Roma - Il
Forum Mondiale dell’Alimentazione (FMA) 2023 ha preso il via oggi con una vivace cerimonia di apertura presso la sede dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO). L’evento faro, una dinamica piattaforma globale che riunisce persone di ogni contesto e settore, intende ridefinire il futuro dei sistemi agroalimentari.
“Siamo tutti qui per accelerare, amplificare e intensificare le trasformazioni di cui il mondo ha bisogno oggi”, ha detto il Direttore Generale della FAO QU Dongyu, rimarcando che creando sistemi agroalimentari efficienti, inclusivi, resilienti e sostenibili è possibile velocizzare i progressi per mitigare e adeguarci al cambiamento climatico.
Il Forum, incentrato sul tema generale “
La trasformazione dei sistemi agroalimentari accelera l’azione per il clima”, nel corso della settimana prevede la partecipazione di una serie di esperti, responsabili del cambiamento e leader visionari di età e settori diversi. L’FMA mira a far fronte ai problemi urgenti relativi ai sistemi agroalimentari e a creare nuovi percorsi verso un futuro più sostenibile, resiliente, inclusivo e libero dalla fame.
“La trasformazione dei sistemi agroalimentari dev’essere una parte integrante della soluzione globale per il clima”, ha sottolineato Qu.
L’evento faro dell’FMA prevede il
Forum mondiale della gioventù dell’FMA, il
Forum FAO della scienza e dell’innovazione e il
Forum d’investimento dedicato all’iniziativa “Mano nella mano” della FAO, che sostengono la necessità di un dibattito intergenerazionale tra leader e partner dei sistemi agroalimentari.
Riflettori sull’azione collettiva
La cerimonia di apertura di oggi è stata un’importante testimonianza di unità, che ha sottolineato l’impegno globale ad affrontare le sfide relative ai sistemi agroalimentari e alle crisi climatiche ed è stata caratterizzata dagli interventi coinvolgenti di figure di spicco e giovani attivisti, che hanno accentuato l’urgenza della situazione e la necessità dell’azione collettiva.
Gli ospiti di alto livello hanno espresso il loro sostegno ai tre eventi principali del Forum Mondiale dell’Alimentazione, ribadendo l’impegno dei rispettivi paesi per la trasformazione dei sistemi agroalimentari.
Edmondo Cirielli, Vice Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale del governo italiano, paese ospite della FAO, ha sottolineato che la sicurezza alimentare è un’importante sfida globale, che richiede soluzioni innovative e trasformative. Ha preso atto dell’importanza di coinvolgere i giovani, il settore privato, la scienza e la tecnologia per trasformare i sistemi agroalimentari in modo sostenibile, affermando che sono priorità per il paese e che il governo intende promuoverle come tema principale durante la presidenza italiana del G7.
Re Letsie III del Lesotho ha parlato del suo paese: senza sbocco sul mare, con grosse difficoltà nel settore agricolo e tuttora esposto a molte sfide, ha sottolineato la necessità di trasformare i sistemi agroalimentari dello Stato, in particolare migliorare la produttività dei piccoli agricoltori e ridurre l’insicurezza alimentare. Si augura che gli sforzi della FAO, come l’iniziativa
Mano nella mano, possano favorire il dialogo politico e attirare investimenti privati.
Il Principe El Hassan bin Talal del Regno Hascemita di Giordania ha rimarcato l’importanza dell’approccio multidimensionale alla povertà e alla malnutrizione infantile, affermando che è giunto il momento di sviluppare una “intelligenza virtuosa” per contrastare queste pressanti sfide globali. Ha inoltre dato ampio rilievo al potenziale della Giordania come polo regionale per la sicurezza alimentare e la condivisione delle conoscenze, facendo appello a soluzioni più mirate e specifiche al contesto, con particolare riguardo al rispetto della dignità umana nella gestione di questi problemi.
Michael D. Higgins, Presidente della Repubblica d’Irlanda, ha invocato il radicale cambiamento di mentalità, affinché vada oltre il semplice adattamento dei modelli esistenti per implementare nuove pratiche più sostenibili, come l’agroecologia. Il Presidente ha inoltre rimarcato l’importanza di affrontare le cause strutturali dell’insicurezza alimentare, concentrandosi su dove e come vengono prodotti i generi alimentari e sul ruolo dei diversi sviluppi dell’agricoltura, in particolare nelle regioni in stato di insicurezza alimentare.
Faustin-Archange Touadéra, Presidente della Repubblica Centrafricana, ha sottolineato le sfide poste da conflitti, shock climatici, tensioni geopolitiche e dalla rapida crescita demografica nello sviluppo agricolo. Ha fatto appello alla solidarietà internazionale per ottimizzare i sistemi sementieri, la meccanizzazione, lo stoccaggio di prodotti alimentari, le catene del valore e lo sviluppo delle risorse umane.
Abdul Latif Rashid, Presidente dell’Iraq, ha sottolineato la centralità storica delle risorse idriche e dell’agricoltura, rimarcando quanto sia importante risolvere le emergenze idriche: ha sollecitato l’azione collettiva per ottimizzare la gestione delle risorse idriche, la condivisione di informazioni e la cooperazione globale per raggiungere la sicurezza idrica e mitigarne le crisi, ribadendo lo stretto legame tra sicurezza idrica e sicurezza alimentare.
Kassim Majaliwa, Primo Ministro della Repubblica Unita di Tanzania, ha illustrato i risultati ottenuti dal paese nel settore agricolo, tra cui oltre due decenni di autosufficienza alimentare superiore al 100%, ricordando l’impegno della Tanzania a incrementare i rapporti con la FAO e gli altri partner per garantire la sicurezza alimentare, lo sviluppo economico e la sostenibilità ambientale.
Lyonchhen Dr. Lotay Tshering, Primo Ministro del Regno del Bhutan, ha esposto le riforme e gli sforzi del paese nel settore agricolo, tra cui un progetto - su ordine del Re - di piantumazione di alberi da frutto per migliorare la nutrizione e i redditi, facendo inoltre appello alla collaborazione globale per garantire la sicurezza alimentare, sottolineando la necessità di contrastare il cambiamento climatico, di pratiche agricole sostenibili, rimarcando - tra le altre - l’importanza dell’iniziativa “Mano nella mano” della FAO per sconfiggere fame e povertà.
Jutta Urpilainen, Commissario Europeo per i Partenariati Internazionali, ha sottolineato il ruolo dei giovani per un futuro più equo, più verde e più sostenibile, nonché l’urgenza di intervenire sui sistemi alimentari globali compromessi per combattere l’insicurezza alimentare e la fame, riducendo al minimo le emissioni di gas a effetto serra.
L’evento ha previsto inoltre esibizioni di musica e danza di giovani artisti provenienti da Liberia, Malaysia, Perù e Zimbabwe.
I tre eventi principali
Il Forum Mondiale dell’Alimentazione 2023, che conferma le potenzialità della collaborazione e della creatività intergenerazionale, ha in calendario tre eventi interconnessi:
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Forum mondiale della gioventù dell’FMA: il Forum è incentrato sulla partecipazione attiva delle giovani generazioni, che hanno un ruolo fondamentale nella creazione di un futuro migliore. Il suo obiettivo è responsabilizzarle e coinvolgerle nella trasformazione dei sistemi agroalimentari e nella lotta al cambiamento climatico. Quest’anno, a margine del Forum della gioventù, si è tenuto anche il biennale
Forum globale delle Nazioni Unite della gioventù indigena (UNGIYF).
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Forum FAO della scienza e dell’innovazione: esperti ricercatori di tutto il mondo hanno condiviso le recenti soluzioni innovative alle sfide a cui sono esposti i sistemi agroalimentari, rendendo protagoniste le nuove tecnologie per contrastare e adattarsi al cambiamento climatico.
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Forum d’investimento dedicato all’iniziativa “Mano nella mano” della FAO: il forum prevede l’analisi di strategie d’investimento e strumenti di finanziamento per progetti e iniziative che promuovono sistemi agroalimentari resilienti e sostenibili, al fine di garantire lo stanziamento di risorse adeguate per raggiungere gli obiettivi delineati nel corso dell’evento.
È una settimana che vede i partecipanti impegnati in interessanti incontri, dibattiti e laboratori su diversi argomenti, tra cui strategie, ricerca, innovazione, istruzione, cultura e investimenti: scambi che mirano a catalizzare gli interventi, creare un impatto incisivo e accelerare i progressi a livello locale, regionale e globale.
Mostre creative e divulgative
Al termine della cerimonia, il Direttore Generale della FAO ha inoltre inaugurato le mostre del Forum Mondiale dell’Alimentazione presso la sede della FAO: una serie di ricchi stand dedicati ai giovani, alla cultura, agli investimenti, alla scienza e all’innovazione, che nel corso della settimana esporranno materiale creativo e divulgativo.
Sarà inoltre presente uno stand per vedere in prima persona come vengono utilizzate le tecniche nucleari e le biotecnologie per l’alimentazione e l’agricoltura; uno strumento di misurazione dell’impronta idrica e di carbonio; un planisfero interattivo che illustra la portata e l’importanza dei progetti “Mano nella mano”; un’esposizione visuale di sementi e biodiversità agricola; una dimostrazione dell’alimentazione e delle conoscenze di popolazioni indigene; una bicicletta alimentata a caffè per dimostrare quanta energia è necessaria per preparare la colazione; una postazione di realtà virtuale per imparare in modo semplice l’impollinazione e la biodiversità; quiz e video interattivi; un gioco di simulazione per la governance climatica preventiva e un settore agroalimentare resiliente al clima.
Nell’area espositiva si sono svolti diversi eventi e il lancio di iniziative innovative mirate alla trasformazione dei sistemi agroalimentari.