L’Assemblea Generale dell’ONU ha dichiarato il 2021 Anno Internazionale della Frutta e della Verdura  (AIFV).

La FAO è l’agenzia capofila nelle celebrazioni, in collaborazione con altre organizzazioni e organismi del sistema delle Nazioni Unite.

L’AIFV 2021 rappresenta un’opportunità unica per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della frutta e della verdura per l’alimentazione umana, la sicurezza alimentare e la salute, nonché per realizzare gli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’ONU. 

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#IYFV2021


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Lancio ufficiale dell’AIFV 2021
Il Direttore Generale dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura (FAO), QU Dongyu, ha ufficialmente dato il via all'Anno internazionale della frutta e della verdura 2021 (AIFV), il 15 dicembre 2020, con un appello a migliorare la produzione alimentare, rendendola più sana e sostenibile attraverso l'innovazione e la tecnologia, nonché a ridurre le perdite e gli sprechi alimentari.
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L'Anno Internazionale della Frutta e della Verdura (AIFV 2021) Documento di riferimento

Il presente documento di riferimento non si limita a illustrare quanto sia benefico il consumo di frutta e verdura, ma esamina anche i vari aspetti del settore ortofrutticolo dalla prospettiva del sistema alimentare, ossia a partire dalla produzione e da un commercio sostenibili fino alla gestione delle perdite alimentari e dei rifiuti.  Il documento offre una panoramica del settore nonché un quadro di riferimento e spunti di discussione in occasione delle celebrazioni dell’IYFV, evidenziando sia le relazioni tra parti interessate sia le principali problematiche su cui concentrare l’azione.

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Cosa sono la frutta e la verdura

La frutta e la verdura sono le parti edibili dei vegetali (per es. strutture porta-seme, fiori, boccioli, foglie, gambi, germogli e radici), coltivati o di origine selvatica, allo stato grezzo o minimamente trasformati.

Definizione di frutta e verdura ai fini dell’Anno Internazionale della Frutta e della Verdura

La frutta e la verdura sono le parti edibili dei vegetali (per es. strutture porta-seme, fiori, boccioli, foglie, gambi, germogli e radici), coltivati o di origine selvatica, allo stato grezzo o minimamente trasformati.

La definizione esclude:
  • I tuberi e le radici amidacee come la manioca, la patata, la patata dolce e gli ignami (benché le foglie di questi vegetali siano consumate come verdure).
  • I legumi da granella secca tranne se raccolti ancora non maturi.
  • I cereali, compreso il mais, tranne se raccolti ancora non maturi.
  • Frutta a guscio, semi e semi oleosi come noci di cocco, noci e semi di girasole.
  • Le spezie, le piante erbacee e i medicinali, tranne se usate come vegetali.
  • Stimolanti come tè, cacao e caffè.
  • I prodotti trasformati e altamente trasformati derivanti da frutta e verdura (per es. vino, spiriti), i sostitutivi della carne a base vegetale o i prodotti a base di frutta e di verdura con ingredienti aggiunti (per es. succhi di frutta confezionati, ketchup).


La frutta e la verdura minimamente trasformate sono la frutta e la verdura sottoposte a processi di lavaggio, cernita, spuntatura, sbucciatura, affettatura o spezzettatura, che non incidono sulla qualità del prodotto fresco.

Gli alimenti minimamente trasformati mantengono la maggior parte delle loro proprietà intrinseche fisiche, chimiche, sensoriali e nutritive. Molti alimenti minimamente trasformati sono nutritivi come quelli non trasformati: per esempio, la frutta affettata, la frutta confezionata, le insalate di verdura, la frutta o la verdura secche o congelate.

Obiettivi dell’AIFV 2021

  1. Sensibilizzare l’opinione pubblica e orientare le politiche sui vantaggi per la salute e l’alimentazione derivanti dal consumo di frutta e verdura.
  2. Promuovere diete e stili di vita sani, diversificati ed equilibrati attraverso il consumo di frutta e verdura.
  3. Ridurre le perdite e gli sprechi nei sistemi alimentari basati sulla frutta e sulla verdura.
  4. Condividere le migliori pratiche riguardanti i seguenti aspetti:
    1. Una promozione del consumo e della produzione sostenibile di frutta e verdura che contribuisca ai sistemi alimentari sostenibili.
    2. Migliorare la sostenibilità di stoccaggio, trasporto, commercio, lavorazione, trasformazione, vendita al dettaglio, riduzione degli sprechi e riciclaggio, nonché le interazioni fra questi processi.
    3. Integrazione dei piccoli agricoltori, compresi gli agricoltori familiari, nelle catene di produzione locale, regionale e globale, e nelle catene di valore/fornitura per una produzione sostenibile di frutta e verdura, riconoscendo il contributo della frutta e della verdura, compresi gli ecotipi/le varietà locali, alla loro sicurezza alimentare, nutrizione, mezzi di sussistenza e redditi.
    4. Rafforzare la capacità di tutti i paesi, soprattutto di quelli in via di sviluppo, di adottare tecnologie e approcci innovativi nel combattere le perdite e gli sprechi di frutta e verdura.