UNFSS+2: la FAO mostra le potenzialità della trasformazione dei sistemi agroalimentari per l'azione per il clima

Il Direttore Generale della FAO, la Presidenza della COP28 e funzionari di alto livello discutono soluzioni per conseguire gli obiettivi correlati all'azione per il clima e alla trasformazione dei sistemi alimentari

FAO

QU Dongyu si rivolge alla sessione di alto livello sui Sistemi alimentari e l'azione per il clima durante l'UNFSS+2.

©FAO/Giuseppe Carotenuto

24/07/2023
Roma- Nella prima giornata di lavori del "Vertice delle Nazioni Unite sui sistemi alimentari+2 - Un bilancio" (UNFSS+2), l'Azione per il clima è stata posta al centro del dibattito durante un evento di alto livello, promosso dall'Italia, e dedicato a ricercare soluzioni per creare sistemi agroalimentari resilienti al clima e ridurne l'impronta del carbonio, al fine di rispondere alla crescente domanda mondiale di cibo e, al tempo stesso, salvaguardare l'ambiente.

La sessione, tenutasi presso la sede dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO), è stata inaugurata da Antonio Tajani, Vice Presidente del Consiglio dei Ministri e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale del governo italiano; Mariam Almheiri, Ministro dei Cambiamenti climatici e dell'Ambiente degli Emirati arabi uniti (paese che ospiterà l'imminente Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici COP28); e dal Direttore Generale della FAO, QU Dongyu.

Nel suo intervento, QU ha ricordato ai partecipanti che, secondo quanto riportato nell'ultimo rapporto della FAO dal titolo "Stato della sicurezza alimentare e della nutrizione nel mondo (SOFI)" 2023, lo scorso anno, 735 milioni di persone hanno sofferto la fame, in un contesto in cui uno dei principali fattori responsabili dell'insicurezza alimentare risulta essere la crisi climatica. Ha rammentato, inoltre, che i sistemi agroalimentari producono attualmente un terzo delle emissioni globali di gas a effetto serra, intensificando ulteriormente gli effetti negativi del clima.

“Una trasformazione dei sistemi agroalimentari può spezzare questo ciclo vizioso, dal momento che tali sistemi possono fornire soluzioni all'insicurezza alimentare, alla povertà, ai cambiamenti climatici e alla perdita di biodiversità. Perché ciò accada, tuttavia, devono essere al più presto trasformati in sistemi più efficienti, più inclusivi, più resilienti e più sostenibili”, ha sottolineato, spiegando che, con l'intensificarsi della crisi climatica, le comunità più colpite sono quelle dedite alla produzione di generi alimentari, tra cui agricoltori, pescatori, popolazioni che dipendono dalle foreste e pastori.

Concentrarsi sulle soluzioni

Il Direttore Generale ha precisato che la FAO sta mettendo le soluzioni al centro del proprio mandato e sta promuovendo, tra i suoi Membri, una coraggiosa azione per il clima, anche attraverso la Strategia sui cambiamenti climatici e il Piano d'azione, nonché altre sue iniziative chiave.

“La FAO si sta innovando al fine di abbattere le emissioni di metano nei sistemi di produzione, migliorare l'efficienza della catena del valore, ridurre le perdite e gli sprechi alimentari, e ripristinare gli ecosistemi, tra le numerose altre importanti iniziative portate avanti”, ha affermato QU.

Il Direttore ha aggiunto che, in occasione dell'imminente Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici COP28, in programma, a dicembre, negli Emirati arabi uniti, la FAO presenterà una tabella di marcia contenente le soluzioni offerte dal settore agroalimentare per porre fine alla fame e promuovere l'azione per il clima.

Tali soluzioni riguardano le coltivazioni e la produzione animale, la silvicoltura, la pesca e l'acquacoltura, i terreni, le risorse idriche e i suoli, e sono finalizzate a sorreggere la resilienza, ridurre le emissioni di gas a effetto serra, favorire il sequestro del carbonio e garantire la sicurezza alimentare.

Perché tali soluzioni possano essere realizzate, ha precisato, è imprescindibile incoraggiare politiche di sostegno e quadri istituzionali e regolamentari adeguati; interventi basati sulla scienza che stimolino l'innovazione e le soluzioni digitali; l'inclusione di giovani, donne e popolazioni indigene; la collaborazione tra settori; e un aumento dei finanziamenti, per far fronte, altresì, a perdite e danni, oltre ad agevolare l'adattamento.

“I sistemi agroalimentari possono concorrere al conseguimento di obiettivi legati al clima e allo sviluppo sostenibile.

A condizione, però, che si collabori in maniera efficiente, efficace e coerente per rendere possibile la loro trasformazione.

La FAO è pienamente impegnata in tal senso, ma non può agire da sola. Vi invito a continuare a lavorare insieme per garantire un futuro migliore per tutti: per le persone, il pianeta e la prosperità”, ha raccomandato.

Una nuova agenda per i sistemi alimentari, l'agricoltura e il clima

Il Vice Presidente del Consiglio dei Ministri e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale del governo italiano, Antonio Tajani, ha dichiarato che il suo paese sta contribuendo a un'azione vigorosa contro i cambiamenti climatici, consapevole che ciò può aiutare anche a proteggere la sicurezza alimentare mondiale. Ha affermato, inoltre, che l'Italia è impegnata nel raggiungimento degli obiettivi dell'imminente Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici COP28 ed è pronta a fornire la propria assistenza.

Tajani ha spiegato, altresì, che il suo paese sta portando avanti una serie di azioni per il clima di carattere prioritario, che comprendono soluzioni pragmatiche e tecnologie innovative.

Il Ministro dei Cambiamenti climatici degli Emirati arabi uniti, Almheiri, ha ribadito l'impegno del suo paese, che, in dicembre, ospiterà la prossima Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, e ha ufficialmente presentato l'agenda della COP28 sui sistemi alimentari e l'agricoltura, che sfrutterà lo slancio generato dal processo di riflessione sul Vertice dei sistemi alimentari delle Nazioni Unite.

"Il fulcro della nostra dichiarazione è un appello rivolto ai governi, affinché inseriscano misure di adattamento al clima e mitigazione degli eventi climatici nelle proprie strategie nazionali per i sistemi alimentari [...]. Adottando approcci alla gestione dei sistemi alimentari adeguati ai contesti nazionali e attenti alle questioni climatiche, intendiamo mettere le vite, la sussistenza e l'obiettivo Fame Zero al centro del processo climatico", ha aggiunto, sottolineando che la prossima Conferenza a Dubai sarà l'occasione per dare "ai sistemi alimentari e all'agricoltura un impulso più deciso che mai".

All'evento hanno partecipato anche Simon Stiell, Segretario Esecutivo della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC), nonché vari capi di Stato e di governo e inviati di varie nazioni, responsabili di questioni legate ai sistemi alimentari e al clima. Tutti loro hanno riconosciuto che la resilienza agli effetti negativi del clima è fondamentale per mantenere la sicurezza alimentare e mezzi di sussistenza sostenibili.

La FAO continuerà a collaborare con i paesi per garantire che i sistemi agroalimentari rivestano un ruolo centrale nel rispondere concretamente alle aspirazioni collettive in materia di clima, biodiversità, protezione del suolo dal degrado e sviluppo sostenibile.
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