e maestosi di dimora dell’aristocrazia pompeiana, esemplifica questi principi attraverso il suo disegno architettonico. Come in molte abitazioni pompeiane, l’edificio è dotato di un’apertura sul tetto per far entrare luce, posto in corrispondenza di una vasca di drenaggio (impluvium) per raccogliere l’acqua piovana, facendola confluire in una cisterna. A differenza di altre domus, questa casa presenta un peristilio di tipo rodio, la cui copertura più alta del lato nord consentiva la perfetta gestione della luce solare e dunque il controllo ottimale della temperatura interna nel corso delle diverse stagioni.
Conoscere le antiche tecniche di gestione sostenibile delle risorse naturali ci offre oggi preziose lezioni sull'importanza della progettazione urbana sostenibile e dell'efficienza delle risorse per creare aree urbane più sostenibili. Con l'urbanizzazione e la crescita della popolazione umana, le città possono far tesoro delle esperienze maturate nel corso del tempo, per esempio migliorando i sistemi di gestione dei rifiuti, delle risorse idriche e degli spazi verdi.
Dai tempi antichi fino ai giorni nostri, le comunità di tutto il mondo sono state direttamente influenzate dalla qualità e dalla quantità delle risorse idriche. Garantire la disponibilità e la gestione sostenibile dell'acqua e dei servizi igienici per tutti rappresenta uno degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile piú importanti per il lavoro della FAO. L'acqua è una delle risorse più preziose al mondo, che rende la Terra un pianeta unico pieno di vita. È essenziale per la sicurezza alimentare, la nutrizione, la salute, l'energia, la biodiversità, e l'ambiente.
Già ai tempi dell'antica Pompei si svilupparono modi innovativi per depurare e gestire l'acqua potabile, garantendo un adeguato approvvigionamento idrico (SDG 6). Le Terme Centrali, il più grande stabilimento termale di Pompei, vantano le stesse innovazioni architettoniche dei complessi termali di Roma. Gli edifici termali, dedicati alla rigenerazione del corpo e dello spirito (SDG 3), sfruttavano le proprietà benefiche dell'acqua e disponevano di sistemi igienico-sanitari all'epoca assenti nella maggior parte delle case. La costruzione di grandi complessi idrici dimostra quanto fosse importante per i Romani garantire l'accesso all'acqua potabile e ai servizi igienici. Le Terme Centrali, così come la costruzione dei primi acquedotti, ci ricordano quanto sia fondamentale garantire a tutti l'accesso all'acqua potabile, a servizi igienici adeguati e, più in generale, alle risorse naturali. Questi diritti, essenziali per la nascita di società sane e fiorenti, ci collegano al passato, proiettandoci verso il futuro.
La Casa del Frutteto a Pompei è adornata da affreschi che ritraggono alberi da frutto, come limoni, corbezzoli e fichi. Questi dipinti riflettono l’importanza degli orti privati all’interno delle abitazioni, che garantivano alimenti di freschi e di qualità sulle tavole degli abitanti dell’antica città (SDG 2). Ora come allora, è cruciale concentrarsi su metodi sostenibili di produzione e consumo alimentare (SDG 12). Queste pratiche, allineate ai principi del programma di Sistemi del Patrimonio Agricolo di Importanza Globale (GIAHS) della FAO, sottolineano l’interconnessione tra comunità e territorio, promuovendo l'agrobiodiversità e la gestione sostenibile per garantire la sicurezza alimentare. Il programma GIAHS mira a identificare, salvaguardare e sostenere a lungo termine i sistemi del patrimonio agricolo di importanza mondiale, valorizzando paesaggi, biodiversità e conoscenze tradizionali per massimizzarne i benefici globali, nazionali e locali.
A questo scopo, anche il Parco Archeologico di Pompei ha adottato un approccio lungimirante creando l’Azienda Agricola Pompei, una soluzione per far tornare a rinascere alcuni degli orti urbani della città antica. Con questo progetto si vuole anche realizzare un’operazione di rigenerazione ambientale e territoriale, compiuta secondo i metodi della ricerca scientifica e con il coinvolgimento delle comunità locali, alla quale sono dedicate iniziative didattiche e sociali (SDG 8).
La creazione di ecosistemi sostenibili all’interno di ambienti urbani non solo contribuisce alla sussistenza, ma valorizza anche la biodiversità, consentendo di coltivare prodotti diversificati (SDG 11). La Casa della Nave Europa a Pompei, trasformata con stanze adibite ad attività agricole, ospita un giardino con fagioli, cipolle, cavoli e stalle per il bestiame (SDG 2).
Il Parco Archeologico di Pompei, con l'iniziativa Azienda Agricola Pompei, rigenera il territorio tramite olivicoltura, viticoltura, floricoltura, frutticoltura, cerealicoltura, apicoltura, orticoltura, silvicoltura, gestione della fauna, pascoli, compostaggio, ricerca scientifica e iniziative sociali e didattiche (SDG 15). L'obiettivo di questa iniziativa è tutelare la biodiversità mediante la rigenerazione agricola del territorio, promuovendo l'educazione ambientale e l'uso di tecniche agricole antiche. Questo approccio non solo supporta la sicurezza alimentare e la nutrizione, ma anche la gestione sostenibile degli ecosistemi terrestri e la promozione di città e comunità sostenibili in linea con gli obiettivi della FAO.
Come comunità globale, possiamo prendere spunto dalle tradizionali tecniche di coltivazione del passato per riscoprire metodi sostenibili che ci aiutino a mitigare gli effetti del cambiamento climatico e tutelare le risorse naturali del pianeta (SDG 13).
La Casa del Triclinio all’aperto, che deve il nome a un grande triclinio con due fontane gemelle a nicchia, mostra un ulteriore esempio di ricostruzione storica di uno spazio verde. Questo progetto mira alla tutela, valorizzazione e fruizione del patrimonio delle biodiversità del Parco, utilizzando coltivazioni esclusivamente biologiche e rispettando le tecniche colturali del mondo antico (SDG 15). Nell’ampio giardino della domus c’è un vigneto moderno, testimonianza dei vigneti presenti nel 79 d.C. Le viti di oggi sono piantate accanto alle antiche radici e coltivate secondo le tecniche tradizionali dell’epoca (SDG 2).
Così come i vigneti tradizionali del Soave, nominati sito GIAHS, rappresentano un sistema agro-economico che fornisce reddito a più di 3.000 famiglie da 200 anni. Questo sistema ha mantenuto le modalità tradizionali di allevamento della vite ed è riuscito a distribuire un reddito e una sicurezza ai vari attori coinvolti nella filiera produttiva, come produttori di uva, produttori di vino e imbottigliatori, anche nei periodi più difficili.
L’acqua era di enorme importanza per le città antiche, così come continua ad esserlo per le comunità di oggi. L'acqua è indispensabile per la vita quotidiana, l’agricoltura, gli ecosistemi marini, i servizi igienico-sanitari e lo sviluppo sociale (SDG 6).
La casa di Octavius Quartio, costruita nel II secondo a.C, è un esempio emblematico di abitazione pompeiana in cui si evidenziava l'acqua come simbolo di vita e prosperità (SDG 14). Questa particolare abitazione dell’élite pompeiana aveva un giardino con un lungo corso d’acqua e una fontana centrale. In tutta la casa erano presenti elementi acquatici, compresi pesci nelle vasche delle fontane. Durante gli scavi sono emerse radici fossili di piante che crescevano lungo il laghetto artificiale, sottolineando l’esigenza di tecniche innovative per la gestione delle coltivazioni e delle risorse idriche.
Un esempio del nostro presente è rappresentato dall’acquaponica: un sistema di coltivazione integrato che combina acquacoltura e idroponica, utilizzando gli scarti dei pesci come fertilizzante per le piante. L'acqua, riciclata attraverso un filtro, permette alle piante di assorbire i nutrienti e ritorna pulita nelle vasche dei pesci. Questi sistemi, adottati in tutto il mondo, possono essere ad acqua dolce, salata o salmastra, e offrono rese elevate con un uso minimo di acqua, contribuendo così alla sicurezza alimentare e nutrizionale in tutto il mondo.
Per affrontare le sfide globali come il cambiamento climatico e l’esaurimento delle risorse naturali, sono necessarie soluzioni sostenibili ed efficienti dal punto di vista energetico (SDG 7).
Gli antichi romani, con i loro ingegnosi sistemi per il riscaldamento dell’acqua, offrono preziosi insegnamenti per sviluppare metodi rispettosi dell’ambiente (SDG 6). La grande villa urbana di Giulia Felice, costruita nel I secolo a.C., comprendeva una casa ad atrio, un vasto giardino, ambienti residenziali e un impianto termale. Le terme, accessibili a tutti, erano tra le più grandi invenzioni tecnologiche dell’epoca, con un complesso sistema di cisterne per l’acqua fredda e riscaldata.
Al tempo di Pompei, l'uguaglianza di genere era un obiettivo lontano, con le donne escluse dalla vita pubblica e dai ruoli manageriali. Tuttavia, affittando vari locali, Giulia Felice si affermò come donna d'affari e figura pubblica a Pompei, dimostrando la libertà di azione che le donne romane potevano avere rispetto alle loro contemporanee greche (SDG 5).
Questo esempio storico di inclusione e autonomia femminile trova un parallelo moderno nelle iniziative di agricoltura sociale del Parco Archeologico di Pompei. La prevalenza di aree verdi e giardini con alberi da frutta ha reso Praedia di Giulia Felice una delle domus preferite dai ragazzi che seguono percorsi di agricoltura sociale, nell'ambito di convenzioni strette dal Parco Archeologico di Pompei con associazioni e cooperative locali, con l’intenzione di promuovere attività inclusive per il benessere della comunità e del territorio.
Nella cultura romana, le palestre erano luoghi in cui si sviluppavano non soltanto capacità fisiche, ma anche intellettuali. La Palestra Grande di Pompei, costruita nel I secolo a.C., era dedicata sia all’attività fisica sia allo sviluppo del pensiero politico dei giovani cittadini, con il benessere e l’istruzione di qualità considerati estremamente importanti per i pompeiani (SDG 3,4). Questi spazi non solo promuovevano uno stile di vita sano, prevenendo malattie e migliorando la salute generale, ma fornivano anche un'educazione inclusiva e di qualità, favorendo lo sviluppo delle capacità intellettuali e morali dei cittadini.
La Palestra Grande era una grande piazza quadrata scoperta, circondata sui lati da portici, a cui si accedeva dall’esterno mediante dieci porte. Su tre lati del cortile interno vi erano dei platani centenari, mentre al centro si trovava una grande piscina (natatio). Oggi, la Palestra Grande rappresenta uno dei luoghi dell’antica Pompei che meglio richiama l’importanza del benessere e dell’istruzione di qualità, principi estremamente attuali per lo sviluppo sostenibile delle comunità e del territorio. L’istruzione di qualità emancipa le persone, favorisce società inclusive e consente opportunità di formazione continua. Per far fede a questo scopo, i portici della Palestra ospitano oggi mostre e progetti espositivi curati dal Parco Archeologico di Pompei. Il sito, quindi, non solo conserva la memoria storica delle pratiche fisiche e intellettuali dell’antichità, ma continua a essere un centro di diffusione culturale e di formazione, riflettendo la continuità di valori fondamentali per il progresso e il benessere della società.
Sin dall’alba dei tempi, gli alberi sono stati celebrati nella storia, nelle leggende, nell’arte, nella poesia, nella spiritualità e nella tradizione. Imparare a proteggere e preservare gli alberi e la flora è fondamentale per la salvaguardia del loro ruolo vitale nell’equilibrio ecologico e per garantire un futuro sostenibile (SDG 15).
L’obiettivo 15 dell’Agenda 2030 sottolinea l'importanza cruciale della biodiversità come sistema di sostegno alla vita umana e alla natura. Tuttavia, il continuo esaurimento delle foreste, insieme all’ allarmante tasso di estinzione delle specie e allo stallo nella salvaguardia delle aree chiave della biodiversità, mette a rischio il delicato equilibrio dei nostri ecosistemi. La FAO, per combattere questo problema, cerca di ripristinare le foreste, migliorare le condizioni di vita delle popolazioni che dipendono dalle foreste e sostenere i paesi a gestire le loro foreste in modo sostenibile.
Anche il Parco Archeologico di Pompei promuove la rigenerazione degli alberi e del suo Bosco Urbano, volendone preservare la memoria storica. Il programma di rimboschimento 2022–2024 delle aree verdi attorno alle antiche mura di Pompei, mira infatti a valorizzare la biodiversità di oltre 50 ettari con specie arboree e arbustive di epoca romana. La gestione degli arbusti e alberi esistenti, l'introduzione di nuove specie vegetali e il recupero dei percorsi favoriscono un rapporto armonioso tra esseri umani e natura, restituendo un ampio polmone verde alla città contemporanea.
Highlights

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